Boldrini accusa M5S e Lega: «Campagna di odio contro di me frutto di una strategia politica»

Boldrini accusa M5S e Lega: «Campagna di odio contro di me frutto di una strategia politica»
Boldrini accusa M5S e Lega: «Campagna di odio contro di me frutto di una strategia politica»
Lunedì 23 Luglio 2018, 14:03 - Ultimo agg. 24 Luglio, 08:31
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«Questa grande ondata di violenza che mi è stata scaricata addosso è stata frutto di una strategia politica, messa in atto sia da M5s sia dalla Lega». Lo dice l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini, in una intervista all'Agi parlando dei tanti hater che sui social network da anni la insultano e le scrivono violente parole d'odio.

«Per quanto riguarda M5s - prosegeu Boldrini - tutto è partito nel 2014, quando Beppe Grillo mise nel suo blog un video che sembrava innocente con una mia sagoma in cartone messa in un taxi, che culminava con la domandina "che cosa faresti alla Boldrini in macchina?". Quella domanda scatenò un mare di sconcezze, di volgarità e di minacce ai miei danni. Questo evento viene raccontato anche nel libro "Supernova" scritto da Nicola Biondo, allora capo della comunicazione di M5s alla Camera. Scrive di aver avuto un colloquio con Casaleggio, nel quale si dissociò da questa operazione a causa della violenza scatenata dalla stessa. Casaleggio gli rispose che avevano sbagliato, ma solo nella misura in cui il Movimento si era reso palesemente artefice dell'iniziativa. Secondo lui, infatti, bisognava testare gli umori della Rete, ma sarebbe stato meglio farlo sottotraccia e non in chiaro come fece Grillo».

Un esperimento sui social, con lei come cavia?, le viene chiesto. «Non c'è dubbio risponde Bolrdini -. Da quel momento la mia persona fu oggetto di attacchi di ogni tipo. In ogni caso mi fa piacere che Biondo si sia dissociato e abbia sentito il bisogno di scriverlo. So che avrebbe voluto inviarmi un biglietto di scuse e che poi ha desitito. Consideri le sue scuse accettate, spero di poterlo incontrare presto».

«L'accordo tra M5s e Lega è nato sulla Rete prima che in Parlamento, nel momento in cui cominciarono a prendere di mira le stesse persone - ha detto ancora Boldrini -. Un'alleanza testata sui social, che nasce digitale e diventa politica».
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