Berlusconi, le reazioni. Ira di Letta e Conte: «Dichiarazioni gravissime». Calenda attacca: «Fi inaffidabile»

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: «C'è una chiara posizione Ue: supportiamo l'Ucraina il più possibile, con un supporto finanziario, militare, politico e umanitario»

Berlusconi nuovo audio, le reazioni: FdI elogia l'Ucraina e Calenda attacca: «Fi inaffidabile»
Berlusconi nuovo audio, le reazioni: FdI elogia l'Ucraina e Calenda attacca: «Fi inaffidabile»
Mercoledì 19 Ottobre 2022, 18:40 - Ultimo agg. 20:39
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Berlusconi, nuovo audio: le reazioni - Il primo commento, seppur indiretto perché non pensato per reagire alle parole pro Putin di Silvio Berlusconi, è del senatore di Fratelli d'Italia Giovanbattista Fazzolari. Elogia l'Ucraina e Zelensky. Sono pensieri e parole di assoluto sostegno: «Congratulazioni al presidente Zelensky e all'Ucraina per il meritatissimo premio Sakharov del Parlamento europeo. Nessuno come il valoroso popolo ucraino ha difeso in questi anni la libertà di pensiero e i diritti umani difronte alla vigliacca aggressione della Russia di Putin. L'intera Europa è debitrice all'Ucraina per la sua tenacia e il suo eroismo». Questa nota di Fazzolari arriva alle 17.58, un'ora dopo l'assegnazione del premio Sakharov all'Ucraina e a pochi minuti dalla diffusione dell'audio dell'agenzia LaPresse che provoca (di nuovo, a distanza di 24 ore) il vuoto attorno al leader di Forza Italia.

Non è una nota di commento alle parole di Berlusconi, ma stridono tantissimo con quel che ha detto. D'altronde anche Fabio Rampelli, altro peso massimo del partito guidato da Giorgia Meloni, stamattina aveva ammesso: «Non mi sembra che le posizioni di Berlusconi in politica estera siano le stesse di Giorgia Meloni». 

Intercettato dai cronisti fuori dal parlamento Giovanni Donzelli, fedelissimo di Meloni, è spiazzato, dice di non aver ascoltato l'audio. «Non l'ho ancora sentito, quindi non posso commentarlo…». 

Poi arriva il commento a caldo del presidente del Consiglio europeo Charles Michel: ed è un non commento. «Non intendo fare un commento su un commento».

Interpellato sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi circa le responsabilità di Volodymyr Zelensky nella guerra Michel dice: «C'è una chiara posizione Ue: supportiamo l'Ucraina il più possibile, con un supporto finanziario, militare, politico e umanitario. Condanniamo l'attacco ingiustificato e non provocato della Russia». «Naturalmente lavoreremo e coopereremo con tutti i Governi e anche con quello italiano in base al rispetto delle istituzioni democratiche in Italia», ha aggiunto. 

Condanna e sconcerto da parte del leader di Azione, Carlo Calenda«Le parole di Berlusconi confermano che Forza Italia è un partito inaffidabile e chiaramente schierato con la Russia. Il PPE dovrebbe prendere posizione e Antonio Tajani non dovrebbe diventare Ministro degli Esteri. Meloni non ha una maggioranza con cui poter governare», scrive su Twitter. «Le posizioni sull'Ucraina espresse da Berlusconi nell'audio diffuso su La7 sono le stesse del Cremlino. Gravissime, incompatibili con qualsiasi famiglia politica europea. La mancanza di una presa di posizione da parte del Ppe e di Manfred Weber li renderebbe complici». Lo scrive su twitter l'eurodeputato di Italia Viva e vicepresidente di Renew Europe Nicola Danti.

La capogruppo dem al Senato Simona Malpezzi va all'attacco: «Quella pronunciata da Berlusconi è la ricostruzione più filoputiniana mai sentita in Occidente ed è un falso storico. Mi chiedo come sia possibile che Meloni - che dice di sostenere convintamente l'Ucraina - possa sopportare queste esternazioni che minano pesantemente la credibilità internazionale dell'Italia. Come pensano di poter governare così divisi sulla politica estera? Su una questione, tra l'altro, dove non sono ammesse ambiguità?». Segue a stretto giro anche un duro commento del segretario del Pd Enrico Letta: «Le dichiarazioni di Berlusconi sono gravissime, incompatibili con il posizionamento dell'Italia e dell'Europa. Sono parole che pongono il nostro Paese fuori dalle scelte europee e occidentali e che minano alla base la credibilità del possibile nuovo esecutivo. Ogni governo che nasce in Europa oggi deve scegliere se stare con Putin o stare con l'Ucraina e con l'Unione Europa. Il governo Meloni sta nascendo sotto il segno della peggiore ambiguità». 

«Dopo le dichiarazioni di questi giorni ci aspettiamo la presenza con noi in piazza, sabato 29, del leader di Forza Italia». È l'appello lanciato da Giuliano Castellino, ex Forza Nuova oggi Italia Libera a Silvio Berlusconi. «Sabato 29 ottobre saremo in tutte le piazze d'Italia con bandiere italiane e russe per dire no alla guerra in una mobilitazione popolare e generale per la pace - continua - Condividiamo le parole di Berlusconi e ci aspettiamo di sentirle ripetere in piazza a quegli stessi italiani pronti a gridare "Noi la guerra non la vogliamo! Noi la crisi non la paghiamo". È tempo di anti-imperialismo e anti-globalismo».

«Alla luce delle ultime e più complete dichiarazioni del presidente Berlusconi sul conflitto russo-ucraino, si pone un problema per il nostro Paese. Non credo che possa essere accettato che Forza Italia esprima un ministro degli Esteri. È un problema serio per la credibilità e l'immagine del nostro Paese anche all'estero. Una questione politica seria che porremo con chiarezza presidente Mattarella nel corso delle consultazioni». Lo ha dichiarato il leader del M5s Giuseppe Conte

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