Afghanistan, telefonata tra Draghi e Xi Jinping: si valutano sedi di cooperazione internazionale

Afghanistan, telefonata tra Draghi e Xi Jinping: si valutano sedi di cooperazione internazionale
Martedì 7 Settembre 2021, 13:44 - Ultimo agg. 8 Settembre, 10:18
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Afghanistan, il premier Mario Draghi ha avuto oggi una video call con il presidente cinese Xi Jinping, come riporta il network statale Cctv. Il presidente del Consiglio, che ha lasciato poco fa la sede del governo ma dovrebbe fare rientro nel primo pomeriggio. La conversazione telefonica «si è concentrata principalmente sugli ultimi sviluppi della crisi afghana e sui possibili fori di cooperazione internazionale per farvi fronte, ivi compreso il G20. Il presidente Draghi e il Presidente Xi hanno discusso anche della collaborazione tra i due Paesi sia in vista del Summit di Roma, sia sul piano bilaterale».

La Cina auspica che l'Italia svolga un ruolo attivo nel promuovere «lo sviluppo sano e stabile delle relazioni Cina-Ue», ha detto il presidente Xi Jinping nel colloquio telefonico, e «apprezza la promozione attiva dell'Italia della cooperazione globale in materia di salute pubblica e cooperazione economica», quale presidente di turno del G20.

Xi Jinping assicura il suo sostegno per la riuscita del summit di Roma di ottobre: la lotta globale al Covid-19 e la ripresa dell'economia mondiale sono «in una fase critica». Il presidente Xi Jinping, nel colloquio telefonico odierno con il premier Mario Draghi, ha detto che «in quanto piattaforma principale per la cooperazione economica internazionale, il G20 dovrebbe aderire al vero multilateralismo e promuovere lo spirito di solidarietà e cooperazione contro la pandemia»

Afghanistan, informativa di Di Maio al Senato

Intanto sul tema dell'Afghanistan è intervenuto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'informativa al Senato. «Con i Paesi dell'area e con i nostri partner che hanno già dislocato in Qatar i propri punti di rappresentanza competenti per l' Afghanistan, stiamo riflettendo sulla creazione di una presenza congiunta in Afghanistan - ha spiegato - un nucleo formato da funzionari di più Paesi sotto l'ombrello dell'Unione Europea o, eventualmente, delle Nazioni Unite - con funzioni prevalentemente consolari e che serva da punto di contatto immediato. Si tratterebbe di una soluzione innovativa, per la quale sarà necessario un efficace coordinamento preventivo». Particolare attenzione, secondo Di Maio, va posta ai diritti delle donne. «Lavoreremo per cercare di costruire un consenso in ambito Consiglio Diritti Umani per l'istituzione di un meccanismo di monitoraggio, anche attraverso la promozione di una dichiarazione congiunta nel corso dell'imminente 48ma sessione del Consiglio che comincerà lunedì prossimo». 

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Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha espresso «rammarico e forte preoccupazione per chi non è riuscito a partire dall' Afghanistan e la Difesa offre piena disponibilità per eventuali ulteriori operazioni di evacuazione dal Paese». 

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