Ecuador, la consigliera comunale che riteneva il coronavirus «non è mortale», è deceduta, forse di Covid19

Una consigliera dell'Ecuador, che affermava che il coronavirus «non è mortale», è deceduta presumibilmente di Covid19
Una consigliera dell'Ecuador, che affermava che il coronavirus «non è mortale», è deceduta presumibilmente di Covid19
di Marta Ferraro
Giovedì 21 Maggio 2020, 14:35 - Ultimo agg. 21 Marzo, 01:36
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Poche settimane fa, una consigliera dell'Ecuador affermava che il coronavirus non è mortale e raccomandava di consumare «agrumi» per «rafforzare il sistema immunitario».
Violeta Ávila, dottoressa e consigliera comunale della città di Manta, nella provincia di Manabí, è deceduta secondo quanto riferito dal sindaco della città, Agustín Intriago.

Sebbene non sia stato confermato che la sua morte non sia connessa al coronavirus, la donna è stata ricoverata in ospedale, per tre settimane, all'Istituto ecuadoriano di previdenza sociale a Manta, l'unico che in città cura i pazienti affetti da Covid19, secondo quanto riferisce Revista de Manabí.

All'inizio della diffusione del virus nel paese, la consigliera è stata al centro di grandi polemiche, avendo dichiarato pubblicamente che il coronavirus «non è fatale» e dando raccomandazioni contrarie a quelle offerte dalle autorità.
«La mortalità del coronavirus è del 2% [...] non è fatale; non è necessario utilizzare le mascherine», aveva detto la donna.
Nello specifico la consigliera aveva suggerito che è meglio acquistare «agrumi», come arance e limoni «ricchi di vitamina C che potenziano il sistema immunitario».
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