Forza Italia con il fiato sospeso, azzurri disorientati nei giorni senza Berlusconi

La parola d’ordine: «Tornerà presto». In prima linea Tajani e i nuovi dirigenti

Forza Italia con il fiato sospeso, azzurri disorientati nei giorni senza Berlusconi
Forza Italia con il fiato sospeso, azzurri disorientati nei giorni senza Berlusconi
di Emilio Pucci
Giovedì 6 Aprile 2023, 00:08 - Ultimo agg. 8 Aprile, 12:26
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«Siamo abituati... Berlusconi è un leone, si riprenderà anche questa volta». La preoccupazione in Forza Italia è evidente, l’ex presidente del Consiglio è fin dalla sua discesa in campo il punto di riferimento di tutto il partito, ma i big azzurri in contatto con l’ospedale San Raffaele spingono per evitare ora un eccessivo allarmismo. Insomma niente panico, la linea deve essere quella del “Cavaliere immortale”. E tutti continuino a lavorare pancia a terra. Al governo, sui territori, in Parlamento. Era prevista per oggi una riunione dei coordinatori regionali, quasi sicuramente salterà. Ma l’appuntamento della manifestazione nazionale che si terrà a Milano il 5 e il 6 maggio (l’intervento di Berlusconi è previsto per la seconda giornata) è confermato. «Lui vuole che non si fermi nulla», il refrain. Certo, non è affatto un momento facile per parlamentari ed ex che hanno trovato in politica spazio grazie al Cavaliere. E che oggi si interrogano sulla situazione di salute del Capo e anche di quale sarà il futuro. «Non voglio nemmeno pensare a quello che potrebbe succedere senza di lui», dice un esponente di governo.

Berlusconi ricoverato, tutti i figli al suo capezzale. Il fratello Paolo: «È una roccia, ce la farà». Solo i familiari possono vederlo

Al timone nel ruolo di coordinatore azzurro, vicepremier e ministro degli Esteri c’è Tajani. Si è mosso sempre su input dell’ex premier e proprio sulla spinta di quest’ultimo ha promosso il nuovo “corso governativo”. La capogruppo al Senato Ronzulli – ieri anche lei in visita al San Raffaele – non è stata sostituita, ma con il tramite della “quasi moglie” del Cavaliere Fascina, è arrivata una ampia tornata di nomine che - a cominciare dalla guida alla Camera (con Barelli al posto di Cattaneo diventato vicecoordinatore) - ha cambiato la geografia del partito. Ora gli uomini in prima linea – al di là dei ministri e dei presidenti di Regione di FI - sono i vari Sorte, Ferrante, Benigni, Battilocchio, Nevi, Cannizzaro, Bergamini, Dalla Chiesa, D’Attis. Avranno il compito di rilanciare il partito insieme a Tajani. E vedono sempre Berlusconi nella funzione di regista. Finora è stato sempre lui a dare le carte, «decido io», ha fatto sapere quando ci sono stati gli avvicendamenti tra i vertici. Rispedendo al mittente le voci di chi ritiene che sia stata la sua “quasi moglie” ad aver deciso i cambi.
A fare da cornice nella nuova storia del Cavaliere in ospedale anche le voci secondo le quali l’ex premier nei mesi scorsi ha visto due notai per modificare il testamento.

Indiscrezioni più dettate dal timore di chi ritiene il destino di FI legato indissolubilmente a quello dell’ex presidente del Consiglio. «Il partito è vivo e lo sarà con Berlusconi - la spinta dei big -, nessuna ombra in prospettiva e sono false anche le ricostruzioni di chi pensa che saremo fagocitati dalla premier Meloni». Ieri è stato un coro unanime quello che si è alzato a sostegno di Berlusconi. Dal Capo dell’esecutivo («Forza Silvio!») ai ministri, dai presidenti di Camera e Senato ai deputati e ai senatori della maggioranza, in tanti hanno manifestato la vicinanza al presidente azzurro ricoverato in terapia intensiva. Il messaggio diffuso dalla famiglia a chi ha chiamato per chiedere lumi è stato sempre lo stesso: situazione critica ma stazionaria. E dal primo mattino si è alimentata la paura. Silenzio nelle chat ma ogni frase detta ai giornalisti da parte di chi si è recato al San Raffaele è stata passata ai raggi X. Sono arrivati gli auguri di pronta guarigione pure dal suo Monza tramite Galliani. Il refrain nel mondo berlusconiano è che «supererà anche questo ostacolo, tornerà con ancora maggiore energia». Auguri di un veloce recupero anche da parte di esponenti dell’opposizione, da Renzi a Calenda («La storia di Berlusconi è irripetibile. È un leone»), da Orlando a Serracchiani e Boccia. «L’Italia ti aspetta!», il tweet di Salvini. «Il mio pensiero in questi momenti delicati va a lui», ha scritto il presidente del Veneto Zaia.

 

MESSAGGI E REAZIONI

Ma è soprattutto, come ovvio, in Forza Italia che si sono spese parole di affetto per il proprio leader. Con l’obiettivo, appunto, di inviare segnali rassicuranti. «Con la dovuta prudenza io resto ottimista», ha detto il capogruppo alla Camera Barelli. «È nelle migliori mani possibili», ha osservato Cattaneo. «Ha una forte fibra», ricorda Occhiuto. «Coraggio, presidente», rilancia Mulè. «Siamo vicini alla famiglia», aggiunge Mangialavori. «Lo aspettiamo in Parlamento», l’invito di Pagano. «L’auspicio è di rivederlo quanto prima al lavoro per il Paese», il parere del ministro Pichetto. «Siamo tutti al tuo fianco», hanno detto Bernini, Gasparri, Siracusano, Sisto, Schifani. Un «abbraccio» anche da parte dei ministri Fitto, Lollobrigida, Sangiuliano, Roccella, Urso, Santanchè, Calderoli. Ieri nell’Aula del Senato al nome di Berlusconi è scattato l’applauso di tutti i gruppi. «Se la vita di Silvio Berlusconi fosse un libro sarebbe “L’elogio della follia”, di Erasmo da Rotterdam», la chiosa di Dell’Utri.

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