LA LIBERAZIONE

25 aprile, la diretta. Mattarella: «Costituzione figlia della lotta antifascista. Ora e sempre Resistenza». La Russa: oggi ricordiamo la sconfitta del fascismo

La diretta nel giorno dell'anniversario della Liberazione d'Italia, festa nazionale della Repubblica Italiana

25 aprile, la diretta. Mattarella e Meloni oggi all'Altare della Patria, manifestazioni oggi a Roma e Milano
25 aprile, la diretta. Mattarella e Meloni oggi all'Altare della Patria, ​manifestazioni oggi a Roma e Milano
Martedì 25 Aprile 2023, 08:29 - Ultimo agg. 5 Maggio, 09:59

Schlein: «Oggi siamo onoriamo la Resistenza»

«Ho già dichiarato che oggi siamo qui a onorare la Resistenza». Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein rispondendo ai giornalisti che le hanno chiesto un commento alla lettera di Giorgia Meloni al Corriere della Sera. La segretaria del Pd a margine della manifestazione nazionale del 25 aprile a Milano non ha voluto rispondere e ha aggiunto: «ho già detto cosa penso». «Noi del Pd che partecipiamo non solo a Milano ma in tutte le manifestazioni, lo facciamo con lo spirito di ricordare cosa è stata la dittatura nazifascista - ha concluso - e cosa è stato il sacrificio di chi ha voluto liberarci e come riportare oggi quei valori all'attualità».

Mattarella al Memoriale della deportazione cuneese

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato al Memoriale della Deportazione di Borgo San Dalmazzo (Cuneo), accanto alla stazione ferroviaria da cui furono deportati 357 ebrei tra il settembre 1943 e il febbraio 1944. Un luogo che - ha sottolineato Mattarella nel discorso pronunciato in mattinata al teatro Toselli di Cuneo «é richiamo quotidiano alla tragedia della Shoah» Nella stazione ci sono tre vagoni usati all'epoca per la deportazione e sono incisi di nomi dei tanti che non tornarono e dei pochissimi sopravvissuti. Ad accogliere Mattarella decine di alunni delle scuole medie dell'istituto onnicomprensivo 'Grandis' di Boves che sventolano bandierine tricolori. Al Memoriale della Deportazione è stata deposta una corona d'alloro, Il Capo dello Stato poi visiterà il memorial della Resistenza 'memo 4345, sempre a Borgo San Dalmazzo, e infine raggiungerà Boves per l'ultima tappa della sua giornata in provincia di Cuneo

Di Segni: «Liberazione riguarda tutti, non solo una parte»

«Per me è molto importate essere qui a Milano alla manifestazione nazionale. Noi siamo parte di questa storia milanese ma anche di tutta l'Italia liberata con gli sforzi della Resistenza, dei partigiani, anche di quelli ebrei della Brigata ebraica». Lo dice la presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni per la prima volta a Milano per il 25 aprile. «E' un dovere essere a Milano e ribadire da che cosa siamo stati liberati, cioè dal nazi fascismo, non può essere una festa che riguarda solo una parte degli italiani - ha aggiunto -, ma deve essere un riconoscimento che vale per tutti questa liberazione».

La Russa: «Visita a monumento Palach è rispetto storia Praga»

«Oggi stesso, approfittando della mia presenza qui a Praga, ho voluto aggiungere due appuntamenti importanti alla mia agenda e che si legano al tema di questa Conferenza: renderò quindi omaggio alle tante vittime della ferocia nazista recandomi a Terezin e sono già stato al monumento dedicato a Jan Palach, come ho sempre fatto ogni volta che sono venuto a Praga. E l'ho fatto anche stavolta perché non potevo certo mancare di rispetto verso la vostra storia». Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, alla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'Ue, in corso a Praga.

Mattarella: il fascismo portò l'Italia alla catastrofe

«Dura fu la lotta per garantire la sopravvivenza dell'Italia nella catastrofe cui l'aveva condotta il fascismo. Ci aiutarono soldati di altri Paesi, divenuti amici e solidi alleati: tanti di essi sono sepolti in Italia». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando da Cuneo in occasione del 25 aprile.

 

 

Mattarella: la Costituzione nacque dove caddero i partigiani

«Se volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione». È Piero Calamandrei che rivolge queste parole a un gruppo di giovani studenti alla Società Umanitaria, a Milano, nel 1955«. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando da Cuneo in occasione del 25 aprile.

 

Mattarella: «La Resistenza fu anzitutto rivolta morale»

«La Resistenza fu anzitutto rivolta morale di patrioti contro il fascismo per il riscatto nazionale. Un moto di popolo che coinvolse la vecchia generazione degli antifascisti». Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell'anniversario della Liberazione.

