Ucraina, le milizie russe saccheggiano più di 15 mila opere artistiche dal museo di Kherson

Ucraina, le milizie russe saccheggiano più di 15 mila opere artistiche dal museo di Kherson
di Mattia Ronsisvalle
Sabato 26 Novembre 2022, 18:08
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Dopo che i soldati russi hanno rubato più di 15 mila opere d’arte nel Kherson Art Museum, una collezione di quadri è stata trasferita altrove per “garantire sicurezza alle testimonianze artistiche ucraine”.

Sono passati quasi 45 anni da quando il Museo d’Arte di Kherson ha aperto in quel lontano 27 maggio del 1978.
Negli anni, il museo ha ospitato molti turisti accorsi per vedere le opere d’arte al suo interno.
Ma da quando è iniziata l’invasione russa in Ucraina, le cose sono cambiate.

Nel museo, intitolato al pittore Oleksiy Shovkunenko, sono state portate via 15 mila opere d’arte dalle truppe russe.
I reperti rubati riguardano l’esposizione permanente della pinacoteca che comprende i dipinti dal XVII all'inizio del XX secolo, l'arte ucraina dalla seconda metà del XIX all'inizio del XX secolo e anche le opere di artisti moderni.

Le polemiche

«Da tre giorni ormai, i saccheggiatori russi portano via tutti i dipinti da lì. Li caricano nelle loro enormi macchine. Senza alcuna protezione, senza alcun imballaggio, proprio come spazzatura», ha detto la scorsa settimana un residente di Kherson al quotidiano russo Novaya Gazeta, aggiungendo che le forze di occupazione russe erano state «più attente con le lavatrici rubate che con il patrimonio artistico della città».
L’intervistato si riferiva al fatto che gli occupanti russi hanno anche portato via anche sanitari dai bagni ed elettrodomestici presenti all’interno della struttura.

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«Sono dei barbari», «Vogliono distruggere la nostra cultura» e «Ci riprenderemo quel che è nostro», sono solo alcuni dei commenti di cittadini ucraini che hanno protestato sui social.

Per limitare i danni, una collezione di dipinti sarebbe stata trasferita al Museo Centrale di Taurida a Sinferepoli in Crimea, arrivando a bordo di un camion senza targa.

Si tratta delle opere di artisti vari: Ivan Pokhitonov, Pyotr Sokolov, Leonid Chichkan e Mykhailo Andriienko-Nechytailo.

Il direttore del museo Andrei Malgin ha affermato che il «trasloco» è stato eseguito per garantire la sicurezza delle opere d'arte fino a quando non potranno essere restituite al legittimo proprietario.

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