Carlo Calenda preso in giro da un consigliere con la foto di un bambino sovrappeso: «Lo denuncio»

Carlo Calenda preso in giro da un consigliere con la foto di un bambino sovrappeso: «Lo denuncio»
Carlo Calenda preso in giro da un consigliere con la foto di un bambino sovrappeso: «Lo denuncio»
Domenica 11 Aprile 2021, 18:01 - Ultimo agg. 18 Febbraio, 21:17
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Duro scontro social nel mondo politico per un tweet di Carlo Maria Chiossi (M5s) contro il candidato sindaco di Roma, Carlo Calenda. Il consigliere comunale del M5s di Roma, dopo aver postato un'immagine di un bambino sovrappeso in costume da bagno per attaccare il candidato sindaco con la frase «Il giovane Calenda...quello che vorrebbe fare il sindaco senza mollare la poltrona in Europa», è accusato di body shaming. Il repost di Calenda su Facebook con tanto di commento non ha tardato ad arrivare scatenando i followers indignati per l'atteggiamento del consigliere comunale. «Questo signore è consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle a Roma e pure presidente di commissione. Usa la foto di un bambino in costume, che non conosce, che espone alla rete prendendolo in giro sul suo corpo. Io sulla mia pancia scherzo volentieri. Ma usare un bambino in questo modo è da gentaglia priva di scrupoli e morale. Lunedì verrà denunciato - ha annunciato il leader di Azione - A ottobre dovrà cercarsi un lavoro».

Le scuse, ma la foto è un meme

Dallo stesso social il diretto interessato dà la sua versione dei fatti scusandosi al contempo con quanti si sono sentiti offesi: «Ieri ho fatto un tweet che si è prestato ad una interpretazione distorta e sono stato accusato da Caleda e suoi seguaci di body shaming ed altre nefandezze. L'immagine utilizzata è un meme, famoso in internet, dal titolo Fitness is my passion che ha rievocato in me la foto di Calenda in piscina».

Viene usato, il meme, per dire che non si ha voglia di fare qualcosa - scrive Chiossi - Nel testo ho citato Calenda che non vuole lasciare la poltrona in Europa per candidarsi a Sindaco di Roma. Pensavo fosse chiara la boutade, invece l'effetto è stato l'opposto grazie anche all'astuzia di Calenda che ha intelligentemente rivoltato a suo favore la vicenda. Mi scuso pubblicamente con quanti di voi si sono sentiti offesi dall'immagine e dall'associazione con il politico. Non era mia intenzione offendere nessuno ne colpire l'aspetto fisico di chi è in sovrappeso visto che lo sono anche io»

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