Ballottaggio Roma, faccia a faccia in tv Gualtieri-Michetti: dai rifiuti ai trasporti, scintille sui fondi Pnrr

Ballottaggio Roma, faccia a faccia Gualtieri-Michetti: dai rifiuti ai trasporti, scintille sui fondi Pnrr
Ballottaggio Roma, faccia a faccia Gualtieri-Michetti: dai rifiuti ai trasporti, scintille sui fondi Pnrr
Mercoledì 13 Ottobre 2021, 18:54 - Ultimo agg. 14 Ottobre, 08:05
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I due candidati sindaco di Roma al ballottaggio, Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti, si confrontano faccia a faccia a Porta a Porta. Tanti i temi trattati nello studio della trasmissione di Bruno Vespa: dai rifiuti ai trasporti, fino ai fondi del Pnrr. Il dibattito andrà in onda stasera alle 23.35 su Rai Uno.

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Il faccia a faccia

L'avvocato 'tribuno' in corsa per il centrodestra parte all'attacco su vari dossier: rifiuti, fondi del Pnrr e governo.

Tira in ballo la Regione guidata da Nicola Zingaretti sul caos immondizia in città, lamenta una scarsa attenzione nel Recovery Found da parte dell'ex ministro all'Economia del Conte bis e punta il dito anche contro il governo per le risorse mancanti alla Capitale.

Il prof, in quota dem, ribatte ad ogni affondo e a sua volta incalza il suo avversario quando si parla di sicurezza: «Tutto questo afflato per la sicurezza quando ci sono esponenti di Casapound nelle liste di Michetti, che sarebbero eletti se lui vincesse, ma questo non accadrà...». Nel confronto tv, Michetti appare molto diverso da quando, nel primo dibattito dei quattro candidati al primo turno (erano in corsa anche Carlo Calenda e Virginia Raggi) abbandonò il palco della Casa dell'Architettura in polemica contro «la rissa». Questa volta è lui il primo ad attaccare. «La Regione Lazio doveva prevedere degli impianti, è rimasta inadempiente. Ha creato questo disastro ambientale!», sostiene parlando del nodo rifiuti.

«È bizzarro scaricare sulla Regione le responsabilità del Comune - replica Gualtieri -. Dovrebbe sapere che la responsabilità di fare gli impianti è del Comune», quella di «autorizzare è della Regione». Scintille anche sui fondi del Pnrr: «Gualtieri mise zero per Roma e nel Pnrr Roma è citata solo tre volte», incalza sempre Michetti. «Gli dono una copia sottolineata del piano - ribatte con ironia l'ex titolare del Mef - Roma è l'unica città che ha fondi dedicati e, inoltre, partecipa alle altre risorse». Poi, il botta e risposta sul governo Draghi. Parlando della necessità di abbassare le tasse il 'tribuno' si toglie un sassolino dalla scarpa: «Se il governo iniziasse a pensare a Roma...Parigi ebbe 44 miliardi».

Il dem, a questo punto, si schiera a difesa dell'esecutivo Draghi e, a sua volta, biasima gli «attacchi scomposti» di Giorgia Meloni «contro Lamorgese. Come si fa ad avere un rapporto proficuo con il governo, che sta lavorando bene, con queste posizione estreme?». In giornata proprio la leader di FdI fa quadrato attorno a Michetti insieme agli alleati, Matteo Salvini ed Antonio Tajani: «Per giorni siamo stati interrogati su temi che non avevano a che fare nulla con la Capitale. In questi giorni si è lavorato per dipingere il mostro, un killeraggio - tuona Meloni -. Qualcuno fa accordi di palazzo ritenendo che i cittadini siano delle pecore».

Il candidato del centrodestra le fa eco sottolineando la sua formazione cattolica: «Agli attacchi ho porto sempre l'altra guancia senza replicare mai, mi sono scoperto cattolico vero». Se il leader del M5s Giuseppe Conte (insieme ad altri pentastellati) ha già detto chiaramente che al ballottaggio voterà per Gualtieri, la sindaca uscente Virginia Raggi non lo farà. Ed è proprio a lei che guarda Michetti, quando scandisce in tv: «Devo riconoscere che la sindaca ha fatto un ottimo lavoro» sulla candidatura ad Expo 2030. «Vincerà Gualtieri», pronostica con sicurezza il leader di Azione Carlo Calenda. E anche Renzi, ad un'iniziativa con due eletti nella Lista Calenda, dice: «Se vince Roberto vince Roma». Quanto a Raggi, la prossima settimana, incontrerà gli eletti di Camera e Senato insieme a Conte. Una serie di riunioni per riorganizzare il lavoro iniziata ieri con i consiglieri pentastellati e proseguita oggi con le liste civiche che l'hanno sostenuta al primo turno. Nessuna corrente all'orizzonte, ha assicurato più volte, ma una promessa: «Noi ci siamo. Andiamo avanti».

 

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