La Russa: ricordiamo sconfitta fascismo e valore Resistenza

«Oggi 25 aprile, per l'Italia è un giorno molto importante: è il giorno nel quale viene ricordata la Liberazione dall'occupazione nazista nella Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta del fascismo». Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, alla Conferenza dei Parlamenti dell'Ue, a Praga. «Insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle Alte Cariche dello Stato questa mattina ho solennemente testimoniato all'Altare della Patria l'impegno e il sacrificio per la libertà e l'indipendenza così come il valore assoluto della Resistenza nel superare la dittatura e nel ridare all'Italia la democrazia».

Manifestazione a Roma, sono 1300 persone

Sono circa 1300 i manifestanti al corteo antifascista che sta sfilando per le strade della Capitale in occasione del 78esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. È quanto si apprende da fonti della polizia. Partito da Largo Bompiani il corteo ha raggiunto adesso via Ostiense.

Mattarella al parco della Resistenza di Cuneo

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato al parco della Resistenza di Cuneo per le celebrazioni del 25 aprile accompagnato dal ministro della Difesa Crosetto e dal capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone. Il presidente ha deposto una corona d'alloro al monumento dello scultore Umberto Mastroianni in memoria della Resistenza, trattenendosi per un momento di raccoglimento.

Tajani: festa nostra liberta, non luogo dove fare polemiche

«Siamo qua perché questa è la giornata della liberazione dal nazifascismo, questo è il luogo dove hanno riscattato l'onore dell'Italia tutti questi caduti, non è il luogo dove fare polemiche ma dove fare difendere i valori e rispettare il dolore delle famiglie. Oggi è la festa di tutti gli italiani, è la festa della nostra libertà, siamo qui, appartenenti a forze politiche diverse, a difendere la nostra libertà». Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo aver reso omaggio al mausoleo delle Fosse Ardeatine. Insieme a lui il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, il presidente della Regione Laizo, Francesco Rocca, e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Tajani e Rauti depongono corona a Fosse Ardeatine

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani e la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti hanno deposto una corona d'alloro sotto la grande targa commemorativa del Mausoleo dei Martiri alle Fosse Ardeatine a Roma. Presenti anche il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, il vice presidente della Camera Fabio Rampelli, il questore della Camera Paolo Trancassini, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, rappresentanti dello Stato maggiore dell'esercito, e l'assessora regionale Luisa Regimenti.

Crosetto: oggi festa della libertà riacquisita e della pace ritrovata

«Donne e uomini della Difesa, militari e civili, il 25 Aprile è la festa della libertà riacquisita e della pace ritrovata. O meglio: per la Repubblica è la festa della libertà raggiunta per la prima volta, nella sua forma più compiuta, e dell'avvio del più lungo periodo di pace che abbia conosciuto l'Italia, in un cammino di secoli. È la celebrazione di una libertà conquistata, e mai più abbandonata, dopo i travagli del conflitto più sanguinoso della storia e dopo le lacerazioni prodotte dai totalitarismi».

Lo scrive in un messaggio il ministro della Difesa Guido Crosetto. «Una libertà che rappresenta uno dei diritti umani fondamentali; uno dei più invocati dai popoli di ogni tempo e di ogni regione del mondo: perché non vi è felicità senza la libertà; e ogni diritto trova nella libertà il suo preludio, così come nella pace. Libertà e pace sono entrambi, del resto, valori che fanno parte del DNA politico della Nazione. Per questo siamo impegnati a difenderli, ovunque sia necessario, con gli strumenti della politica, della diplomazia, e con l'impegno costante delle nostre Forze Armate: il Vostro impegno. Pace e libertà, infatti, sono ideali scolpiti nel cuore degli uomini, sono desideri insopprimibili; ma non sono condizioni di per se stesse eterne, una volta ottenute: alla loro tutela occorre lavorare ogni giorno, con il medesimo impegno». «Perché l'idea di libertà -prosegue- da sola non basta, non si alimenta in virtù di semplici principi etici; ha bisogno di azione, di persone, di cittadini che ne condividano il valore profondo, che la facciano vivere e la difendano quando è minacciata. Sono parole che ho avuto modo di pronunciare di fronte ai Rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche, Partigiane e d'Arma, nella giornata di ieri, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ho voluto condividerle con Voi, in occasione di questa importante ricorrenza, perché Voi, per primi, siete i custodi di quella libertà e i protagonisti, silenziosi ma immancabilmente presenti, della sua difesa. Grazie, a nome di tutti gli italiani. E buon 25 Aprile!», conclude Crosetto.

Dureghello: antifascismo è di tutti, sforzo per unità

«C'è uno sforzo ogni giorno da parte di tutti per unire perché il 25 aprile è il giorno di tutti, non ci sono state differenze politiche, differenze di religione, veramente alcun distinguo in chi ha scelto in quei giorni di sacrificare la propria vita per donarci la libertà. Troviamo questo valore di unità, facciamo in modo che non ci sia nessuno che se ne appropri da una parte o dall'altra, non ci sono nostalgie. Si tratta del coraggio e del valore assoluto dell'antifascismo innegabilmente riconosciuto da tutti noi». Così la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello in merito alla lettera della premier Giorgia Meloni sul 25 aprile al Corriere della Sera.

