Vulcano Canarie, l'eruzione del Cumbre Vieja non si ferma: la nuova colata di lava è più distruttiva e minaccia altre abitazioni

Ancora paura a La Palma: rientrato l'allarme dopo l'incendio di una fabbrica di cemento. Nelle ultime ore avvertiti 64 terremoti

Vulcano Canarie, tre nuove colate di lava: investita area industriale, evacuate 3.500 persone
Vulcano Canarie, tre nuove colate di lava: investita area industriale, evacuate 3.500 persone
Martedì 12 Ottobre 2021, 10:51 - Ultimo agg. 16:13
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Ancora paura a La Palma, dove non si ferma l'eruzione del Cumbre Vieja, il vulcano delle Canarie che da un mese ha messo in ginocchio l'isola. Nelle ultime ore l'attività ha dato vita ad altre nuove colate di lava (e a 18 scosse di terremoto solo martedì mattina) che stanno scendendo lungo le pendici del vulcano, costringendo al confinamento (poi revocato) altri 3.500 residenti. Secondo gli esperti che in queste settimane stanno presidiando la zona, sono tre le colate di lava attive, tutte al momento nella zona evacuata a inizio eruzione. Oltre alla colata originaria, ce ne sono un'altra più a sud nella zona di San Juan e una terza più a nord, con due diverse ramificazioni. 

«Non c'è segno di fine»

E proprio una di queste colate è la responsabile del confinamento di 3.500 persone del parco industriale di Callejon de la Gata, attivato dopo che la colata ha incendiato un cementificio provocando emissioni di gas particolarmente pericolose.

La nuova colata lavica generata dal crollo del cono avanza più fluidamente da nord, verso la spiaggia del Perdido, dove potrebbe formarsi una nuova fascia. Questo torrente nord ha un maggior apporto di lava, che ha aumentato i danni alle coltivazioni e agli edifici. E come spiega in un'intervista al Mundo Carmen López Moreno, direttrice dell'Osservatorio geofisico centrale dell'IGN, «non c'è un solo segno che indichi che la fine dell'eruzione è vicina».

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Canarie, altro punto di contatto lava-mare

Una lingua di lava del vulcano si sta avvicinando al mare in un punto differente rispetto alla colata principale che da giorni sta contribuendo alla formazione di un «delta» vulcanico: lo hanno spiegato in conferenza stampa i responsabili del piano d'emergenza creato per questa calamità naturale. Il fronte di questa colata in avvicinamento al mare si trova a circa 300 metri dalla linea di costa, per cui «potrebbe portare alla formazione di un altro delta di lava» sulla spiaggia di El Perdido, leggermente più a nord rispetto all'altra piattaforma vulcanica, ha spiegato Mara José Blanco, portavoce del comitato scientifico che segue l'eruzione in corso.

 

«Sta avanzando lentamente», ha aggiunto il direttore tecnico del piano d'emergenza Miguel Ungel Morcuende, «pensiamo che possa raggiungere il mare tra non molto, ma non possiamo prevedere esattamente quando». Intanto, avvertono le autorità locali, le condizioni meteorologiche previste nei prossimi tre giorni rendono possibili complicazioni per i voli verso o da La Palma, il cui aeroporto è attualmente operativo. In una parte del sud dell'isola è stato registrato anche ieri «un alto numero» di scosse sismiche, che continuano ad avvenire «a una profondità media o alta», ha aggiunto Morcuende. Il governo regionale delle Canarie ha reso noto che il ritorno in classe di circa 4.600 alunni e 583 insegnanti di tre località non avverrà mercoledì come previsto inizialmente, perché ci sono ancora aspetti legati alla «sicurezza» in fase di studio.

Gli abitanti confinati ora possono uscire

In tarda mattina le autorità delle Canarie hanno revocato l'obbligo di rimanere chiusi in casa emanato ieri per circa 3.500 persone. La misura d'emergenza era stata presa dopo che la lava del vulcano ha raggiunto una zona industriale ed è scoppiato un incendio in una fabbrica di cemento che ha provocato l'esalazione di gas potenzialmente nocivi per la salute. Ora l'allarme è considerato rientrato. L'ordine di chiudersi in casa ha interessato abitanti delle aree circostanti, che si trovano nei comuni di Los Llanos de Aridane ed El Paso. I responsabili del piano d'emergenza per l'eruzione hanno spiegato a più riprese che situazioni di questo tipo potrebbero ripresentarsi, data l'imprevedibilità del comportamento del vulcano. La loro raccomandazione a chi è in zona è di prestare sempre attenzione alle loro indicazioni. Secondo il Dipartimento di Sicurezza Nazionale Spagnolo, l'impatto dell'eruzione — iniziata il 19 settembre — si è intensificato a partire da sabato scorso, quando una parte del cratere del vulcano è crollata e ha iniziato a fuoriuscire lava in maggiore quantità e più fluida. Gli ettari di terreno sepolti dalle colate, aggiunge la stessa fonte, sono già circa 595. L'aeroporto dell'isola è attualmente aperto, ma le emissioni di cenere e gas del vulcano possono complicare le operazioni e portare a cancellazioni o ritardi.

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