Ucraina, le istituzioni mondiali lanciano l'allarme: 260 mila sieropositivi senza cure

Ucraina, le istituzioni mondiali lanciano l'allarme: 260 mila sieropositivi senza cure
Giovedì 31 Marzo 2022, 17:00 - Ultimo agg. 23:55
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Prima l'avviso dell'’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), poi un articolo di Nature ed ora anche il programma delle Nazioni Unite «Unaids»: cresce sempre di più l'allarme per la popolazione ucraina in tema di malattie infettive, Aids su tutte. 

La guerra in Ucraina ha causato una crisi umanitaria. Le persone sono state costrette a fuggire dalle loro case, le infrastrutture civili sono state distrutte e i servizi essenziali sono stati interrotti, compresi i servizi sanitari vitali.
A pagarne le spese ci sono 260 mila persone sieropositive al momento dell'inizio del conflitto. Tra queste, sono 152 mila quelle in terapia antiretrovirale (Art), ossia che necessitano di farmaci che devono essere assunti quotidianamente per sopravvivere. 

L'Unaids stima che è disponibile solo una fornitura di tre settimane di terapia antiretrovirale in Ucraina e che molti rifugiati e profughi avranno serie difficoltà ad accedere a forniture regolari di medicinali salvavita. Anche i servizi di prevenzione dell'HIV sono stati gravemente interrotti. Al fine di fornire supporto e assistenza alle persone colpite dalla guerra, il Programma Congiunto sta facendo leva sulla capacità dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia e di altri altri enti per sostenere le spedizioni di forniture nei paesi vicini e nella stessa Ucraina. 

Lavorando a fianco del governo e delle organizzazioni non governative, il Fondo globale per la lotta contro l'Aids, la tubercolosi e la malaria, il Piano di emergenza del presidente degli Stati Uniti per il soccorso dell'Aids e le Nazioni Unite stanno lavorando insieme in un ambiente in rapido cambiamento.

Insieme all'Organizzazione Mondiale della Sanità e all'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), l'Unaids sta tenendo dei colloqui con i paesi vicini di Ungheria, Polonia, Repubblica Moldova, Romania e Slovacchia per informare le loro capitali e i funzionari sanitari sui bisogni delle persone che vivono con e colpite dall'Hiv per sostenerle nell'accesso ai servizi per la cura della malattia.

L'Unaids fa eco all'appello del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la fine della guerra e per un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli a tutte le aree colpite dall'offensiva militare della Federazione Russa. 

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Le Nazioni Unite e i partner umanitari hanno lanciato un appello d'emergenza di 1,7 miliardi di dollari che include un'ulteriore «sollecitazione lampo» di 1,1 miliardi di dollari per assistere 6 milioni di persone in Ucraina per un periodo iniziale di tre mesi.

Il sostegno comprende assistenza multiuso in contanti per le persone più vulnerabili, assistenza alimentare, acqua e servizi igienici, sostegno all'assistenza sanitaria e ai servizi educativi, e assistenza per la ricostruzione delle case danneggiate.

Una parte dei soldi sarà utilizzata per le persone sieropositive con un canale preferenziale per le terapie antiretrovirale per gli ucraini all'estero: affinché le persone che vivono con l'Hiv possano accedere alla terapia antiretrovirale e ad altre cure mediche, il gruppo Euroguidelines in Europa centrale e orientale (Ecee) ha lanciato l'iniziativa «Art» per gli ucraini all'estero in coordinamento con il Centro per la salute pubblica del Ministero della salute dell'Ucraina e l'Istituto L.V. Gromashevsky di epidemiologia e malattie infettive dell'Accademia nazionale delle scienze mediche dell'Ucraina (Ieih). 

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