Usa, Conor Kennedy rivela di aver combattuto per l’Ucraina in segreto

L'arruolamento del nipote di Robert a inizio marzo

Conor Kennedy
Conor Kennedy
di Mattia Ronsisvalle
Martedì 29 Novembre 2022, 18:59
3 Minuti di Lettura

Conor Kennedy, ex fiamma - per un breve periodo - della cantante Taylor Swift, ha rivelato in un post su Instagram di essersi unito alla Legione internazionale ucraina pur non avendo alcuna esperienza militare perché «disposto a morire pur di aiutare il Paese ucraino».

L'annuncio

Conor Kennedy, nipote di Robert F. Kennedy, ha rivelato su i suoi canali social di essersi «profondamente commosso» per la guerra in Ucraina tanto da voler combattere contro la Russia. Il suo arruolamento dovrebbe essere avvenuto a inizio marzo, seppur il periodo in cui ha militato nell’esercito non sia così chiaro.

Il ventinovenne Kennedy aveva dichiarato in un post su Instagram di essersi arruolato nell’esercito del Paese ucraino, nonostante non avesse alcuna esperienza militare.

Le sue parole nel post? «Sono anche disposto a morire lì».



Un militare in incognito 

Il musicista Kennedy si è unito alla Legione internazionale ucraina mantenendo un profilo basso mentre combatteva a est di Kharkiv (secondo fonti non ufficiali, ndr.).
«Le persone che ho incontrato sono le più coraggiose che abbia mai conosciuto. I miei compagni di legione, che provenivano da Paesi, contesti e ideologie diverse, sono veri combattenti per la libertà. Così come i cittadini che ho conosciuto, molti dei quali hanno perso tutto nella loro lunga lotta contro l'oligarchia e per un sistema democratico. Sanno che questa non è una guerra tra pari, ma una rivoluzione», ha scritto nel suo post pubblicato su Instagram.

Secondo quanto riportato dai media esteri, il ragazzo si è confidato solamente con una persona a lui cara e residente negli Stati Uniti mentre ha avuto altri contatti con un nuovo amico ucraino. Il motivo? «Non volevo che la mia famiglia si preoccupasse e non volevo essere trattato in modo diverso lì», spiega Kennedy alla stampa estera.

«Quando sono entrato nell'unità – racconta il musicista - non avevo alcuna esperienza militare precedente e non ero un grande tiratore, ma ero in grado di trasportare cose pesanti. Inoltre, imparo in fretta. Così hanno subito accettato la mia candidatura e mi hanno mandato sul fronte nord-orientale».


Il ventinovenne spiega sul suo post pubblicato su Instagram che il suo periodo in guerra non è stato lungo ma che ha «visto e imparato tanto». Il membro della famiglia Kennedy di aver indossato i panni di un soldato: «È stato bello ma anche spaventoso: il mio coraggio era spinto dalla volontà di voler aiutare. Ritornerei anche a combattere». I motivi del suo rientro sono conosciuti: solo i suoi amici più cari sanno le reali motivazioni del suo comeback. 

«Questa guerra – puntualizza l’artista - come tutte le altre, è orribile. Serve aiuto da parte di tutti». Kennedy ha esortato le persone ad aiutare in tutti i modi possibili: inviando medicine, soldi o magari unendosi alla Legione ucraina di combattimento.

Al momento della pubblicazione, né la Legione né i funzionari del governo ucraino hanno commentato o confermato pubblicamente il ruolo di Conor Kennedy nelle milizie ucraine.

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