Berlusconi, l'accusa choc del consigliere grillino: «Muori». Poi si scusa: «Scherzavo»

Berlusconi, l'accusa choc del consigliere grillino: «Muori». Poi si scusa: «Scherzavo»
Martedì 17 Aprile 2018, 19:36 - Ultimo agg. 23:38
2 Minuti di Lettura
Ha scatenato una bufera politica il consigliere comunale grillino di Campagnola (Reggio Emilia) Rajinder Singh. L'esponente del M5s prima ha augurato via Facebook la morte al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Poi ha scritto altri post sul social media evitando di chiedere scusa. Infine si è pentito e ha preso le distanze da quanto condiviso su Facebook. Ma nel frattempo il Movimento 5 Stelle ne aveva chiesto le dimissioni e lo stesso sindaco del suo paese, Alessandro Santachiara del Pd, gli aveva inviato una lettera di richiamo, invitandolo ad atteggiamenti più istituzionali. Per non parlare delle numerose reazioni da esponenti di Forza Italia, che ne hanno stigmatizzato la condotta verbale inappropriata. A innescare la polemica, un post scritto da Laura Tremamondo e condiviso ieri dal consigliere Singh sulla sua pagina Facebook: «Berlusca, se vuoi risolvere tu la situazione in Siria, muori è l'unico modo», si leggeva nel post.




Un'uscita stigmatizzata dal Movimento 5 Stelle con i suoi portavoce (i parlamentari Maria Edera Spadoni, Maria Laura Mantovani e Davide Zanichelli): «Non è tollerabile augurare la morte a nessuno. Aspettiamo delle scuse ufficiali quanto prima, insieme alle sue dimissioni da consigliere comunale. Nel frattempo abbiamo avviato tutti i canali disciplinari regolamentati dal nostro statuto». Parole condivise anche dal profilo Facebook dei pentastellati di Campagnola: il consigliere è stato di fatto sfiduciato dalla base.

Persino il sindaco Pd di Campagnola, Alessandro Santachiara, a fine mattinata ha scritto al consigliere un «richiamo verbale». «Trovo inopportune e deprecabili le sue uscite», spiega il sindaco, che ha suggerito al consigliere di «adottare i comportamenti opportuni per rimediare», ha detto. E nel pomeriggio sono arrivate le scuse del consigliere: «Con grande umiltà e sincerità è mio dovere rivolgere le mie più sentite scuse a tutti coloro i quali è stata lesa la propria sensibilità morale», ha scritto. Ma assieme alle scuse non arrivano le dimissioni.





E intanto Forza Italia è all'attacco. Benedetta Fiorini, deputato reggiano, sostiene che questa vicenda dimostri come «molti dei militanti e dei dirigenti del Movimento non abbiano rispetto per chi ha scritto la storia degli ultimi 25 anni e siano assolutamente privi del senso delle istituzioni». Galeazzo Bignami, deputato e capogruppo in consiglio regionale, afferma che «l'odio che le sinistre riversavano su Berlusconi oggi lo riversano i 5stelle che hanno ormai surrogato il Pd a sinistra anche in questo». «Odio sociale, purghe etniche, processi sommari: ecco cosa ci aspetterà se il M5S andrà al governo», afferma la deputata di Fi Sandra Savino. 

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA