Ucraina, diretta. Putin ordina il grande attacco, ma Kiev resiste: non si passa

(Verkhovna Rada/Telegram)
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Sabato 26 Febbraio 2022, 06:21 - Ultimo agg. 27 Febbraio, 12:26
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Mostra i muscoli Vladimir Putin, richiama i riservisti e annuncia che l’attacco sarà su tutti i fronti. La guerra lampo nella quale sperava lo zar, ha dovuto fare i conti con la resistenza strenue di Kiev. E al terzo giorno di battaglia, davanti alle difficoltà per i soldati e i carri armati di prendere il controllo delle principali città, alza il tiro e potenzia le forze sul campo.

Sanzioni, Russia fuori dallo Swift: la decisione di Ue e Usa. Stop a passaporti d'oro degli oligarchi

L’offensiva è scattata durante la notte scorsa e si è ripetuta appena qualche ora fa, passata la mezzanotte ora locale. Nella Capitale le sirene hanno suonato incessantemente, bombardamenti massicci. Ma i militari ucraini e anche la popolazione non si sono fatti trovare impreparati. «Abbiamo deciso di intervenire su tutti i fronti - ha dichiarato Mosca - dopo che il governo di Kiev ha rifiutato i negoziati». Negoziati che Putin sembra non aver mai voluto realmente. Ha chiesto come base per l’incontro l’accettazione da parte dell’Ucraina della totale smilitarizzazione e anche la caduta del governo in carica. Condizioni inaccettabili per il presidente Zelensky che ha continuato a incitare la popolazione a combattere per la propria terra.

I BLINDATI
Così, nelle ultime 24 ore Mosca ha inviato decine di migliaia di uomini. Una lunga colonna di blindati è stata vista dirigersi dall’inviato della Cnn, verso il territorio ucraino e la città di Kharkiv, nell’est del paese vicino al confine russo. Ed è aumentato il lancio dei razzi. Putin sembra più che mai determinato a vincere la guerra, anche se la sua posizione si fa ogni giorno più difficile. La resistenza ucraina sta ricevendo sostegno ormai da tutta Europa e dall’America. E anche una grande parte della popolazione russa mostra il dissenso verso questa guerra. Kiev ne approfitta e, sebbene con forze disponibili decisamente minori, mette in campo una strategia non soltanto militare ma anche tattica. 

La Russia viene colpita da diversi attacchi cyber che neutralizzano organismi nevralgici per il paese. Mentre si gioca un’altra battaglia sul terreno dell’informazione, e tanto anche della disinformazione. Un grattacielo abitato da civili viene colpito da un razzo durante la scorsa notte e provoca morti e feriti. Un errore negli interventi chirurgici che Mosca dice di attuare con i suoi blitz? «Non stiamo stati noi - replicano - ma un missile terra aria ucraino». La guerra nel 2022 è anche questo: sono tweet della resistenza ucraina che generano consenso, sono i social che coalizzano l’opinione pubblica e sostengono gli animi. La Russia appare più isolata, e questo Putin sembra averlo capito. Ragione per cui vuole fare in fretta. Ma entrare a Kiev non sarà così facile. I civili si stanno armando, costruiscono molotov, distruggono i ponti e neutralizzano il sistema ferroviario, per far sì che ogni accesso alla capitale diventi impossibile.

Ieri, poi, anche l’ente stradale per la gestione delle strade (Ukravtodor) ha invitato a rimuovere la segnaletica in tutto il Paese: via i cartelli stradali per disorientare il nemico. Per primi quelli con i nomi dei luoghi. «Il nemico – afferma l’ente su Telegram – non può orientarsi in base al terreno. Aiutiamolo ad andare dritto all’inferno». Una “tattica di guerra” che arriva dopo l’invito dell’esercito ucraino alla popolazione a fermare in ogni modo possibile le forze russe, «tagliando alberi, creando barricate, dando fuoco a copertoni» e anche realizzando bottiglie incendiarie. «Gli occupanti devono capire che non sono i benvenuti qui e che incontreranno resistenza in ogni strada – dicono i militari – Possano aver paura anche solo di guardare le nostre città. Insieme per la vittoria! Gli occupanti verranno distrutti». Sono in tanti a raccogliere l’appello, a cominciare dal birrificio Pravda di Leopoli, nell’Ucraina occidentale, che ha sospeso le sue ordinarie attività per dedicarsi alla creazione di bottiglie incendiarie, dopo l’invito in questo senso alla popolazione civile giunto dal ministero della Difesa di Kiev e la diffusione di tutorial su come realizzarle.

