Yuri Voronov, un uomo d'affari russo, sarebbe stato ucciso a colpi di arma da fuoco ieri nella sua villa a San Pietroburgo. A scriverlo sono il 'Daily Mail' e l'agenzia di stampa ucraina Unian. Voronov, 61 anni, era il capo di una società di logistica che aveva contratti redditizi con Gazprom nell'Artico. Il comitato investigativo russo, rileva il Daily Mail, sta indagando sulla morte di Voronov, che attualmente stanno attribuendo a una «disputa con partner commerciali». È l'ennesima morte sospetta di un uomo d'affari russo e in particolare di alcuni di loro legati direttamente o indirettamente al colosso energetico russo.
Il mistero dei dirigenti morti in Russia
A fine gennaio il sessantenne Leonid Shulman, alto dirigente di Gazprom, è stato trovato morto nel bagno della sua villa moscovita nel quartiere bene degli uomini d'affari.
A inizio marzo, Vasily Melnikov è morto anche il miliardario russo con la sua famiglia nella sua casa a Nizhny Novgorod. Anche Sergey Protosenya, ex presidente dell'azienda russa del gas Novotek con un patrimonio stimato in circa 400 milioni di euro, è stato trovato impiccato nel giardino della sua villa in Spagna. Anche il miliardario Alexander Subbotin, 43 anni, ex alto dirigente del gigante dell'energia Lukoil, è stato trovato morto a maggio. Andrei Krukowski, un manager di un resort alpino di Gazprom, a maggio, sarebbe morto cadendo dalla scogliera a Sochi.