Altro sondaggio, altro colpo durissimo: la popolarità di Joe Biden precipita anche tra gli elettori di colore.
Dopo l’affondo di Abc News e Washington Post, che hanno registrato il gradimento più basso della storia attorno a un allarmante 36%, ci pensano Associated Press e Centro NORC a infiammare ulteriormente la campagna elettorale 2024.
L’istituto indipendente basato presso l’Università di Chicago, in collaborazione con la nota agenzia di stampa internazionale, rivela che soltanto il 58% degli elettori di colore approva il lavoro finora svolto da Biden.
Una percentuale che a primo acchito può apparire tutto sommato discreta, ma che viceversa è disastrosa se paragonata al dato risalente alla vittoria del presidente.
Nel 2020 infatti, come riportato fedelmente da AP e NORC, il Commander in Chief piaceva a 9 elettori di colore su 10, storicamente da sempre schierati al fianco dei democratici.
Le ragioni di un consenso quasi dimezzato sono da ricercarsi nelle difficili condizioni economiche, specie delle fasce più deboli di popolazione, e in particolare in un’inflazione che continua a oscillare attorno alla doppia cifra e a fare letteralmente spavento, con la famosa “fine del mese” che diventa un miraggio.
Non da meno, infine, il dossier immigrazione che continua a bruciare.
Fronte sul quale proprio tanti americani di radici diverse si aspettavano grandi cose, addirittura un’autentica rivoluzione.
Fronte del quale approfitta Trump che, dato in forte risalita sul compagno di scuderia repubblicana Ron DeSantis, non esita ad agitare, strillando a scena aperta, gridando all’«invasione».
Sembra la replica della sfida 2020, con la Casa Bianca in difficoltà al punto da mettere in discussione pure l’eventuale riconferma di Kamala Harris che, da paladina dell’immigrazione, proprio l’immigrazione ha in qualche modo tradito.
È lei, prima ancora dello stesso Biden, la prima a essere in bilico.