Coronavirus Usa, Bill Gates: «Vaccino pronto entro la fine dell'anno»

Coronavirus Usa, Bill Gates: «Vaccino pronto entro la fine dell'anno»
di Luca Marfé
Venerdì 26 Giugno 2020, 11:05 - Ultimo agg. 14:46
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«Gli Stati Uniti non sono nemmeno vicini» alla soluzione del problema coronavirus.

In un’intervista a tutto tondo rilasciata alla Cnn, Bill Gates parla chiaro e lo fa a margine di una delle giornate peggiori sin dallo scoppio della pandemia negli Usa: 40mila nuovi casi soltanto nelle ultime 24 ore.

Il fondatore di Microsoft, generoso filantropo per alcuni e volto oscuro di teorie complottiste per altri, traccia uno scenario cupo, sia a livello americano che sul piano globale.

Ma al tempo stesso si veste di ottimismo e promette una svolta:

«Vaccino entro la fine dell’anno. Al massimo nei primi mesi del 2021».

Lui e sua moglie Melinda, attraverso la Fondazione Gates, hanno già donato 100 milioni di dollari per sperimentazioni e test. E scommettono su un rimedio, il cui annuncio potrebbe essere addirittura imminente, in grado da un lato di impedire i sintomi della malattia e dell’altro di prevenirne la diffusione.

Il tanto agognato antidoto, insomma.
Da distribuire su larghissima scala affinché possa beneficiarne almeno il 70/80% della popolazione, garantendo così di fatto la famosa “immunità di gregge”.

Una partita da vincere ad ogni costo, in cui anche la tecnologia vanta un ruolo chiave. Tra tracciamento dei contatti e dispositivi individuali che tuttavia, a detta dello stesso Gates, ancora dividono l’America in due schieramenti: coloro che si affidano con prudenza alla scienza e coloro i quali, invece, quasi pretendono di ignorare l’esistenza del dramma.

Che tradotto in parole politiche significa: il popolo di Biden contro il popolo di Trump.

Già, perché il presidente nel frattempo proprio non ne vuole sapere neanche di indossare una mascherina, figurarsi di rinchiudere di nuovo la gente in casa. In certi Stati, però, la situazione appare fuori controllo e rischia davvero di sfuggirgli di mano.

Non che faccia troppo di meglio il suo avversario.
Se The Donald non brilla, il vecchio Joe incappa infatti nell’ennesima incommentabile gaffe:
«A causa del Covid-19, negli Usa sono morte 120 milioni di persone»
.
Si sarebbe, cioè, spenta per un terzo la scena a stelle e strisce e per fortuna non è così.
Si tratta, naturalmente, “soltanto” di 120mila.

Lo scontro tra i due contendenti per la Casa Bianca regala, si fa per dire, una percezione politica del problema. Quando la realtà dei numeri e dei fatti viceversa dimostra quanto reale, appunto, sia la questione.

Una questione che Gates vorrebbe risolvere, al momento e tra virgolette da “normale cittadino”.

Una discesa in campo che tuttavia potrebbe fare da preludio ad un’altra discesa in campo: la sua, magari da qui a quattro anni, per la presidenza di questo Paese.

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