Berlusconi indagato per le stragi di mafia, Forza Italia fa quadrato: «Giustizia a orologeria»

Berlusconi indagato per le stragi di mafia, Forza Italia fa quadrato: «Giustizia a orologeria»
Martedì 31 Ottobre 2017, 11:52
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È «evidente che l'ennesima indagine non potrà che concludersi con una rapida archiviazione, così come già avvenuto in passato, non essendovi alcun reale elemento di novità» rispetto alle «plurime precedenti archiviazioni» e alle «altrettante plurime sentenze di merito e della Corte di Cassazione». Lo scrive in una nota l'avvocato Nicolò Ghedini, in merito alle notizie riportate oggi su Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri nuovamente indagati per le stragi di mafia del 1993.

«Puntualmente e come sempre da oltre vent'anni - si legge nella nota di Ghedini -, a ridosso di una competizione elettorale a pochi mesi dalle elezioni nazionali e proprio nel giorno in cui il Presidente Berlusconi sarà in Sicilia, a mezzo stampa senza che in alcun modo siano stati previamente avvisati il diretto interessato o i suoi legali, è stata pubblicata, con grande risalto, la notizia di una nuova indagine nei suoi confronti».

«E, come di consueto - prosegue Ghedini - mai si potrà sapere chi ha propalato la notizia, ovviamente coperta da segreto, ai giornalisti. E questa sì che è un'indagine che non dovrebbe comportare particolari complessità per individuare il o i responsabili. Sarà interessante verificare se il ministro Orlando vorrà contribuire, mediante i mezzi ispettivi di cui dispone, a far luce sul grave episodio, anche tenuto conto che, a tenore delle stesse fonti giornalistiche, il nome del presidente Berlusconi nel registro degli indagati sarebbe stato addirittura segretato dalla Procura di Firenze». «Del resto il solo ipotizzare che il presidente Berlusconi possa in alcun modo essere coinvolto nelle vicende in oggetto è talmente assurdo che qualsiasi commento diviene superfluo», conclude.

Sull'inchiesta tutta Forza Italia fa fronte comune: «Se non fosse una notizia tragica, sarebbe addirittura farsesca», dice il presidente della Regione Liguria e consigliere politico di Silvio Berlusconi Giovanni Toti. «Pensare che per l'ennesima volta a dispetto di vent'anni di persecuzioni giudiziarie si richiamino in causa il nome di Berlusconi e quello di Marcello Dell'Utri, peraltro in grave condizioni di salute in carcere e che andrebbe scarcerato, sulla base di dichiarazioni intercettate in carcere di un noto malavitoso criminale mi sembra una cosa di un'assurdità tale che non saprei come commentare».

Sulla stessa linea il presidente dei senatori di Forza Italia, Paolo Romani: «Ci risiamo! Sta per concludersi un'importante campagna elettorale per il rinnovo dell'Assemblea regionale siciliana e, in vista delle elezioni politiche della prossima primavera, riparte l'attacco mediatico-giudiziario contro il presidente Berlusconi. Un dé ja vu che però indigna e dovrebbe far riflettere tutti, a cominciare dal ministro Guardasigilli che non può restare silente di fronte alla propalazione illegale della notizia di una nuova indagine, peraltro infondata e assurda».

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