È finita, è libero.
È finita l’era del presidente Donald Trump, è libero lo scienziato e addirittura l’uomo Anthony Fauci.
Libero non chissà da quali catene o da quali prigioni, ma evidentemente libero di esprimersi, di muoversi, di fare il suo lavoro.
Perché è proprio così che appare nel suo primo punto stampa di una nuova era, quella post-Trump, appunto: quella di Biden.
«Vi dico una cosa: non mi ha mai fatto alcun piacere ritrovarmi nella posizione scomoda di dover contraddire il presidente», esordisce con fare posato ma schietto, quasi alleggerito, palesemente sollevato.
«L’idea di poter essere quassù», scandisce dall’alto del piccolo podio della Sala Stampa della Casa Bianca, «e di poter parlare delle cose che sapete, delle evidenze concrete, di poter lasciare che sia la scienza a parlare, di che cosa sia la scienza stessa, be’, è in qualche modo...un moto di liberazione».
Mai come adesso, mai come per Fauci, insomma, “il re è morto, viva il re!”.
In un momento che resta drammatico, nei numeri della pandemia e più in generale per la realtà del Paese, ma che sbatte definitivamente la porta in faccia ad altalene, dubbi e messaggi sbagliati.
Servono prudenze, mascherine e vaccini.
Fauci lo ripete da circa un anno.
Ora gli fa eco, finalmente, anche il suo nuovo presidente.