Berlusconi rilancia il condono: «Salvare gli abusi di necessità»

Berlusconi rilancia il condono: «Salvare gli abusi di necessità»
di Alberto Gentili
Giovedì 8 Febbraio 2018, 10:03 - Ultimo agg. 15:03
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Non c'è pace per il centrodestra. Più si avvicina il giorno delle elezioni, più si accende il duello tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. È una gara a chi la spara più grossa e a chi più velocemente corre a smentire il presunto alleato. L'ultimo capitolo porta il titolo «condono edilizio». Ad aprire le danze, questa volta, è Berlusconi. Il Cavaliere, come da tradizione elettorale, di buon mattino ai microfoni di Radio24 mette a verbale: «C'è la possibilità di una sanatoria edilizia per i casi di abusivismo di necessità. E bisogna cambiare le regole: chi deve costruire una casa non dovrà più aspettare anni per permessi e licenze. Dovrà dichiarare l'inizio dell'attività e assumersi la responsabilità di rispettare le leggi. Solo dopo verranno i controlli». È un vecchio cavallo di battaglia di Berlusconi: già nelle campagne elettorali del 2008 e del 2013 il leader di Forza Italia aveva sventolato la bandiera della sanatoria, con riferimento soprattutto alla situazione in Campania, dove l'abusivismo edilizio ha raggiunto cifre da capogiro. L'obiettivo di fondo è di salvare dalle demolizioni le case cosiddette di necessità, ovvero le prime case. In questa direzione andava anche la proposta di legge del senatore Ciro Falanga (Ala), proposta passata per due volte al Senato e una alla Camera ma affossata dal Pd in vista del traguardo finale.
 
Oggi Berlusconi rilancia la questione, facendone un punto fermo del programma di Forza Italia. Ma passa meno di un'ora e, come da copione ormai collaudato, arriva la stroncatura di Salvini. Era già accaduto sulla promessa di Berlusconi di rispettare il limite del 3% deficit-Pil. Era successo per la visita del presidente turco Erdogan e sulla questione della premiership contesa. E anche sull'uscita dall'euro, rilanciata da Salvini nel suo «programma aggiuntivo». Ma ecco l'ultima stoccata del segretario della Lega: «Dico no, fortemente no, a ogni ipotesi di condono per abusi edilizi. Il nostro territorio è già troppo cementificato, occorre abbattere tutte le costruzioni abusive». Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, prende le distanze bocciando gli «abusivi seriali». Conclusione, da lì a poco Berlusconi si corregge: «Mai parlato di condono, ma di semplificazione amministrativa». Matteo Renzi ironizza: «Il Cavaliere fa sempre così, nell'ultimo mese di campagna elettorale propone una sanatoria. La fantasia al potere...».

Nervi tesi anche sulla manifestazione anti-inciucio proposta dalla Meloni. Berlusconi la stronca: «È un'iniziativa dannosa, potremmo far credere ai nostri elettori che esiste la possibilità di un accordo con il Pd e la sinistra. Cosa che non esiste». Per una volta Salvini è d'accordo: «Io a quella manifestazione non vado, è inutile ripetere che la Lega non farà inciuci». Piccata la replica della Meloni: «Registro che Berlusconi e Salvini hanno più volte dichiarato di non essere disponibili a fare inciuci. Perciò non capisco perché non vogliano partecipare. Mistero...».

Nel suo strizzare l'occhio alla destra, dopo le sparate sovraniste e xenofobe, Salvini lancia infine anche la leva militare obbligatoria: «Su base regionale e per sei-otto mesi. Farebbe il bene di tanti ragazzi e ragazze». Commento di Renzi: «L'alleanza tra Berlusconi e Salvini vale solo per prendere i seggi, mica per governare». Naturalmente in disaccordo il Cavaliere: «Con Salvini abbiamo stili di comunicazione diversi. Lui è pirotenico, ma quando siamo seduti a un tavolo è una persona ragionevole e di buonsenso».
 

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