Terminata la cerimonia all'Altare della Patria

Al termine della cerimonia del 25 aprile, il presidente della Repubblica Mattarella, affiancato dal ministro della Difesa Crosetto, ha ricevuto nuovamente gli onori militari e ha ascoltato ancora una volta l'inno nazionale. Successivamente il presidente Mattarella ha salutato con una stretta di mano la premier Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana e la presidente della Corte Costituzionale Costituzionale Silvana Sciarra, trattenendosi per un breve scambio di battute ai piedi dell'Altare della Patria. Il capo dello Stato ha lasciato Piazza Venezia e in mattinata è atteso in Piemonte per le celebrazioni del 78/mo anniversario della Liberazione.

 

Video

 

 

 

Meloni con La Russa all'Altare della Patria

Per le celebrazioni del 25 aprile all'Altare della Patria sono arrivati il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e, tra gli altri, la presidente della Corte Costituzionale Costituzionale Silvana Sciarra. In attesa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Mattarella accolto da inno nazionale

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato all'Altare della Patria per le celebrazioni del 25 aprile. Ad accoglierlo il ministro della Difesa Guido Crosetto e, tra gli altri, il capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone. Il capo dello Stato ha ricevuto gli onori militari e, successivamente, ha ascoltato l'Inno nazionale. Già presenti le massime autorità istituzionali: la premier Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il presidente della Camera Lorenzo Fontana, a cui il presidente della Repubblica ha stretto la mano prima di salire all'Altare della Patria.

 

Video

 

Mattarella depone corona di alloro al Milite Ignoto

Il presidente della Repubblica Mattarella ha deposto la corona di alloro al Milite Ignoto per le celebrazioni del 25 aprile all'Altare della Patria. Si è poi fermato davanti al monumento per un momento di raccoglimento. Il presidente è stato seguito dalla premier Giorgia Meloni, dal presidente del Senato Ignazio La Russa, dal presidente della Camera Lorenzo Fontana e da altre cariche istituzionali. tra cui il ministro della Difesa Crosetto. Dopo la deposizione della corona, Mattarella ha salutato, tra gli altri, il sindaco di Roma Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Rocca e i massimi vertici militari e le associazioni combattentistiche d'arma.

Salvini cita Oriana Fallaci

«Buon #25 Aprile a tutti voi». Lo scrive il vice premier Matteo Salvini che, su Twitter, pubblica una foto dell'Altare della Patria e una citazione di Oriana Fallaci: «La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere».

 

 

Locatelli: in questa giornata dobbiamo essere uniti

«Buon 25 aprile a tutti! In questa giornata dobbiamo essere uniti e ricordare sempre che la libertà non è mai scontata ma una conquista da difendere, proteggere e tutelare ogni giorno, tutti insieme, senza lasciarci ingannare dall'odio. Oggi ricordiamo le tante persone che hanno sacrificato la loro vita per gli altri, per tutti noi, per la nostra terra e per il Paese libero e democratico nel quale oggi viviamo». Lo scrive la ministra alle Disabilità Alessandra Locatelli in un post su Facebook.

Fu Alcide De Gasperi «da capo del governo a istituire la festa della Liberazione. E guai a chi, oggi, con comportamenti poco appropriati trasforma la festa della Liberazione, che è di tutti, in una festa di parte. La Dc non avrebbe mai accettato di regalare la Liberazione alla sinistra, perché ci è sempre stato chiaro che essa è stata un movimento di popolo con diverse vocazioni politiche». Lo afferma il senatore Pier Ferdinando Casini in un'intervista a 'Il Messaggero'.

 

 

Meloni: destra incompatibile con nostalgia del fascismo

«Da molti anni, e come ogni osservatore onesto riconosce, i partiti che rappresentano la destra in Parlamento hanno dichiarato la loro incompatibilità con qualsiasi nostalgia del fascismo». Lo afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una lettera al Corriere della Sera, in occasione del 25 aprile.

 

 

 

 

Giorgia Meloni, nel suo primo 25 aprile da premier, auspica per questa ricorrenza una 'ritrovata concordia nazionale'. 'Tener viva la memoria' della lotta per la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo' è il monito del presidente della Repubblica Mattarella. Manifestazioni oggi a Roma e Milano. L'Anpi chiede alla premier e al governo di 'dissociarsi dal Ventennio fascista' e critica il presidente del Senato La Russa, a Praga in visita al campo di concentramento nazista di Theresienstadt e al monumento di Jan Palach: 'Aveva 364 giorni per farlo'. Messaggio di Berlusconi dal San Raffaele: 'Viva il 25 aprile, la festa di tutti gli italiani che amano la libertà!'. 'Condanniamo il fascismo, siamo per la libertà', il messaggio del ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara.

© RIPRODUZIONE RISERVATA