Vagit Alekperov, il numero uno del colosso petrolifero russo Lukoil, si è dimesso: era contrario alla guerra

Vagit Alekperov, il numero uno del colosso petrolifero russo Lukoil, si è dimesso: era contrario alla guerra
Vagit Alekperov, il numero uno del colosso petrolifero russo Lukoil, si è dimesso: era contrario alla guerra
Giovedì 21 Aprile 2022, 12:15 - Ultimo agg. 22 Febbraio, 22:02
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Vagit Alekperov, il numero uno del colosso petrolifero russo Lukoil, si è dimesso. Lo fa sapere un comunicato. L'oligarca si è dimesso dal Consiglio di amministrazione del gruppo. Era stato raggiunto dalle sanzioni imposte dalla Gran Bretagna per la sua vicinanza con il Cremlino. Guidava Lukoil dal 1993.

 

Le dimissioni sono state annunciate da Lukoil in una nota, senza spiegare le motivazioni della decisione di Alekperov.

Lukoil è un’azienda privata che produce oltre il 2% del petrolio mondiale, Alekperov però - da quanto era trapelato - sarebbe lontano dalle posizioni di Vladimir PutinPoco tempo fa l'oligarca aveva chiesto di porre fine rapidamente al conflitto tra Russia e Ucraina, diventando così la prima grande compagnia nazionale ad opporsi alla guerra.

IL COMUNICATO - Lukoil annuncia che il «presidente e membro del consiglio di amministrazione Vagit Alekperov ha informato la società sulla sua decisione di dimettersi» dalle sue funzioni, si legge nel comunicato pubblicato sul sito della società, che è tra le colpite dalle sanzioni occidentali. 

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Alekperov, imprenditore russo nato in Azerbaigian, aveva fondato nel 1991 la prima società energetica statale verticalmente integrata, Langepas-Uray-Kogalymneft, che nell'aprile 1993 divenne LUKoil Oil Company, con Alekperov come presidente.

Alekperov non è azionista di controllo di Lukoil, si precisa nella nota: al 31 marzo possiede con diritto di voto il 3,11% delle azioni di Lukoil ed è anche beneficiario (anche attraverso trust famigliari o fondi comuni) del 5,3% delle azioni di Lukoil senza diritto di voto. Le dimissioni arrivano ad una settimana dall'inserimento di Alekperov nella nuova lista di personalità russe sanzionate dal Regno Unito.

 

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