Usa, se la pandemia non ferma la democrazia

Usa, se la pandemia non ferma la democrazia
di Luca Marfé
Domenica 28 Novembre 2021, 20:05 - Ultimo agg. 21:18
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WASHINGTON - Il tempio della democrazia americana.

Messa a dura prova dalla pandemia, addirittura aggredita in occasione dell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, da sempre e storicamente strattonata dall’una e dall’altra parte, da presidenti di destra e di sinistra.

Eppure, a differenza di tante forzature, di tante storture troppo di moda di questi tempi, Democrazia, con la “D” maiuscola.

Combattiva, operativa, viva.

Che proprio tra queste mura fa quasi sfoggio di un braccio di ferro feroce, tra una Camera in bilico e un Senato in equilibrio perfetto.

E da qui fino a singoli Stati, con Florida e Texas, ad esempio, che proprio sul fronte della pandemia hanno dato e continuano a dare battaglia.

A dispetto dell’ascesa di Cina e Russia, e degli imperi di Xi Jinping e di Vladimir Putin, la Casa Bianca resta ancora il civico più ambito di tutto il mondo.

Joe Biden negli indici di gradimento è a terra.

Riuscirà a risollevarsi per le elezioni di midterm del 2022?
Sarà di nuovo lui il candidato nel 2024?
E davvero contro Trump?

Due “ragazzi” che arriverebbero all’appuntamento rispettivamente con 83 e 78 primavere addosso.

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Rivincita o non rivincita, pandemia o non pandemia, l’America non ha mai smesso di battersi democraticamente. Questo grazie ad un sistema che la costringe a misurarsi con se stessa ogni due anni, senza possibilità di interruzioni, senza nessuna scusa.

Qui c’è aria di democrazia e, al di là di come ciascuno la possa pensare, profuma comunque di speranza. 

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