Usa, elezioni 2024: Biden contro Trump, l’orizzonte è vecchio

Biden contro Trump, l’America a un anno dal voto

Joe Biden contro Donald Trump, l orizzonte è vecchio
Joe Biden contro Donald Trump, l’orizzonte è vecchio
di Luca Marfé
Martedì 5 Settembre 2023, 13:43
3 Minuti di Lettura

Si ricomincia. E, almeno per il momento, non c’è nulla di nuovo.

Biden contro Trump, l’America a un anno dal voto. A oramai un anno dal 5 novembre 2024, ennesima data storica in cui la democrazia a stelle e strisce è chiamata ancora una volta a misurarsi con se stessa.

I colpi di scena, però, potrebbero cadere come pioggia battente, come un autentico temporale.
Già, perché nessuno convince nessuno.

Non convince di certo Biden, e per un motivo semplicissimo: è troppo vecchio. Lo è a detta di tutti. Di certo nelle grida (talvolta sguaiate) dell’opposizione repubblicana, ma anche nelle prese di posizione sempre più nette dei vertici e della base del suo stesso partito. I democratici, infatti, sembrano ogni giorno un po’ più consapevoli del fatto che con l’80enne originario della Pennsylvania, il presidente più anziano di tutta la storia degli Stati Uniti a presentarsi per un secondo mandato, si rischi davvero di perdere. Democratici che tuttavia, contestualmente, devono fare i conti con l’imbarazzo eventuale di non ricandidare il Commander in Chief in carica. Insomma, un discreto grattacapo tra il tirare dritto, e magari schiantarsi, o cambiare di colpo, ma cambiare per chi?

Una bella domanda.
Interessante per chi si occupa di politica. Ma quasi spiazzante per il popolo della sinistra americana, attualmente un po’ smarrito, che pare guardare con simpatia solo alla nostalgia del cognome Obama, che più di qualcuno sogna di ritrovare nella sua metà Michelle, proprio nelle vesti di candidata. Un’ipotesi affascinante, più e più volte rilanciata in vari ambienti, ma ad oggi priva di qualsiasi fondamento. Più una sorta di suggestione, almeno per il momento.

Un possibile colpo di scena, appunto.

Dall’altra parte, però, non convince nemmeno Trump. Che sì vola nei sondaggi, a dispetto e quasi grazie all’inferno giudiziario che gli si è scatenato attorno. Ma che già nel 2020 si era dimostrato assai bravo ad agitare e assai meno bravo a vincere. Marchiato comunque a fuoco dall’assalto a Capitol Hill, percepito come una sorta di minaccia alla democrazia anche dai “suoi” repubblicani con cui si scontra ogni santo giorno, a sua volta mica giovanissimo: 77 primavere che saranno 78 nel 2024 del voto.
Limiti e difetti non si contano, dunque. Eppure c’è da prendere atto del fatto che potrebbe farcela.

Il punto vero, infatti, è tutto quanto il resto. Mancano le alternative, mancano i giovani. Manca un vento nuovo di cui l’America, alle prese con l’inflazione e con la guerra, avrebbe un dannato e disperato bisogno.

Mancano i colpi di scena, che qualcuno immagina e che tutti aspettano.
Manca un anno alle elezioni del nuovo (del vecchio?) presidente degli Stati Uniti.

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