Una donna di 57 anni è morta di covid all'ospedale Raymond-Polincaré nel comune di Garches, Francia, dopo aver presentato ai medici un certificato di vaccinazione falso, che le ha impedito di essere curata correttamente.
Patrick, il marito della defunta, ha raccontato a rtl.fr che da tempo stava cercando di convincere la donna a sottoporsi al vaccino contro il covid-19. La coppia era arrivata quasi al punto di divorziare proprio per la questione delle vaccinazioni.
Ad agosto, la donna ha assicurato al marito di essersi vaccinata.
Di fronte a tale situazione, l'uomo ha finito per ammettere che la moglie aveva ottenuto ad agosto un certificato fraudolento per continuare a svolgere il proprio lavoro. «Mia moglie non voleva che lo dicessi […] Avevo paura dei procedimenti giudiziari», ha ammesso il vedovo a BFMTV.
«Se lo avessimo saputo prima che fosse messa in ventilazione, saremmo stati in grado di trattarla con anticorpi neutralizzanti, cosa a cui ovviamente non abbiamo pensato, perché per noi era una paziente vaccinata. Non possiamo garantire al 100% che questo avrebbe cambiato il corso della sua storia, ma sappiamo che questi trattamenti riducono il rischio di sviluppare forme gravi», ha affermato il capo del reparto di terapia intensiva dell'ospedale, Djilali Annane, citato da Franceinfo.
Dopo la morte della moglie, l'uomo, che ha già ricevuto una dose di richiamo, intende denunciare il medico che ha rilasciato il certificato falso. Da parte sua, lo specialista assicura di essere lui stesso una vittima, affermando che la sua tessera professionale era stata usurpata. Così, supportato da altri colleghi, ha sporto denuncia contro un centro che durante l'estate ha rilasciato centinaia di certificati.
Intanto un addetto stampa del sindaco della città di Nizza, dove lavora il medico, ha confermato a BFMTV che «diverse dozzine di usurpazioni» sono state rilevate con la tessera del medico e con quella di altri.