Giulia Bongiorno: «Troppo inglese nella pubblica amministrazione»

Giulia Bongiorno: «Troppo inglese nella pubblica amministrazione»
Giulia Bongiorno: «Troppo inglese nella pubblica amministrazione»
di Mario Ajello
Mercoledì 19 Dicembre 2018, 11:41 - Ultimo agg. 12:16
1 Minuto di Lettura
«Amo l'inglese ma qui si sta esagerando». Il ministro - non la ministra, come lei giustamente ci tiene a precisare ogni volta - Giulia Bongiorno lancia l'allarme. Che è questo: nella lingua della pubblica amministrazione, di cui è titolare, si esagera nel ricorso a parole e a espressioni - specialmente quando si parla di informatica - del vocabolario anglosassone. Che sono considerate più veloci, ma risultano invece meno chiare al comprendonio di tutti.

LEGGI ANCHE Legittima difesa, Bongiorno: «In Italia troppo lassismo»

Da donna e politica intelligente, come è ovvio la Bongiorno non mira affatto all'autarchia linguistica. Sottolinea soltanto che la lingua italiana è ancora viva, ammirata sia qui sia all'estero e meritevole di essere coltivata anche nella pubblica amministrazione. Very good, verrebbe da dirle. Anzi, brava.
© RIPRODUZIONE RISERVATA