Nel frattempo, Klitchko, sindaco di Kiev, ha imposto il coprifuoco dalle 17 alle 8 del mattino: i principali combattimenti sarebbero stati sulla Prospekt Peremohy, l’autostrada che attraversa la capitale da est a ovest e che dista circa 4 chilometri dal ministero della Difesa. Sono stati segnalati scontri con nuclei di sabotatori infiltratisi dietro le linee e individuati da unità di difesa. Un aspetto particolare del conflitto, con militari che si travestono per non farsi riconoscere e per entrare in azione più liberamente. «State a casa - dice il primo cittadino - chi viene trovato per strada dopo quell’ora viene considerato un sabotatore». I bombardamenti continuano. Commozione per un bimbo colpito in strada, vicino l’ospedale pediatrico: è morto dissanguato. E’ il terzo bambino ucciso dall’inizio dei bombardamenti, che sinora hanno fatto 198 vittime. Tra questi anche 10 greci a Mariupol: il cordoglio di Macron. 

MILITARI FRUSTRATI
La guerra che si allunga, i morti e i prigionieri russi le cui immagini hanno fatto il giro del web, scuotono Mosca. Le forze militari sono sempre più «frustrate» per la resistenza che stanno incontrando, riferiscono fonti del Pentagono a Usa Today, sottolineando che il fronte dell’avanzata russa rimane a circa 28 km dalla capitale. 
Intanto il presidente Zelensky raccoglie sostegno e vicinanza: la Germania invierà 1.000 armi anticarro e 500 missili terra-aria “Stinger”, così come l’Olanda. Il premier olandese Mark Rutte ha parlato ieri con il presidente ucraino dicendogli che «in aggiunta ai 200 missili antiaerei Stinger già sulla via per l’Ucraina, consegneranno altre armi per l’autodifesa». E pure la Francia e il Belgio che fornirà 2mila mitragliatrici e quasi 4mila tonnellate di carburante alle forze ucraine. 

È stata una lunga notte, quella appena passata. I carri armati russi non sono ancora riusciti a prendere il controllo, anche se i combattimenti proseguono incessantemente a Kharkiv, nel nordest, la seconda città più grande del Paese, dove l’esercito sta rispondendo all’offensiva, e a Mariupol, nel Donbass, il principale porto affacciato sul Mar d’Azov, dove venerdì c’è stato un attacco anfibio.

Fino a ieri mattina, ha detto un alto dirigente della difesa statunitense, sono stati lanciati dalla Russia contro l’Ucraina «oltre 250» missili. La maggioranza lanciati dalle forze armate di Mosca sono «a corto raggio», ha aggiunto. I russi continuano a colpire «le infrastrutture civili e le aree residenziali» con questi lanci, ha precisato, spiegando di non essere in grado di dire con certezza se gli obiettivi siano stati presi di mira intenzionalmente. Anche il consigliere di Zelensky Mykhaylo Podolyak ha dichiarato che fino alla serata di ieri non c’era stato alcun avanzamento significativo delle truppe russe nel paese. I combattimenti sono in corso a Kherson, Mykolayiv e Odessa, dove i russi hanno cercato di consolidare le loro posizioni. La Russia ha fatto ricorso all’aeronautica e all’artiglieria. Ma deve fare i conti un po’ ovunque con la cittadinanza, con le reazioni spontanee di chi si inginocchia davanti al carro armato per fermarne il viaggio. Sarà così pure a Kiev? Qualche milione di cittadini sarà pronto a scendere in strada per bloccarne la corsa?

Il giornalista russo Dmitriy Borisenko, che segue l’esercito russo nei pressi di Kiev, sostiene che il piano russo dell’altra sera era quello di entrare in città attraverso i quartieri di Bolotnah e Minskiy Massiv e che la parte ucraina ha invece scavato trincee all’ingresso della capitale, distribuendo 18000 armi automatiche ai residenti. Non erano previsti corridoi per l’evacuazione dei civili. La stessa fonte conferma che in due giorni di azioni belliche i russi non sarebbero avanzati più di 10 km. Secondo alcuni report provenienti dal fronte ucraino, poi, le forze armate russe avrebbero distrutto i poli industriali di Yuzhnoye e Yuzhmash, responsabili della produzione di componenti per i lanciatori Antares, impiegati dalla Nasa per rifornire la Stazione spaziale internazionale, e per i Vega e Vega-C, realizzati in Italia. 

G7 ESTERI
E oggi si svolgerà una nuova riunione del G7 Esteri, sotto la presidenza tedesca. I ministri si riuniranno nel primo pomeriggio in video conferenza per discutere della guerra in Ucraina.

 

Ucraina, la diretta

Ore 1.37 - Un attacco russo ha fatto saltare in aria un gasdotto a Kharkiv. Lo riporta il Kyiv Independent mostrando un video dell'esplosione e delle fiamme del Servizio per le comunicazioni speciali dell'Ucraina. La città nordorientale del Paese è da ore sotto pensanti bombardamenti.

