Berlusconi a sorpresa dagli industriali a Capri. E a Bruxelles annuncia: al governo con 12 tecnici

Berlusconi a sorpresa dagli industriali a Capri. E a Bruxelles annuncia: al governo con 12 tecnici
di Paolo Mainiero
Venerdì 20 Ottobre 2017, 10:43 - Ultimo agg. 15:40
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Silvio Berlusconi si riprende la scena, dopo cinque anni torna a Bruxelles per il vertice del Ppe, saluta Angela Merkel, si propone come unico argine ai populisti. Il leader di Forza Italia esclude una grande coalizione col Pd, tira fuori Antonio Tajani dalla corsa alla leadership del centrodestra, garantisce sull'europeismo della Lega, disegna il futuro governo. È un Berlusconi a tutto campo, pronto a gettarsi in campagna elettorale. Intanto, sette giorni dopo la convention di Ischia oggi sbarca Capri per il convegno dei giovani industriali. Il Cavaliere arriva in mattinata e alloggerà al Quisisana. È un'improvvisata, e infatti il suo intervento non è in agenda. È probabile che interverrà già nel pomeriggio, altrimenti domani. Di certo c'è che il suo arrivo coglie di sorpresa i giovani imprenditori. Oggi, tra gli altri, interviene il ministro dello Sport Luca Lotti mentre domani tocca al ministro degli Esteri Angelino Alfano. E chissà che Capri non sia galeotta per un riavvicinamento tra Berlusconi e il leader di Ap.
 


Il ritorno al centro della scena passa ovviamente anche dall'Europa. La decisione di Berlusconi di partecipare, dopo cinque anni, al vertice del Partito popolare rientra in una precisa strategia: accreditarsi a Bruxelles come il leader dei moderati che può arginare l'avanzata dei populisti. «Mi fa una certa impressione tornare nella sede della Ue», confessa. «Il mio - aggiunge - è stato l'unico intervento che ha suscitato applausi insieme a quello dell'austriaco Kurz». La vittoria dei popolari a Vienna è letta da Berlusconi come un viatico per quanto succederà in Italia. «Sono ancora qui, contro il parere dei miei figli e dei miei manager, per far sì che in Italia non abbiano il sopravvento gli irresponsabili». In questo percorso, per il Cavaliere è fondamentale ricucire il rapporto con la Merkel, con la quale ieri c'è stato un rapido saluto. «Ci sentiremo al telefono - fa sapere - ad Angela mi lega da sempre una grande e reciproca stima». 

Che il leader di Fi si senta già in campagna elettorale è evidente e, forte dei sondaggi che danno il centrodestra unito in vantaggio, Berlusconi smentisce ancora una volta l'ipotesi di un governo di larghe intese con il Pd: «Ci sono troppe distanze». Si parla di politica italiana ma anche di appartenenza all'Europa che, assicura, «nessuno nel centrodestra mette in dubbio», neanche la Lega. I toni sono già da campagna elettorale: in campo, dice, non c'è nessun altro «che possa garantire un governo efficace e chi non ha lavorato o chi ha fatto solo politica non può assumersi questa responsabilità». Quindi, forse anche un po' a sorpresa, esclude l'ipotesi di una chiamata alle armi del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. «Svolge egregiamente il suo ruolo - lo elogia Berlusconi -, in questi primi mesi non ha sbagliato un colpo». Per il candidato premier, aggiunge, si lavora su «altri protagonisti: ce ne sono in Italia, di comprovata esperienza. 

Quanto all'alleanza con la Lega, Berlusconi assicura sull'affidabilità di Salvini. «Si pone con irruenza nel fare politica ma - spiega - è estremamente aperto e ragionevole, e questo mi dà l'assoluta sicurezza su come possa funzionare da qui in avanti la coalizione».
Anzi, c'è già la ricetta per il governo con Lega e Fdi, rivela Berlusconi. «Sarò di venti membri, dodici ministri della società civile e solo otto politici, tre di Forza Italia, tre della Lega e due Fdi». Insomma, il Cav si considera ancora in campo da titolare. D'altra parte, scherza con i giornalisti prima di ripartire per l'Italia, «ho fatto un'estate monacale, non sono andato a cena nemmeno una volta e ho perso undici chili, sentite che muscoli».

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