Yuri Dud, il nuovo nemico del Cremlino: lo YouTuber più famoso della Russia (da milioni di views) è nella lista degli «agenti stranieri»

Yuri Dud, il nuovo nemico del Cremlino: lo YouTuber più famoso della Russia (da milioni di views) è nella lista degli «agenti stranieri»
Yuri Dud, il nuovo nemico del Cremlino: lo YouTuber più famoso della Russia (da milioni di views) è nella lista degli «agenti stranieri»
Marco Prestisimonedi Marco Prestisimone
Sabato 16 Aprile 2022, 08:21 - Ultimo agg. 17 Aprile, 00:16
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Forse non basterà per fermare la sua voce. Anzi, il fatto che Yuri Dud (probabilmente lo YouTuber più famoso di Russia, un ragazzo da milioni di visualizzazioni) sia stato inserito nella lista degli «agenti stranieri» dal Cremlino, non potrà fare altro che accrescere la sua popolarità. Dieci milioni di abbonati al suo canale, altrettanti che ogni giorno si fermano a guardare i suoi video. Tra questi, nelle ultime settimane, molte interviste a chi in Russia si è schierato contro la guerra. Perché anche lui è un no-war convinto e non ha paura di mostrarlo. Ieri il blogger e giornalista indipendente russo è diventato (di nuovo) un nemico di Mosca: la lista degli agenti segreti è una sorta di marchio per i media in Russia che secondo il governo ricevono fondi stranieri. Un bollino che di recente è stato attribuito anche a fumettisti, attivisti per i diritti Lgbt e ancora giornalisti. 

La nomina del nuovo gruppo di agenti stranieri è arrivata ieri, nello stesso giorno dei rapporti secondo cui la Russia avrebbe limitato l'accesso a diversi siti di notizie, comprese le pagine in lingua russa del quotidiano indipendente The Moscow Times e Radio France Internationale. Oltre a Dud, i media statali hanno riferito che diversi giornalisti, analisti politici e almeno due persone coinvolte nelle organizzazioni Lgbt russe sono stati aggiunti all'elenco degli agenti stranieri.

Per Yuri però non è una novità: la scorsa estate è stato accusato in una denuncia di «propaganda online della droga».

La guerra ai social

Continua quindi la guerra ai social del Cremlino: Google e Facebook hanno chiuso i loro uffici, Mosca dal canto suo ha approvato una legge che prevede pene più severe per chi pubblica «informazioni false sull'operazione militare speciale» in Ucraina, oltre ad aver limitato l'accesso a decine di testate giornalistiche e siti web indipendenti che raccontano la guerra. Sempre il mese scorso, YouTube, che è di proprietà di Google, ha annunciato che avrebbe interrotto il posizionamento di annunci sui video di creator russi. Di conseguenza, le persone che producono video non saranno in grado di guadagnare con le visualizzazioni generate dall'interno della Russia.

Chi sono gli agenti stranieri

Ieri l'ultimo colpo: oltre a Yuri Dud, nella lista di agenti stranieri anche la politologa Yekaterina Schulmann, il caricaturista Sergei Yelkin e giornalisti di spicco come Roman Dobrokhotov e Karen Shainyan. Il primo è il fondatore del sito di notizie investigative The Insider, mentre Shainyan è un editore, produttore e attivista per i diritti dei gay. Per legge, le persone o le entità identificate come «agenti stranieri» devono rivelare le fonti di finanziamento, sottoporsi a controlli e accompagnare tutti i loro testi, video e post sui social media con una didascalia che menziona il contenuto di un «agente straniero».

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