Ore 00.59 - Il premier ucraino Denys Shmyha ringrazia su Twitter «gli amici di Usa, Francia, Germania, Italia, Canada e Regno Unito per l'impegno a rimuovere diverse banche russe da Swift, la paralisi degli asset della Banca centrale russa, il divieto agli oligarchi russi di usare i loro asset finanziari sui mercati euroatlantici».

Ore 00.49 - Il deposito petrolifero di Vasylkiv, a circa 40 km a sud da Kiev, è in fiamme. Secondo la sindaca della cittadina, Natalia Balasynovych, la città e l'aeroporto hanno subito pesanti bombardamenti dai missili russi, riporta il Kyiv Independent. Secondo la Cnn, le due grandi esplosioni che hanno illuminato il cielo di Kiev poco fa si sarebbero verificate proprio intorno a Vasylkiv

Ore 00.36 - Il ministro ucraino per la trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, ha detto su Twitter che il Paese sta creando un «esercito informatico» per «continuare la lotta sul cyber fronte» contro la Russia che bombarda l'Ucraina. In un tweet, Fedorov ha incluso un link ad una chat di Telegram dove si incoraggiano hacker ad attaccare aziende russe dell'energia e della finanza. La lista include il gigante del gas Gazprom e banche come Sberbank e VTB.

Ore 00.18 - Una potente esplosione ha scosso Kiev, con il cielo notturno che si è illuminato: lo dice la Cnn, mostrando immagini che sembrano indicare la ripresa dei bombardamenti sulla capitale ucraina, come peraltro ci si attendeva. La forte esplosione sarebbe avvenuta a una ventina di chilometri dal centro della città. (Foto - Verkhovna Rada/Telegram/The Kyiv Independent)

Ore 23.49 - L'Ue, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e il Canada si «impegnano ad agire contro gli individui e le entità che facilitano la guerra in Ucraina. In particolare ci impegnano a prendere misure» per mettere fine al procedura che «consente ai ricchi russi legati a Mosca di diventare cittadini dei nostri paesi e guadagnare accesso ai nostri sistemi finanziari» tramite i cosiddetti 'passaporti d'orò. È quanto si legge in una nota congiunta.

Ore 23.30 - «Faremo in modo che Putin non utilizzi più i suoi fondi di guerra. Paralizzeremo le transazioni della Banca Centrale Russa». Lo annuncia la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Inoltre l'Ue, in accordo con gli Usa, si appresta a «proibire agli oligarchi russi l'uso dei nostri mercati finanziari», aggiunge.

Ore 23.24 - L'Unione europea propone l'propesclusione di «un certo numero» di banche russe dal sistema di trasferimento fondi Swift. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, mentre verrà limitato l'accesso ai mercati della Banca centrale russa.

Ore 23.18 - Videoconferenza Ue-Biden su sanzioni. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente del Consiglio Mario Draghi, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si riuniranno questa sera in videoconferenza. Lo riporta la Dpa citando alti funzionari. L'obiettivo è raggiungere un accordo su ulteriori sanzioni come il congelamento dei beni esteri degli oligarchi russi. Sul tavolo anche le misure su Swift.

Ore 23.15 - Paesi europei chiudono spazi aerei. La Germania chiuderà il proprio spazio aereo ai voli russi. Lo ha annunciato il ministero dei Trasporti tedesco. La Slovenia ha deciso oggi di chiudere il suo spazio aereo ai velivoli russi a causa dell'intervento militare di Mosca in Ucraina. Lo ha riferito il ministro degli esteri a Lubiana, citato dai media regionali. La Slovenia si aggiunge ad altri Paesi che hanni finora adottato tale divieto - Bulgaria, Gran Bretagna, Lettonia, Polonia, Romania e Repubblica ceca. La Russia ha risposto con misure reciproche nei confronti di tali Paesi.

Ore 23.07 - Ospedale Kiev non colpito. La onlus Soleterre precisa «sulla base di informazioni raccolte da propri operatori sanitari a Kiev, che il bambino ucciso non era un paziente dell'ospedale pediatrico Okhmadyt», ma è morto dissanguato dopo essere stato ferito in strada. La struttura non è stata colpita. «La conferma - precisa Soleterre - ci è inoltre venuta dal capo reparto oncologia pediatrica dell'ospedale Okhmadyt, Oleksandr Lysytsia, il quale ha confermato che la struttura non è stata colpita». «Non è stato colpito l'ospedale anche perché sarebbe un autentico crimine di guerra secondo le convenzioni internazionali. Tutte le strutture di oncologia pediatrica sono segnalate e le coordinate comunicate ad entrambe le parti belligeranti. Il povero bambino è stato ucciso sulla strada a causa dei combattimenti e morto dissanguato in ospedale nel tentativo di salvarlo», afferma ancora la nota.

