Usa, Biden sfida Trump con la forza dei sondaggi: «In gioco l'anima dell'America»

Usa, Biden sfida Trump con la forza dei sondaggi: «In gioco l'anima dell'America»
di Anna Guaita
Venerdì 26 Aprile 2019, 10:30 - Ultimo agg. 14:06
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NEW YORK - È il ventesimo a scendere in pista, ma con la sua presenza ha subito cambiato le carte in tavola. L'ex vicepresidente ed ex senatore Joe Biden ha ieri ufficializzato la sua candidatura alle primarie democratiche per le presidenziali del novembre 2020. Il suo video di 3 minuti e mezzo in cui dichiarava di voler «battersi per l'anima dell'America» è arrivato in contemporanea con un sondaggio che non solo lo dava in netto vantaggio su tutti gli altri candidati democratici, ma anche di 8 punti avanti su Donald Trump.
 
Questi non ha tardato a raccogliere il guanto della sfida, sparando un sarcastico tweet contro il 76enne rivale: «Benvenuto nella corsa, Joe sonnolento. Spero solo che tu abbia l'intelligenza, cosa da lungo tempo in dubbio, di condurre primarie di successo». Trump ha reagito di pancia all'attacco diretto e severo che Biden stesso aveva fatto contro di lui nel video messo in onda la mattina. Nel dichiarare che aveva scelto di candidarsi, l'ex vice di Obama ha infatti rinunciato a fare discorsi rosei su se stesso o la propria commovente ed edificante storia familiare, come è tradizione per ogni candidato, ma ha puntato senza esitazioni contro il presidente, sostenendo che se «daremo a Donald Trump (altri) quattro anni, guasterà per sempre e in modo fondamentale il carattere di questa nazione». Biden ha citato la reazione di Trump ai fatti di Charlottesville come momento in cui ha preso la decisione di correre. Nell'agosto del 2017, gruppi di suprematisti bianchi manifestarono nella città della Virginia, con torce e svastiche. La manifestazione si concluse con l'uccisione di una ragazza che protestava contro i suprematisti. E Trump reagì tentando di difendere entrambi i gruppi, fatto che indignò tantissimi: «Il presidente degli Stati Uniti ha assegnato uno stesso peso morale a coloro che diffondevano odio e a coloro che avevano il coraggio di opporvisi» ha protestato Biden. La sua discesa in pista è stata salutata con piacere da molti, soprattutto nella sua città di Wilmington, nel Delaware, dove è arrivato in treno, accolto da applausi e abbracci del pubblico.

Preso in giro, ma anche amato, per le sue gaffe, Biden ha però vari problemi da superare, prima di tutto l'età, visto che a 76 anni è il secondo per anzianità, dopo Bernie Sanders che ne ha 77. E quest'anno in pista ci sono molti candidati ben più giovani, come il sindaco di South Bend Pete Buttigieg, che ha appena 37 anni. E poi c'è il fatto che nelle ultime settimane, Biden è stato accusato di essere invadente nell'abbracciare le donne, nonostante nessuna lo abbia accusato di molestie. E infine non va dimenticato che, avendo avuto una lunghissima carriera politica, l'ex senatore ha alle spalle anche un ricchissimo curriculum, pieno di scelte spesso datate, soprattutto in materia di diritti delle minoranze, che oggi vengono giudicate retrive e possono danneggiarlo presso l'ala più liberal del partito.

È vero che ne ha anche di illuminate, come il vanto di essere stato fra i primi a battersi per l'ambiente e contro il dilagare delle armi. Questo è il terzo tentativo per Biden, che ha già provato nel 1987 e nel 2007 di conquistare la nomination, senza mai raccogliere abbastanza consensi.

Questa volta l'ex vicepresidente spera di convincere i democratici che è necessario sceglierlo per la sua esperienza e la sua abilità di negoziatore. Ma intanto ha chiesto a Obama di non dargli il suo endorsement. Vuole «vincere con le proprie gambe», dice.

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