Come il mondo resiste al Coronavirus: le opere d'arte di una bambina vietnamita

Come il mondo resiste al Coronavirus: le opere d'arte di una bambina vietnamita
di Erminia Voccia
Lunedì 15 Giugno 2020, 16:27
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La resilienza, la tragedia e il caos generati nel mondo dal nuovo coronavirus. Tutto questo prende forma nei disegni di Nguyen Doi Chung Anh, una bambina vietnamita di dieci anni autrice di coloratissime opere d'arte. Costretta a trascorrere il tempo a casa lontano dai compagni di scuola per via delle misure necessarie anche in Vietnam a contenere l'epidemia, Chung Anh ha preso pastelli e fogli di carta e si è messa all'opera. Nei disegni il virus attacca la Statua della Libertà, la Torre pendente di Pisa, il Big Ben e la Torre Eiffel, non risparmiando nessun luogo simbolo, dall'Europa agli Stati Uniti. La bambina non ha dimenticato i passeggeri della nave Diamond Princess, a bordo della quale sono stati registrati centinaia di contagi, e il medico cinese Li Wenliang, morto a soli 34 anni dopo essere stato allontanato dal lavoro, e poi riabilitato, per aver lanciato l'allarme a dicembre.

In uno dei disegni la bambina ha ritratto anche se stessa, al sicuro, per celebrare il sacrificio degli operatori sanitari. In almeno 11 delle opere compaiono gli uomini e le donne schierati in prima linea a difesa della salute di tutta la società. Chung Anh li ha disegnati muniti di scudi e intenti a sparare contro il nuovo coronavirus il disinfettante che serve ad annientarlo. «Ho disegnato secondo la mia immaginazione - ha detto a Reuters - con la speranza che questi disegni possano aiutare a tenere alto il morale e prevenire un'altra epidemia». Doi Xuan Hieu, la madre, è rimasta colpita dal modo in cui la figlia ha voluto rendere merito al lavoro di tutto il personale medico impegnato a contrastare il virus.


 


Nelle opere di Chung Anh anche uno sguardo, sincero come può esserlo quello di una bambina, al successo riscontrato dal governo del Vietnam nel contenere l'epidemia. Il Paese ha registrato solo 332 casi di Covid-19 e nessun morto. Un paio di mesi fa il caso del Vietnam sembrava già un altro esempio virtuoso in Asia nella lotta al nuovo coronavirus, ma restavano i dubbi sui numeri troppo bassi dichiarati dalle autorità vietnamite. E invece il caso vietnamita potrebbe davvero fare scuola per i drastici e tempestivi interventi adottati, che hanno permesso di salvare molte vite. Negli ultimi giorni, il Paese si è trovato a dover fronteggiare una seconda ondata di contagi, in arrivo dall'estero, dovuta a un aereo a bordo del quale c'erano alcuni infetti, dopo quasi tre settimane senza nuovi casi di Covid-19. Chung Anh ha reso così vicenda del volo VN54: un aereo stretto tra le braccia di due soldati mentre viene attaccato dal disinfettante sparato dagli operatori sanitari a bordo dei loro jet.
 
 
 
 
 
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