Ore 22.45 - Sirene a Kiev. Le sirene hanno ricominciato a suonare a Kiev, dove da stasera c'è il coprifuoco. Le autorità locali hanno invitato tutti i cittadini a trovare rifugio in bunker e sotterranei, prevedendo «pesanti raid aerei», secondo i media locali.

Ore 21.33 - Colpito ospedale a Kiev. L'artiglieria russa ha colpito l'ospedale oncologico per bambini Okhmadyt di Kiev, causando la morte di un bambino e il ferimento di altri due, insieme a due adulti. Lo scrive il Kyiv Independent, citando la tv Tsn. Secondo testimoni oculari citati dal giornale, sulla città cadono molti razzi, da ogni direzione.

Ore 21.09 - Ue valuta utilizzo strumento per sostegno militare. L'Unione europea, a quanto apprende l'ANSA, sta valutando l'attivazione dell'European Peace Facility, strumento fuori dal budget concepito finanziamento di azioni operative nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa. Il tema sarà sul tavolo della riunione dei ministri degli Esteri di domani. Si tratterrebbe quindi di un sostegno in fondi e equipaggiamenti per l'Ucraina ma la tipologia di strumenti militari che l'Ue da regolamento può inviare sarà oggetto di discussione. L'esclusione di Mosca dallo Swift non è all'odg ma potrebbe essere sul tavolo.

Ore 20.48 - Zelensky: con Draghi ogni cosa a posto. «Oggi ho parlato con i leader degli Stati amici dell'Ucraina. Uno straordinario risultato è stato raggiunto nelle relazioni con l'Italia. Questo è veramente un nuovo capitolo per i nostri Paesi. La conversazione con il primo ministro Draghi ha messo ogni cosa a posto». Lo ha dichiarato in un nuovo video-messaggio il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Ore 19.55 - Belgio invia 2mila mitragliatrici a Kiev. Il Belgio fornirà all'Ucraina 2mila mitragliatrici e 3.800 tonnellate di carburante per i mezzi dell'esercito. Lo ha annunciato su Twitter il premier belga, Alexander de Croo, precisando che «un'analisi più approfondita delle richieste» militari di Kiev «continua».

Ore 19.41 - Esercito Kiev fa saltare rete ferrovie con Russia. Le truppe di Kiev hanno fatto saltare in aria diversi nodi ferroviari che collegavano l'Ucraina alla Russia per impedire i rifornimenti militari all'esercito di Mosca. Lo riportano media ucraini, citando una nota delle ferrovie statali.

Ore 19:18 - Germania: ok ad invio armi a Kiev. «L'attacco russo all'Ucraina segna una svolta. Minaccia il nostro intero ordine del dopoguerra. In questa situazione è nostro dovere sostenere l'Ucraina contro l'armata russa che sta invadendo il paese sotto al guida di Putin. La Germania è vicina, al fianco dell'Ucraina». Lo dice Olaf Scholz, in un comunicato della cancelleria che dà notizia della svolta sulla consegna delle armi.

Ore 19.10 - Biden: alternativa a sanzioni sarebbe Terza guerra mondiale. «L'alternativa alle sanzioni contro la Russia per punirla per l'invasione dell'Ucraina sarebbe l'inizio della Terza guerra mondiale».

Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Ore 19.00 - Rutte: Olanda manda missili e altre armi a Kiev. Il premier olandese Mark Rutte ha parlato oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dicendogli che «in aggiunta ai 200 missili antiaerei Stinger già sulla via per l'Ucraina, l' Olanda consegnerà altre armi per l'autodifesa contro l'aggressione russa». Il premier olandese informa via social di aver avuto colloqui con altri capi di Stato e di governo, come il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro belga Alexander De Croo, il primo ministro britannico Boris Johnson e il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. «Siamo a fianco dell'Ucraina in queste ore oscure», conclude. 

Ore 18.47 - Zelensky: combatteremo fino alla liberazione. «Combatteremo finché non libereremo il Paese. Se nascono già bambini nei rifugi, anche mentre continuano i bombardamenti, allora il nemico non ha chance in questa guerra, che è indubbiamente una guerra di popolo». Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio. 

Ore 18.38 - Borrell: Putin fermi guerra fratricida. «Mi auguro davvero che il vostro leader fermi questa guerra fratricida. Il continente europeo è un continente di pace: vogliamo la pace. I popoli europei, quello russo e quello ucraino vogliono vivere in pace. L'Europa vuole che il popolo russo sia prospero e felice in Russia. E per questo non occorrono le guerre». Lo dice l'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell, in un videomessaggio diffuso via social, pronunciato in inglese e sottotitolato in russo, accompagnato da un tweet in russo. «L'Ue - continua Borrell - sa bene come distinguere tra la leadership russa e i cittadini russi. Molti di voi, il popolo russo, condividono con noi i valori dello Stato di diritto, la decenza, rispetto degli impegni. I cittadini ucraini non meritano di morire per una minaccia immaginaria, sulla base di un ragionamento inventato. I cittadini russi non meritano di essere in guerra con un'altra nazione. Nessuno minaccia la sicurezza russa - conclude - molti di voi sanno che il Cremlino non sta combattendo i nazisti in Ucraina, un Paese che ha il diritto di decidere del proprio futuro».

