Filippo Saltamartini, assessore marchigiano alla Sanità: «Chi non ha amato un'infermiera?». Ed è bufera

Gaffe dal retrogusto sessista durante un convegno dell'Ordine degli Infermieri di Ancona

Filippo Saltamartini, assessore marchigiano alla Sanità: «Chi non ha amato un'infermiera?». Ed è bufera
Filippo Saltamartini, assessore marchigiano alla Sanità: «Chi non ha amato un'infermiera?». Ed è bufera
di Antonio Pio Guerra
Domenica 23 Aprile 2023, 17:01 - Ultimo agg. 23:15
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ANCONA «In fondo quale uomo non ha amato un'infermiera?», con tanto di sorrisetto ammiccante. Nuova gaffe dal retrogusto sessista per l'assessore leghista alla Sanità Filippo Saltamartini, intervenuto ieri durante un convegno dell'Ordine degli Infermieri di Ancona. Proprio con questa frase machista, il titolare della delega ha provato a rompere il ghiaccio con la platea. Che, come prevedibile, non ha apprezzato l'infelice uscita. Non sembravano averla apprezzata neppure gli ospiti che condividevano con Saltamartini il tavolo dei relatori, rimasti impassibili mentre dalla platea si levavano mormorii. «Ma cosa starà sottintendendo?», si è chiesto qualcuno.

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Frase machista, le reazioni

In sala è calato quindi in gelo, tanto che l'assessore è stato costretto prima a cercare di rattoppare («le infermiere che ti curano in ospedale» ha provato a spiegare), poi a tagliare corto. «Ma ora, senza discriminazioni di genere, andiamo avanti» si è affrettato a chiudere, passando dai saluti al suo intervento. Quasi quaranta minuti di discorso durante i quali, però, l'eco di quelle parole ha continuato a risuonare. Del resto, per l'assessore non è la prima esternazione discutibile resa in veste ufficiale. Già a maggio del 2022 era infatti finito al centro delle polemiche per una sua frase che commisurava il grado di intelligenza degli individui con la grandezza del loro cranio e di conseguenza, anche se non si sa ancora bene quale con l'organo genitale femminile dal quale sono stati partoriti.

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Saltamartini, il discorso

Mettendo da parte il mal riuscito incipit, però, la platea si è sforzata di ascoltare l'impegno di Saltamartini e quindi della Regione nei confronti dei sanitari, in particolare degli infermieri. Tema centrale è risultato essere quello della formazione, sulla quale a Palazzo Raffaello si dicono orgogliosi di aver investito. «Abbiamo finanziati circa 160 borse di studio che si aggiungono a quelle statali» ha spiegato l'assessore. L'obiettivo: attirare i giovani e salvare gli ospedali da un catastrofico turn over generazionale.
Le risorse
Nove milioni in tre anni serviranno poi ad acquistare apparecchi per la telemedicina. Un pensiero anche per i sanitari assunti con il Covid ed ora alle prese coi contratti in scadenza: «Abbiamo dato mandato di tenerli tutti». Per molti, però, in vista ci sono solo contratti a tempo, da due o quattro mesi. Non sorprende, allora, che molti scappino dall'Italia. «Gli infermieri italiani sono tra i più formati e meno pagati d'Europa» ha spiegato il presidente dell'Ordine degli Infermieri dorico, Giuseppino Conti. E per questo se ne vanno verso Germania, Inghilterra e Spagna.
 

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