Bancarotta delle cooperative, indagati i genitori di Renzi. Ma il legale: «Nessun avviso»

Bancarotta delle cooperative, indagati i genitori di Renzi. Ma il legale: «Nessun avviso»
di Sara Menafra
Domenica 12 Novembre 2017, 11:21 - Ultimo agg. 19:37
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Anche il nome della madre di Matteo Renzi, Laura Bovoli, finisce nelle indagini relative al fallimento della cooperativa «Delivery service Italia», l'ultima creatura della galassia imprenditoriale tirata su dal padre dell'ex premier, fallita nel 2015.

L'indagine ipotizza che il dissesto della «Delivery service» sia in realtà legato a quello della «Eventi 6», in cui la stessa Bovoli figura come presidente e rappresentante legale di una società gestita interamente dalle donne della famiglia, visto che le azioni sono ripartite con le due sorelle di Matteo, Matilde e Benedetta. Indagato per questa vicenda è da tempo anche Roberto Bargilli, l'ex autista del camper di Renzi ed ex assessore di Rignano sull'Arno, che nelle intercettazioni emerse dall'indagine Consip risultava già essere uomo di fiducia della famiglia e in particolare del padre del segretario del Pd.

È da tempo che le indagini sulle cooperative fondate da Tiziano Renzi si rimpallano tra procure diverse, con richieste di archiviazione e nuovi approfondimenti.
 
L'attuale fascicolo fiorentino, secretato ed affidato alla Guardia di finanza, è partito dal ruolo di Bargilli, il primo a finire indagato per la bancarotta della «Eventi 6». L'indagine prende spunto da documenti arrivati dalla procura di Cuneo, riferisce «La Verità», che ha anticipato la notizia. E sulla base di quegli atti, i pm di Firenze intendono verificare se la «Eventi 6» abbia avuto un ruolo nella spoliazione della «Delivery service Italia» con un meccanismo che era stato già ipotizzato in passato (in indagini, però, sempre finite in archivio): «Eventi 6», è l'ipotesi, avrebbe preso le commesse di alcuni lavori - quasi sempre in relazione a promozione di eventi o fiere e consegna di materiali pubblicitari o giornali - prendendo poi la maggior percentuale dei lavori, scaricando i costi sulle società di minoranza, di volta in volta portate al fallimento. La «Eventi 6» è la casa-madre: oltre al ruolo di primo piano della signora Bovoli e di Matilde e Benedetta Renzi, è il padre Tiziano a gestire di fatto la società, affiancato dal genero, Andrea Conticini. Un mese fa, Bargilli, assieme agli altri amministratori della «Delivery Service» è stato perquisito. Stando alle comunicazioni fatte in quel momento, gli veniva contestato di aver portato al fallimento la cooperativa anche con l'omissione del pagamento di oneri previdenziali e imposte. Più o meno negli stessi giorni, il 6 ottobre, è stata invece perquisita la «Eventi 6», la principale società di famiglia e da quel momento ha cominciato a circolare l'ipotesi che nel registro degli indagati fosse finito anche il nome della legale rappresentante, Laura Bovoli appunto, sebbene il suo ruolo sarebbe più formale che sostanziale.

Tre anni fa, la procura di Genova, partendo dal fallimento della Chil Post, aveva avviato verifiche anche sulla «Eventi 6» e su una galassia di piccole società finite coi libri in tribunale, a cominciare dalla «Mail Service», che nel 2004 aveva un capitale sociale di diecimila euro ma nel 2011 è finita insolvente con un passivo da quasi 38 milioni. Dopo le verifiche, che vedevano indagato lo stesso Tiziano Renzi, la procura di Genova ha ottenuto l'archiviazione, dopo un supplemento di indagine imposto dal gip che aveva respinto la prima richiesta: «Tiziano Renzi non operò come socio occulto dopo la cessione del rampo di azienda della Chil post», scriveva il magistrato aggiungendo che la bancarotta era stata «determinata da altri».

«Spiace dover deludere le attese ma il presunto scoop odierno de La Verità richiama una notizia già uscita oltre un mese fa. Non abbiamo ricevuto alcun avviso di garanzia ma la sola richiesta di informazioni e documenti in merito al fallimento di una terza società che i signori Renzi hanno già presentato», ha detto a nome della famiglia Renzi l'avvocato Federico Bagattini.