Berlino ammette: «Il Vaso di fiori
è degli Uffizi». Ma niente restituzione

Berlino ammette: «Il Vaso di fiori è degli Uffizi». Ma niente restituzione
Sabato 26 Gennaio 2019, 19:51 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 13:52
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Per il Governo della Germania «è molto chiaro»: l'opera Vaso di fiori del pittore Jan van Huysum «appartiene agli Uffizi» di Firenze e nell'ambito delle sue competenze «il governo federale sostiene il raggiungimento di questo obiettivo».

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Questa la risposta del ministro per gli Affari esteri Michael Roth a un'interrogazione del membro del Bundestag Fabio De Masi (Linke) sulla restituzione agli Uffizi dell'opera trafugata da truppe tedesche in ritirata nel 1944 e poi finita nel possesso di un ex caporale. «Il ministero degli Esteri - è stato anche risposto - ha più volte consigliato di restituire volontariamente l'opera agli Uffizi» ma «la verifica dell'ammissibilità di un sequestro su richiesta di un ente di giustizia di un altro stato membro in un procedimento penale condotto sul posto è di competenza degli enti giudiziari dei Lander. Il governo federale non può dare alcun parere né può influenzare la decisione». Il sequestro era stato chiesto dall'autorità giudiziaria italiana.


 




Nella sua interrogazione il membro del Bundestag Fabio De Masi aveva chiesto quali misure il Governo federale tedesco sta intraprendendo nei confronti delle autorità italiane per permettere la restituzione della natura morta di Jan van Huysum e se lo stesso Governo federale ritiene ammissibile un sequestro del dipinto, su richiesta delle autorità italiane, alle persone nel cui possesso si trova attualmente il quadro.

De Masi, che è italo-tedesco, ha scritto al direttore degli Uffizi Eike Schmidt informandolo della sua iniziativa. L'opera trafugata è stata bottino di guerra nella Seconda Guerra Mondiale. In anni più recenti gli eredi del soldato tedesco che la portò via dall'Italia hanno tentato di restituirla ai musei fiorentini dietro pagamento di denaro, una specie di riscatto.
Da qui partì un'inchiesta per estorsione della procura di Firenze condotta dai carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio artistico.

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