Gli Usa e la campagna pro-immigrazione: la battaglia della napoletana Brancaccio

I legali hanno incontrato Senatori e Deputati del Congresso americano in tutti gli Stati Uniti

L'avvocato Brancaccio ha chiesto supporto per l'approvazione del Jumpstart Act e dell'American Dream Act
L'avvocato Brancaccio ha chiesto supporto per l'approvazione del Jumpstart Act e dell'American Dream Act
Sabato 29 Aprile 2023, 20:51
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Lo scorso 27 aprile si è tenuto il "National Day of Action" promosso dall'Associazione Nazionale Avvocati Immigrazionisti (AILA), con sede a Washington DC. Tra i 200 avvocati coinvolti nella campagna pro immigrazione, è stata scelta l'avvocato Antonella Brancaccio, di origini napoletane. Divisi in squadre, i legali hanno incontrato Senatori e Deputati del Congresso americano in tutti gli Stati Uniti, partendo da Washington DC. L'avvocato Brancaccio è stata assegnata al distretto N° 21, dove ha incontrato i rappresentanti del deputato repubblicano Brian Mast. L'incontro è avvenuto con il braccio destro del deputato, la Dott.ssa Isabella Robertson, e l'addetto ai Servizi Riforme, il Dott. Edward Celays.

Durante il colloquio, l'avvocato Brancaccio ha messo in evidenza i problemi legati alle lunghe attese per i visti e alla lentezza dei procedimenti, oltre a sottolineare come molti immigrati detentori di visti temporanei, tra cui gli investitori, si trovino in una sorta di limbo, poiché il loro visto non permette loro di ottenere la residenza permanente. Ha anche ribadito che queste problematiche hanno un forte impatto sul principio dell'unità familiare e sulla crescita economica del Paese, valori ai quali la destra conservatrice tiene molto.

L'avvocato Brancaccio ha chiesto supporto per l'approvazione del Jumpstart Act e dell'American Dream Act. Il primo permetterebbe lo snellimento di una burocrazia lunga e inutile, mentre il secondo darebbe la possibilità a molti detentori di visti temporanei di ottenere la residenza permanente. Tra le tematiche discusse, vi è stata anche la norma che richiede ai figli che hanno compiuto 21 anni di lasciare gli Stati Uniti. Spesso arrivati negli Stati Uniti da bambini, gli immigrati costruiscono una vita normale come tutti gli adolescenti, ma il sistema non offre loro alcuna garanzia.

Nonostante contribuiscano alla crescita dell'economia americana, la legge non garantisce loro stabilità.

L'avvocato Brancaccio si è detta "soddisfatta" per il risultato ottenuto, in quanto gli interlocutori hanno espresso forte interesse per i temi affrontati e hanno promesso di tornare a occuparsi del tema a Washington DC. «Sono convinta che il lavoro di squadra porterà risultati positivi e presto vedremo dei cambiamenti che contribuiranno al miglioramento del sistema. Sono grata all'Associazione Nazionale degli Avvocati Immigrazionisti, che mi ha dato l'opportunità di essere la voce di milioni di immigrati», ha concluso l'avvocato Brancaccio.

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