Auto, l'accordo tedesco sull'e fuel non piace all'Italia. Salvini: «Necessario che Europa apra ai biocarburanti»

Anche FdI sostiene che «i nuovi target per la riduzione delle emissioni di Co2 sono irrealistici e raggiungerli avrà un impatto sociale devastante»

Auto, l'accordo tedesco sull' e fuel non piace all'Italia. Salvini: «Necessario che Europa apra ai biocarburanti»
Auto, l'accordo tedesco sull' e fuel non piace all'Italia. Salvini: «Necessario che Europa apra ai biocarburanti»
Sabato 25 Marzo 2023, 15:16 - Ultimo agg. 23:13
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Auto green. Non si dà per vinto il ministro dei Trasporti Matteo Salvini che spera di riaprire la partita sui biocarburanti, la tipologia di combustibile che l'Italia aveva chiesto di esentare dalla riforma europea che obbliga la vendita delle sole auto a emissioni zero a partire dal 2035. 

«Il governo è determinato a proseguire nella strada del buonsenso: a tutela di posti di lavoro, ambiente e attività produttive e per non fare solo un enorme regalo alla Cina è necessario che l'Europa apra anche ai biofuels», scrive Salvini commentanto la notizia dell'accordo tra Germania e Unione europea che non esaudisce le richieste italiane. 

Pessimista anche il commento che arriva da Fratelli d'Italia. «La transizione ecologica di Timmermans avrà enormi costi economici per le famiglie e le imprese e costi politici in termini di dipendenza strategica dalla Cina». È quanto ha dichiarato il capodelegazione di Fratelli d'Italia - Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza. «I nuovi target per la riduzione delle emissioni di Co2 sono irrealistici e raggiungerli avrà un impatto sociale devastante», ha poi aggiunto. «È necessario difendere strenuamente il principio della neutralità tecnologica, in base al quale deve essere consentito ridurre le emissioni inquinanti anche con i biocarburanti che, considerando il ciclo di vita, sono più sostenibili dell'elettrico. Prendiamo atto dell'accordo tra la Commissione e il governo tedesco sull' e fuel.

Seguendo lo stesso principio fa più che bene il governo Meloni a non mollare su questo punto, che è ovviamente coerente con l'interesse nazionale italiano ma anche con un approccio scientifico realistico e non ideologico», ha detto ancora Fidanza commentando l'accordo tra Commissione Ue e governo tedesco.

«L'accordo tra Germania e Ue sull'uso dei carburanti sintetici, con l'esclusione dei biocarburanti, è semplicemente intollerabile. È un'intesa destinata a danneggiare non solo l'Italia ma tutta l'Europa. Il governo continui la battaglia, sacrosanta, per la neutralità tecnologica, perché rischiamo di pagare a carissimo prezzo l'ambientalismo folle della sinistra europea». Lo dichiara il deputato e responsabile del Dipartimento Energia di Forza Italia Luca Squeri.

«L'accordo tra Bruxelles e Berlino ha il merito di porre fine a una fase di stallo che ha rischiato di pregiudicare un lungo lavoro e gli obiettivi europei di difesa del clima. Ora l'Unione deve procedere rapidamente e dare chiarezza alla sua industria automobilistica, esposta a una forte competizione da parte di Usa e Cina». È il commento di Andrea Boraschi, direttore di Transport & Environment Italia, a seguito dell'accordo raggiunto tra la Commissione europea e il governo tedesco per autorizzare, a partire dal 2035, la vendita delle sole auto a emissioni zero. In base all'accordo, annunciato su Twitter dal commissario per il Clima e il Green Deal Frans Timmermans, e confermato da altre fonti tra cui Politico, la Commissione Ue ha accettato di presentare una proposta che consenta di immatricolare le auto che saranno alimentate esclusivamente con carburanti neutri per il clima (e-fuels) nell'ambito delle norme di omologazione dei veicoli Euro 6. Questo a condizione che tali carburanti sintetici siano prodotti con energia pulita. 

E fuel, cosa sono i carburanti sintetici e perché sono esentati dalla riforma delle Auto green

La Commissione creerà quindi una nuova categoria di veicoli per le auto che funzionano esclusivamente con gli e-fuels e poi presenterà un atto delegato, per consentire a questi nuovi veicoli di essere conteggiati ai fini dei target di riduzione delle emissioni di CO2. Si è inoltre concordato che la Commissione presenterà una dichiarazione nella quale verrà illustrato l'approccio legislativo che consentirà l'immatricolazione di tali autovetture dopo il 2035. «L'accordo sulle auto a zero emissioni, le sole che saranno commercializzate dal 2035, deve entrare in vigore senza ulteriori ritardi» ha proseguito Boraschi. «Gli e-fuels, in questa prospettiva, risultano un diversivo costoso e inefficiente rispetto alla trasformazione verso l'elettrico, un trend industriale già solido sul quale converge tutta l'industria automotive».

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