18App, il bonus cultura per i diciottenni, funzionerà anche il prossimo anno con le attuali regole, a beneficio dei nati nel 2004. Il nuovo modello voluto dal governo Meloni, basato su due nuove carte giovani legate rispettivamente a situazione economica della famiglia e voto della maturità, partirà di fatto nel 2024, con una dote ridotta da 230 a 190 milioni. È questa la principale novità emersa dal ritorno in commissione della legge di Bilancio, dopo il via libera per l’aula. Il calendario resta quello fissato: ieri sul testo della commissione è stata posta la questione di fiducia (che sarà votata stasera) mentre il sì finale ci sarebbe nella mattinata di sabato, vigilia di Natale.
Manovra, il testo torna in Aula alla Camera. Proteste dell'opposizione
IL PASSAGGIO
Il nuovo passaggio in commissione era stato motivato soprattutto dalla necessità di correggere l’apparente errore relativo ai 450 milioni destinati ai Comuni e privi di copertura finanziaria.
Intanto, mentre ancora la legge deve essere approvata (dopo il sì di Montecitorio ci sarà il passaggio al Senato prima di Capodanno) si inizia già a discutere di possibili aggiustamenti. Su alcune questioni rilevanti è intervenuto il sottosegretario al Lavoro Durigon. Il primo tema è Opzione donna, ovvero la possibilità per le lavoratrici di maturare il diritto alla pensione con 58 anni di età in cambio di un assegno calcolato con il meno favorevole sistema contributivo. Nel testo della manovra questa facoltà è stata limitata a disabili, persone impegnate nell’assistenza a parenti malati o dipendenti di aziende in crisi ed inoltre collegata al numero di figli delle interessate. Secondo Durigon è ancora possibile, in un futuro provvedimento a partire dal decreto Milleproroghe, trovare i soldi necessari a ripristinare la versione originaria. Quanto al reddito di cittadinanza, dopo l’abolizione del criterio di “congruità” dall’offerta di lavoro che se rifiutata fa decadere il beneficio, tutta questa procedura andrà comunque disciplinata in un decreto governativo. Durigon ha detto che sarà mantenuto un qualche criterio di distanza geografica: per cui - in base al suo stesso esempio - un laureato per non perdere il sussidio dovrà eventualmente accettare anche un posto da cameriere, ma non gli si potrà chiedere di spostarsi da Napoli a Trieste.
I FINANZIAMENTI
Sul fronte sanitario invece i sindacati dei medici lamentano il mancato anticipo dell’indennità di pronto soccorso e l’assenza del finanziamento per il piano oncologico nazionale. Nel caso specifico non sono le norme non sono state cassate dalla Ragioneria ma risultano non presentate, nonostante gli impegni presi dall’esecutivo.