Divorzio, la rivincita di Berlusconi: Veronica dice addio a crociere, ville e 25 camerieri

Divorzio, la rivincita di Berlusconi: Veronica dice addio a crociere, ville e 25 camerieri
di Claudia Guasco
Venerdì 17 Novembre 2017, 09:43 - Ultimo agg. 09:44
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Ci sono ventotto ragioni secondo cui Silvio Berlusconi dovrebbe versare un congruo assegno mensile all'ex moglie. Veronica Lario le mette in fila nella lista che consegna ai giudici, nitida rappresentazione di quel tenore di vita che avrebbe voluto mantenere anche dopo il divorzio. Ricco, anzi ricchissimo: viaggi esotici, villeggiatura in Sardegna, personale di servizio a frotte, abiti e denaro contante per le piccole spese. Questo era prima - della separazione, del processo Ruby, della vita da single ad accudire i nipotini - adesso dovrà fare affidamento solo sul suo patrimonio, sempre che il ricorso in Cassazione allo studio dei suoi avvocati non ribalti la sentenza. E ristabilisca il diritto all'assegno di mantenimento, magari rivisto e corretto.

La signora Lario, ai tempi del matrimonio con Berlusconi, viveva a Villa Belvedere, accudiva i figli e si occupava della manutenzione della tenuta, compreso «il parco, l'impianto irriguo, statue, vasche, fontane, della piscina coperta, della palestra, degli automezzi, anche di quelli elettrici usati per gli spostamenti nella proprietà». Praticava attività sportiva nella palestra attrezzata, «seguita da personal trainer e istruttori».

La sicurezza della famiglia era garantita da «venticinque addetti, operanti su turni che comportavano la presenza fissa 365 giorni all'anno sia diurna che notturna». L'ex premier, dopo la sua discesa in campo, si faceva vedere poco, «la sua presenza si è ridotta ai soli fine settimana, nemmeno tutti», ma non c'erano problemi di liquidità. «La signora Bartolini anche più volte alla settimana e, comunque, ogni volta in cui ne aveva la necessità, per esempio in prossimità di viaggi, riceveva attraverso la propria segretaria, che a sua volta ne aveva fatto richiesta al marito a mezzo del suo contabile, somme di denaro in contanti per le spese minute».
 
Veronica Lario amava spostarsi: «almeno Cinque settimane all'anno» era a Villa Certosa, poi «Galapagos, in Polinesia, alle Fiji, in Nuova Zelanda, in Cambogia, Laos e Thailandia, in Brasile, in Siria, a Parigi, a Praga e, più volte all'anno, a New York, a Londra, in montagna, a Venezia e a Roma». Una vita dorata ma comunque impegnativa, soprattutto quando il Cav è sceso in politica.

Ancora: «Per almeno quattro/cinque settimane all'anno ha regolarmente svolto lunghe crociere ai Caraibi a bordo della imbarcazione Morning Glory posseduta dal marito attraverso la Morning Glory Yachting Ltd con sede nelle Bermuda» e per i suoi spostamenti internazionali «oltre a voli di linea nelle classi massime, era usa utilizzare aerei ed elicotteri delle società del marito». Durante il matrimonio «ha sempre acquistato abiti realizzati da noti stilisti» e «si è dedicata alla cura del proprio corpo beneficiando di estetiste, parrucchieri, personal trainer a domicilio». Ha avuto tanto, ma all'ex marito - sostiene - ha dato altrettanto. E' la seconda parte dell'elenco, quella che passa in rassegna il lavoro svolto in famiglia dall'ex first lady. «Ha personalmente allevato i propri tre figli, dando loro sempre disponibilità all'ascolto e vicinanza affettiva». Era «regolarmente presente a Macherio per accogliere i diversi membri della famiglia ai rientri dai loro spostamenti di breve e lunga durata determinati da ragioni di studio, di lavoro o di svago».

Un'esistenza per la quale, «quando è rimasta incinta della figlia Barbara, ha interrotto la propria carriera di attrice». Anche su richiesta dello stesso Berlusconi che non digeriva che Veronica continuasse a fare l'attrice. Rinunciando dunque ad una carriera. E Silvio? Dal 1994, lanciato in politica, era un marito e un padre fantasma, accusa la signora: «Era a Roma dal martedì al venerdì, soggiornava ad Arcore, nella Villa San Martino, il lunedì; la signora Bartolini si è occupata personalmente della crescita dei tre figli e di ogni questione relativa alla loro salute, scuola, attività sportive ed è stata sempre presente nella quotidianità dei figli, non avendo Berlusconi mai esercitato funzioni genitoriali quotidiane». Perchè, fa parte della storia, era troppo impegnato a nel ruolo di presidente del Consiglio e di parlamentare poi.

Ed è anche merito suo se il Cavaliere è diventato milionario e presidente del Consiglio: «Il ruolo svolto dalla signora Bartolini in famiglia ha giovato alla immagine pubblica di Berlusconi e così ha contribuito al successo del marito e quindi anche alla formazione della sua ricchezza».
 

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