Vagit Alekperov, il numero uno del colosso petrolifero russo Lukoil, si è dimesso. Lo fa sapere un comunicato. L'oligarca si è dimesso dal Consiglio di amministrazione del gruppo. Era stato raggiunto dalle sanzioni imposte dalla Gran Bretagna per la sua vicinanza con il Cremlino. Guidava Lukoil dal 1993.
Le dimissioni sono state annunciate da Lukoil in una nota, senza spiegare le motivazioni della decisione di Alekperov.
Vagit Alekperov, the main shareholder of Lukoil, resigned from the board of directors and the post of the company's head. He had held this post since 1993. pic.twitter.com/UTglBxiZm5
— NEXTA (@nexta_tv) April 21, 2022
Lukoil è un’azienda privata che produce oltre il 2% del petrolio mondiale, Alekperov però - da quanto era trapelato - sarebbe lontano dalle posizioni di Vladimir Putin. Poco tempo fa l'oligarca aveva chiesto di porre fine rapidamente al conflitto tra Russia e Ucraina, diventando così la prima grande compagnia nazionale ad opporsi alla guerra.
IL COMUNICATO - Lukoil annuncia che il «presidente e membro del consiglio di amministrazione Vagit Alekperov ha informato la società sulla sua decisione di dimettersi» dalle sue funzioni, si legge nel comunicato pubblicato sul sito della società, che è tra le colpite dalle sanzioni occidentali.
Airpods rubate tradiscono l'esercito russo: il proprietario traccia gli spostamenti dei soldati
Alekperov, imprenditore russo nato in Azerbaigian, aveva fondato nel 1991 la prima società energetica statale verticalmente integrata, Langepas-Uray-Kogalymneft, che nell'aprile 1993 divenne LUKoil Oil Company, con Alekperov come presidente.