Ore 17.08 - Attacco hacker a siti russi. Alcuni siti web governativi russi, compreso quello del Cremlino e del Ministero della Difesa, sono irraggiungibili dopo essere stati oggetti di un attacco hacker. La notizia è riportata da numerosi media internazionali, compresa la Cnn che riporta anche la rivendicazione di Anonymous. «Abbiamo mandato offline i siti governativi - si legge - e girato le informazioni ai cittadini russi in modo che possano essere liberi dalla macchina della censura di Putin». Anonymous ha anche aggiunto di star lavorando per «garantire al meglio la connessione online del popolo ucraino».

Ore 16.54 - «Espandere l'offensiva». Il ministero della Difesa russo ha dato ordine alle forze in Ucraina di «espandere l'offensiva». «Oggi, a tutte le unità è stato ordinato di espandere l' offensiva in tutte le direzioni, secondo i piani», ha affermato il ministero della Difesa in una nota.

Ore 16.31 - Mosca: distrutte 6 navi ucraine nel Mar Nero. Le forze armate russe rivendicano la distruzione di 6 navi da guerra ucraine in una battaglia navale nel mar Nero al largo dell'isola dei Serpenti, già passata nelle scorse ore sotto il controllo delle truppe di Mosca. Lo riferisce la Difesa russa, citata da Interfax, secondo cui all'azione hanno partecipato 16 mezzi di Kiev ed «è probabile che droni strategici Usa abbiano guidato le navi nell'attacco alla flotta russa nel mar Nero».

Ore 16.19 - Kiev, rischi attacco chimico sotto falsa bandiera a Donetsk. L'intelligence ucraina ha ricevuto informazioni su possibili attacchi chimici russi sotto falsa bandiera nelle zone in mano ai separatisti di Donetsk del Donbass, la cui responsabilità verrebbe poi attribuita a Kiev. Lo riferiscono media ucraini, secondo cui alla popolazione locale filo-russa e ai militari di Mosca sarebbero state distribuite maschere antigas per proteggersi da possibili esplosioni di serbatoi industriali con prodotti chimici.

Ore 16.06 - Di Maio: bombardamenti terribili, morti anche bimbi. «La situazione in Ucraina è drammatica, guardate questo video diffuso in queste ore: stanno bombardando anche gli edifici residenziali. Tra le vittime di questi terribili bombardamenti, sempre di più negli ultimi giorni, ci sono centinaia di civili, e tra questi anche diversi bambini». Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio postando il video dei bombardamenti.

Ore 15.40 - Attacco hacker al sito dell'Agenzia spaziale russa. Un attacco hacker di tipo DdoS è stato lanciato contro il sito dell'Agenzia spaziale russa da Leopoli. Lo rende noto la stessa agenzia sul proprio profilo Telegram, aggiungendo che l'attacco è stato effettuato «utilizzando una rete di bot dislocati su server in diversi Paesi del mondo». Secondo quanto dichiarato dall'Agenzia Roscosmos, «i tecnici sono in grado di identificare l'autore dell'attacco». I dati sono quindi stati trasferiti alle autorità competenti.

Ore 15.16 - Zelensky: grazie all'amico Erdogan. Volodymyr Zelensky ringrazia «l'amico» Recep Tayyip Erdogan dopo la richiesta di Kiev ad Ankara, accolta secondo il presidente ucraino, di vietare l'ingresso di navi da guerra russe nel mar Nero attraverso il Bosforo e lo stretto dei Dardanelli. «Ho ringraziato il mio amico, il presidente della Turchia Erdogan e il popolo della Turchia per il loro forte sostegno», ha twittato il presidente ucraino. «Il divieto al passaggio delle navi da guerra russe nel Mar Nero e il sostegno significativo a livello militare e umanitario all' Ucraina sono oggi estremamente importanti - aggiunge - La popolazione dell' Ucraina non lo dimenticherà mai». In base alla convenzione di Montreux del 1936, la Turchia ha la sovranità sul Bosforo e i Dardanelli. La convenzione prevede il libero passaggio solo per le navi commerciali. Le navi da guerra devono notificare il loro passaggio alle autorità turche. Ieri il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, assicurava il rispetto della convenzione da parte di Ankara «senza doppi standard».

Ore 15.12 - Usa valutano sanzioni a Banca Centrale russa. Gli Stati Uniti stanno valutando sanzioni contro la Banca Centrale russa, in una mossa che farebbe finire nel mirino americano 643 miliardi di dollari di riserve che il presidente Vladimir Putin ha accumulato prima della pianificata invasione dell'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti. 

