Ucraina, l'intelligence: «Oggi è il giorno dell'Indipendenza, la Russia attaccherà obiettivi civili»

Ucraina, l'intelligence: «Oggi è il giorno dell'Indipendenza, la Russia attaccherà obiettivi civili»
Ucraina, l'intelligence: «Oggi è il giorno dell'Indipendenza, la Russia attaccherà obiettivi civili»
Mercoledì 24 Agosto 2022, 09:54 - Ultimo agg. 15:49
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Oggi l’Ucraina celebra il Giorno dell’Indipendenza e si prepara a una massiccia ondata di attacchi russi. Il timore infatti è che il Cremlino, per stigmatizzare la propria influenza sul Paese, scelga proprio questa giornata simbolica per ulteriori spargimenti di sangue. Stamattina all’alba si sono avute le prime avvisaglie, con una nuova azione delle truppe russe contro Zaporizhzhia. Lo ha riferito il segretario del consiglio comunale Anatoly Kurtev. «Verso le quattro del mattino - ha scritto su Telegram - il nemico ha attaccato un’infrastruttura in città. Sono in corso le operazioni per capire l’entità dei danni e l’eventuale numero di vittime». Kurtev ha poi esortato i residenti a recarsi nei centri di accoglienza più vicini.

L’INTELLIGENCE

La pianificazione di attacchi russi contro obiettivi civili nella giornata di oggi, scrive MailOnline, è emersa ieri sera in un rapporto dell’intelligence declassificato dal Dipartimento di Stato americano.

Parallelamente, con un altra mossa a affetto, il Cremlino potrebbe avviare i processi contro i prigionieri di guerra ucraini, con gli imputati costretti a seguire il procedimento all’interno di gabbie. Vi sono infatti immagini, rivela il quotidiano, di enormi strutture d’acciaio costruite all’interno della sala filarmonica di Mariupol, dove si terranno i dibattimenti. Una procedura segnalata dalle Nazioni Unite, che condanna la possibilità di ingabbiare i soldati che hanno difeso legalmente il loro Stato. Il funzionario Onu per i diritti umani Ravina Shamdasani ha affermato: «Siamo molto preoccupati per tutto questo. Il fatto che siano rinchiusi nelle gabbie e inaccettabile e umiliante».

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IL CASO DUGINA

Oggi ricorre il 31° anniversario del voto del parlamento ucraino per svincolare il Paese dall’Unione Sovietica e sono trascorsi sei mesi esatti da quando la Russia ha lanciato la sua invasione, senza tuttavia riuscire a raggiungere nessuno dei suoi obiettivi strategici. L’intelligence britannica sottolinea che le milizie del presidente Vladimir Putin non hanno compiuto progressi significativi. «L’offensiva nel Donbas ha fatto progressi minimi - segnala il ministero della Difesa britannico - e la Russia si aspetta un grande contrattacco dall’Ucraina. Operativamente, la Russia sta vivendo una carenza di munizioni, equipaggiamento e personale. Il morale è basso in molte unità militari e le condizioni dell’esercito sono notevolmente peggiorate». Il potere diplomatico della Russia si è indebolito, prosegue il rapporto, «e le sue prospettive economiche a lungo termine sono fosche. Dopo sei mesi, la guerra russa si è rivelata sia costosa che strategicamente dannosa». Oggi tuttavia Mosca potrebbe rilanciare il suo attacco contro obiettivi civili, una minaccia che ha spinto i governi britannico e statunitense a esortare i suoi cittadini di lasciare l’Ucraina. E si teme che il Cremlimo possa sfruttare la morte di Darya Dugina – il cui padre Alexander era uno stretto consigliere di Putin – per giustificare ulteriori attacchi.

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COPRIFUOCO

Il presidente Volodymyr Zelensky ha promesso una «potente risposta» a qualsiasi azione sarà messa in campo oggi. Per precauzione, le celebrazioni pubbliche del Giorno dell’Indipendenza sono state vietate a Kiev e in altre grandi città. A Kharkiv è stato annunciato il coprifuoco e, in tutto il Paese, agli ucraini è stato consigliato di lavorare da casa. «Combatteremo fino alla fine», ha garantito il presidente Zelensky in un videomessaggio diffuso in occasione della Festa dell'Indipendenza. «Ogni giorno c'è un nuovo motivo per non arrendersi. Qual è per noi la fine della guerra? Si diceva: la pace. Ora diciamo: la vittoria», ha annunciato, sottolineando che «alzeremo le mani
solo una volta, quando celebreremo la nostra vittoria».Intanto i processi ai soldati catturati dalla brigata Azov ucraina potrebbero iniziare già oggi, secondo fonti dell’intelligence. Gli uomini sono prigionieri della Russia dalla fine dell’assedio delle acciaierie Azovstal a Mariupol a maggio e hanno già subito un primo procedimento da parte dei separatisti filo-russi nelle aree occupate dell’Ucraina meridionale. Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky, avverte: «Il processo contro i difensori catturati rappresenta l’ennesimo crimine di guerra russo. Sono combattenti che hanno difeso legalmente il loro Paese».

 

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