Bankitalia, Renzi: nel settore banche è successo di tutto, serve una pagina nuova

Renzi (lapresse)
Renzi (lapresse)
Mercoledì 18 Ottobre 2017, 15:08 - Ultimo agg. 19 Ottobre, 00:12
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«Se qualcuno vuol raccontare che in questi anni nel settore banche non è successo niente, non siamo noi, perché è successo di tutto. È mancata evidentemente una vigilanza efficace. C'è bisogno di scrivere una pagina nuova». Lo dice Matteo Renzi, segretario Pd, tornando sul caso Bankitalia che ha irritato il Colle.

Renzi insiste: 
«Se qualcuno spiega la mancanza di vigilanza di questi anni risponde agli italiani, non al Pd», dice. «La nostra mozione di ieri spiega con forza che c'è bisogno di scrivere una pagina nuova. Chiunque sarà il governatore e le scelte che farà il Governo e le autorità preposte, avranno il pieno rispetto istituzionale da parte del Pd ma ieri la mozione l'ha votata il Pd sulla base delle indicazioni del Governo». 

E ancora: «Confesso che faccio un po' fatica a seguire da qui le ragioni reali dello scontro. Ieri c'è stata una mozione che riguarda Bankitalia che il Pd ha votato e ha avuto la riformulazione del governo. Non c'è nessuno scontro tra il Pd è il governo perché il Pd ha cambiato una mozione in logica di collaborazione».

«Il Pd ed io non abbiamo niente da nascondere sul tema della banche: a noi è toccato intervenire per rimediare ai disastri che hanno fatto altri. Perciò non abbiamo nessun problema, e non litighiamo con nessuno», spiega Renzi a margine di una visita a Recanati. «C'è una discussione in queste ore sul futuro di Banca d'Italia: non ci riguarda, non tocca a noi, non tocca al Pd fare il nome del prossimo governatore perché lo decideranno le autorità preposte. Certo è che se qualcuno vuole raccontare agli italiani che in questi anni nel settore delle banche non è successo niente, quel qualcuno non sarò certo io. È mancata evidentemente una vigilanza efficace, come oggi il procuratore Greco ha spiegato in Commissione di inchiesta. Ci sono stati dei manager, e ne sanno qualcosa anche nelle Marche che hanno preso dei soldi e non hanno lavorato con la professionalità con la quale avrebbero dovuto farlo. Ci sono persone che hanno visto venir meno i loro crediti e hanno sofferto la crisi delle banche».

«Ciascuno si assumerà le sue responsabilità. Certo è che se qualcuno mi viene a dire che questi anni in Italia nel settore delle banche non è accaduto niente, io dico che non è accettabile e di conseguenza la nostra mozione di ieri spiega con forza che c'é bisogno di scrivere una pagina nuova». Lo dice Matteo Renzi, segretario del Pd, tornando sulla vicenda di Bankitalia a margine di una visita a Recanati. «Forse qualcuno che possa spiegarci cosa è accaduto nel senso di mancanza di vigilanza e dei problemi che si sono verificati, farà un favore non al Pd ma agli italiani», sottolinea.

«Non commento per carità di patria». Così il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, sul caso Bankitalia a margine del question time alla Camera.

«Con la mozione del PD su Visco abbiamo creato un precedente che andava evitato. Non perché non sia giusto chiedere maggiore chiarezza a chi doveva vigilare sulle banche ma per preservare un'istituzione fondamentale come Banca di Italia. C'è una commissione parlamentare di inchiesta, quella è la sede deputata. In questo caso la forma è sostanza. Noi ieri abbiamo scritto una pagina non brillante per la credibilità delle nostre istituzioni e del nostro Paese», ha detto Gianni Cuperlo (PD), a Otto e mezzo su La7. Secondo l'esponente della minoranza dem, inoltre, «è stato un grave errore, un autogol, come si vede da giornata di oggi. Quando la classe dirigente pensa di costruire il proprio consenso scagliandosi contro la classe dirigente stessa, si crea una situazione sempre molto scivolosa. Chi cavalca l'onda dell'antipolitica si trova sommerso dall'onda. C'è già qualcuno che fa questo mestiere, per altro molto bene: M5S e Lega. E quando il PD si definisce l'unica barriera contro i populismi, ho impressione che abbiamo preso l'autostrada contromano».

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