Ore 14.29 - Blinken: aiuti militari da 350 milioni di dollari. Gli Stati Uniti autorizzano un nuovo pacchetto di aiuti militari, che comprendono armi letali, per la «difesa dell'Ucraina, mentre gli ucraini combattono con coraggio e orgoglio contro l'assalto brutale e non provocato della Russia». Lo rende noto Antony Blinken che, con una dichiarazione, spiega di avere autorizzato il nuovo pacchetto che arriva dopo i 60 milioni dello scorso autunno, «quando si è presentata la minaccia russa» e i 200 milioni di dicembre, «la minaccia si è materializzata». «Questo porta il totale degli aiuti militari degli Usa all'Ucraina ad oltre un miliardo di dollari nell'ultimo anno - aggiunge il segretario di Stato americano- questo pacchetto comprenderà altri aiuti di difesa letale per aiutare gli ucraini ad affrontare la minaccia che stanno fronteggiando. Ed è un altro chiaro segnale - ha concluso - del fatto che gli Stati Uniti stanno con il popolo ucraino mentre difendono la loro nazione sovrana, coraggiosa ed orgogliosa».

Ore 14.05 - Zelensky: «Più di 100 mila invasori sono sulla nostra terra». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino spiegando di aver avuto un colloquio telefonico con il suo omologo indiano Ram Nath Kovind. L'esercito russo, continua, «spara su edifici residenziali. Abbiamo bisogno del supporto politico dell'India nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Fermiamo l'aggressore insieme»

Ore 13.29 - Assalto alla stazione dei treni di Kiev. La stazione centrale di Kiev è presa d'assalto da chi ha deciso di lasciare la capitale ucraina. Lo ha constatato l'inviato dell'ANSA sul posto. I treni sono infatti gratuiti, basta aspettare (il servizio è limitato) e salire a bordo. Naturalmente i convogli sono stracolmi. Anche perché c'è chi non ha neppure una direzione prestabilita: corre in stazione e sale sul primo treno in partenza da Kiev. Poi si vedrà.

Ore 13.50 - Il Cremlino: Kiev rifiuta negoziati, niente tregua. Cremlino accusa l'Ucraina di aver fatto fallire una possibile tregua rifiutando i negoziati.

Ore 13.30 - Guerini: «Da domani raddoppiamo il numero degli Eurofighter in Romania». «Nell'ambito del rafforzamento della postura di deterrenza sul fianco Est dell'Alleanza da domani l'Italia potenzierà la propria presenza in Romania raddoppiando il numero degli Eurofighter già operanti nell'attività di airpolicing. Altri 4 aerei saranno inviati alla base di Kogălniceanu di Costanza. L'Italia sta contribuendo con rapidità e convinzione alle decisioni prese in ambito Nato, e ieri il governo ha approvato significative misure che prevedono il rafforzamento della postura militare sul fianco est a seguito dell'inaccettabile e ingiustificata aggressione della Russia all'Ucraina». Così il Ministro della Difesa Guerini.

Ore 13.04 - Missili russi con testate incendiarie verso il confine ucraino. Il corrispondente Cnn Frederik Pleitgen ha postato su Twitter un video di un camion militare russo che si dirige verso il confine ucraino con a bordo un sistema T0S-1 in grado di lanciare missili equipaggiati con testate incendiarie e termobariche. Il Guardian definisce il video «uno sviluppo altamente inquietante» e ricorda che il sistema T0S-1 fu usato per la prima volta durante la guerra sovietica in Afghanistan e più di recente in Cecenia e in Siria. Quando scoppiano in un luogo chiuso, le controverse armi termobariche creano una fortissima onda di pressione che all'istante dilania gli organi interni di tutti i presenti.

Ore 12.49 - Kiev: coprifuoco alle 17. «Chi è in strada considerato nemico». Il sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko, ha annunciato il coprifuoco in città dalle 17 alle 8 «per una più efficace difesa della capitale e per la sicurezza dei suoi abitanti». In un messaggio su Telegram, il primo cittadino aggiunge che il provvedimento resterà in vigore fino alla mattina del 28 febbraio. «Tutti i civili che saranno trovati in strada - conclude - saranno considerati membri del gruppo di sabotaggio del nemico».

Ore 12.38 - Salvini: «Se Russia fuori da Swift Italia rischia blackout». «Bisogna valutare tutto fino in fondo, perché se impedisci pagamenti tra banche noi non abbiamo più il gas». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini i merito all'ipotesi di escludere la Russia dal sistema Swift. «Per fermare la guerra vale tutto e tutti i mezzi necessari vanno messi in campo, ma un conto è bloccare i patrimoni degli oligarchi, dei politici e dei guerrafondai. Se sospendiamo i pagamenti l'Italia rimane senza gas e poi bisogna correre ai ripari», ha detto Salvini dopo l'incontro con il console ucraino a Milano. «Detto questo - ha aggiunto - Draghi è il presidente del Consiglio, ha il nostro sostegno, decida».

Ore 11.55 - Mosca attacca Zelensky: «È già fuggito da Kiev». Mosca attacca il presidente ucraino e sostiene che Volodymyr Zelensky ha in realtà già lasciato Keiv ieri con il suo entourage e si trova adesso a Leopoli: non solo, ma tutti i video che Zelensky ha diffuso sui social nelle ultime ore dalla capitale, secondo Mosca, sarebbero stati pre-registrati. Lo afferma, riporta la Tass, il presidente della Camera bassa del Parlamento russo (Duma), Vyacheslav Volodin. «Zelensky è fuggito frettolosamente da Kiev. Già ieri non si trovava nella capitale ucraina. È fuggito con il suo entourage a Leopoli, dove è stato fornito alloggio a lui e ai suoi assistenti», ha scritto oggi Volodin sul suo canale Telegram, aggiungendo che tutti i video di Zelensky da Kiev pubblicati sui social media sono stati pre-registrati.

Ore 11.47 - Russia vieta ai media di parlare di vittime civili. L'authority russa che sovraintende ai media ha chiesto a dieci organi di informazione indipendenti di rimuovere i resoconti di vittime civili e attacchi alle città da parte dell'esercito di Mosca in Ucraina. L'authority, riporta l'agenzia Bloomberg, ha messo nel mirino i report che contengono «informazioni inaccurate circa il bombardamento di città ucraine e la morte di civili come risultato delle azioni delle forze russe» e ha avvertito che l'accesso agli stessi verrà impedito nel caso in cui il materiale non venisse rimosso. Mosca ha vietato la diffusione di informazioni sulla guerra che non abbiano l'imprimatur del governo.

Ore 11.04 - Esodo di profughi ucraini: 15 km al confine con la Romania. Prosegue l'esodo di rifugiati ucraini verso la Romania, in particolare al valico di frontiera di Porubne-Siret, dove nella notte le tv locali parlavano di una coda lunga 15 km. Oggi il ministero degli Esteri di Bucarest ha invitato la popolazione a usare anche altri valichi. È prevista per oggi una nuova ondata di arrivi. Sono in particolare le famiglie ad abbandonare l'Ucraina: i media riportano molti di casi di uomini che accompagnano alla frontiera mogli e figli e tornano indietro per combattere contro i russi. Molti arrivano a piedi da località limitrofe. E sono accolti dalla popolazione con pasti caldi.

Ore 11.00 - Medvedev: «Nazionalizzare le proprietà Usa e Ue». L'ex presidente ed ex premier russo, Dmitry Medvedev, attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza del Paese ha lanciato l'ipotesi che il suo paese possa nazionalizzare la proprietà di persone registrate negli Stati Uniti, nell'Ue e in altre giurisdizioni, tra cui paesi del mondo anglosassone, in risposta alle nuove sanzioni anti-russe. Lo riporta la Tass. Medvedev ha sottolineato che la Russia è minacciata dal congelamento dei beni di cittadini russi e società all'estero e «questo deve essere affrontato in modo abbastanza simmetrico».

Ore 10.30 - Zelensky: «Ho sentito Draghi, ha sostenuto l'uscita della Russia da Swift». «Questo è l'inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi in una conversazione telefonica ha sostenuto l'uscita della Russia da Swift, la fornitura di assistenza alla difesa. L'Ucraina deve entrare a far parte dell'Ue». Lo scrive su twitter il presidente ucraino Zelensky.

Ore 9.59 - Nuovo allarme antiaereo a Kiev. L'amministrazione statale di Kiev ha appena annunciato che un nuovo ed allarme aereo è stato dichiarato nella capitale ucraina. «È un allarme antiaereo! Mettetevi subito al riparo nel rifugio più vicino», ha detto il servizio stampa dell'amministrazione comunale. Lo scrive Interfax.

Ore 9.45 - Kiev: «Russi respinti, ma aumenteranno gli attacchi aerei». «L'esercito russo non è entrato in città», ma «sono previsti più attacchi aerei». Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko, rivolgendoci poi ai cittadini: «rimanete nei rifugi antiaerei. Non uscite».

Ore 9.29 - «Due bambini feriti nella notte a Kiev». Cinque persone tra cui 2 bambini sono rimasti feriti negli attacchi russi a Kiev nella notte. Lo riporta il Kiev Independent.

Ore 8.55 - Mosca: «Colpite 821 infrastrutture militari». Le forze armate russe hanno colpito la notte scorsa «un totale di 821 obiettivi di infrastrutture militari ucraine, di cui 14 piste di atterraggio militari, 19 centri di controllo e nodi di comunicazione, 24 sistemi di difesa aerea missilistica S-300 e Osa, 48 stazioni radar», ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Lo riporta la Tass.

Ore 8.38 - Colpito edificio residenziale a Kiev. A Kiev alle prime ore di oggi un edificio residenziale è stato colpito da un missile o dal lancio di un razzo. Lo riporta la Cnn. Le immagini diffuse da Kiev mostrano il palazzo, una ventina di piani in tutto, con le mura esterne di appartamenti su diversi livelli completamente distrutte, così come gli interni. Non è chiaro il numero delle vittime, ha detto il sindaco della città, Vitaliy Klitschko.

Ore 8.18 - Biden: «600 milioni di dollari in fondi immediati per la difesa all'Ucraina». Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato che sia immediatamente fornita all'Ucraina assistenza militare per un valore di 600 milioni di dollari. Lo scrive Interfax precisando che Biden ha pubblicato un memorandum in cui «delega il Segretario di Stato a fornire assistenza militare immediata all'Ucraina». In particolare i 600 milioni di dollari saranno così ripartiti: «250 milioni di dollari in assistenza» e «altri 350 milioni di dollari» da assegnare al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti «per articoli e servizi per la difesa» e «per l'istruzione e l'addestramento militare».

Ore 8.15 - Mosca: «Distrutti 7 caccia e 87 carri armati ucraini». Le Forze russe hanno annunciato oggi di avere abbattuto sette aerei da combattimento ucraini, oltre a otto elicotteri e sette droni e di avere distrutto 87 carri armati e 28 lanciamissili MLRS (Multiple Launch Rocket System). Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta Interfax.

Ore 7.55 - Nuova allerta raid a Kiev. Nuova allerta raid aerei a Kiev, con la richiesta alla cittadinanza di correre nei rifugi. È l'ennesimo allarme dopo una notte di forti combattimenti e il continuo ruggire delle esplosioni, che si sono udite sempre più vicine al centro della città. Anche verso l'alba di sono sentiti dei colpi, forse di mortaio, provenire da est, nella zona dell'aeroporto di Zhulyany.

Ore 7.38 - Zelensky: «Armi in arrivo dalla Francia, la coalizione contro la guerra sta funzionando!». «Un nuovo giorno in prima linea diplomatica è iniziato con una conversazione con (il presidente francese, ndr) Emmanuel Macron. Armi ed equipaggiamenti da parte dei nostri partner stanno arrivando in Ucraina. La coalizione contro la guerra sta funzionando!»: lo afferma questa mattina in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 7.28 - Zelensky. «Non credete alle fake news, sono ancora qui». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha postato un nuovo video su Twitter, respingendo le voci secondo cui era fuggito o aveva ordinato all'Ucraina di arrendersi. Nei 40 secondi di video, Zelensky parla mentre passeggia nel distretto governativo di Kiev, «giurando di continuare a combattere».

Ore 7.06 - Kiev: 3500 soldati russi uccisi. Oltre 3500 soldati russi coinvolti nell'invasione dell'Ucraina sarebbero stati uccisi, altri 200 fatti prigionieri. A riferire il bilancio sono i militari ucraini, sulla loro pagina Facebook. La Russia, vi si legge ancora, ha perso 14 velivoli, 8 elicotteri, 102 tank.

Ore 7.03 - Esplosioni e spari sono stati uditi nelle ultime ore a Kiev. «Pesanti scontri» sono avvenuti nella zona di Vasylkiv della capitale ucraina, secondo un post Facebook delle forze armate, che parla di «combattimenti attivi». Anche il governo ha confermato gli scontri e ha esortato i residenti a rimanere nei rifugi e a non avvicinarsi a finestre o balconi. Secondo 'The Kiev Independent', ci sarebbero state circa 50 esplosioni e spari di mitragliatrici nei pressi dello zoo e nella zona di Beresteiska.

Ore 6.50 - Onu: 100 mila ucraini in fuga. Circa 100.000 ucraini hanno lasciato le loro case e diverse migliaia sono fuggite all'estero per sfuggire all'invasione russa. Lo affermano fonti Onu, su dati al 24 febbraio. Oltre 100.000 ucraini sono stati costretti a lasciare le loro case e sono sfollati all'interno del Paese, mentre diverse migliaia si sono diretti verso Polonia, Ungheria, Slovacchia, Moldavia e Romania. Nei giorni successivi all'invasione sono stati segnalati pesanti ingorghi sulle strade in direzione ovest con migliaia di persone che hanno continuato a lasciare le loro case.

Ore 5.45 - Zelensky rifiuta l'offerta americana di evacuare Kiev. «La battaglia è qui. Mi servono munizioni, non un passaggio». Con queste parole il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rifiutato l'offerta americana di evacuare Kiev. Lo riporta l'Associated Press citando fonti dell'intelligence americana.

 

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