Elezioni, Calenda: «Larga coalizione con Lega, Pd e Fdi». Dure repliche dal Centrosinistra

Elezioni, Calenda: «Larga coalizione con Lega, Pd e Fdi». Dure repliche dal Centrosinistra
Lunedì 5 Settembre 2022, 15:26 - Ultimo agg. 16:35
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Carlo Calenda vuole «un governo di larga coalizione che comprenda PD, Lega e, perché no, anche Frateli d'Italia». Il leader di Azione lo ha dichiarato stamattina in un'intervista a RTL in cui è tornato a ribadire la sua volontà di mantenere Mario Draghi come Presidente del Consiglio anche dopo le prossime elezioni. «Se raggiungiamo il 10-12% alle urne è possibile». Più tardi ha espresso apprezzamento per la leader di FDI Giorgia Meloni, ma ha aggiunto che dovrebbe fare esperienza come ministro prima di puntare a Palazzo Chigi.

Nell'ipotetico governo di unità nazionale non è incluso il partito di Giuseppe Conte. «Una cosa è certa, mai staremo con i Cinque Stelle.

La politica serve per governare e non per far casino. Se ti allei con persone che la pensano al contrario di te non fai niente» aveva ribadito Calenda il 26 agosto a Viareggio.

La risposta del centrosinistra

Le prime reazioni alla proposta di Calenda sono arrivate da +Europa, il partito che aveva prestato il simbolo ad Azione prima della rottura dell'alleanza col PD. «Io penso che Fratelli d'Italia vada battuta, non che si pensi a fare un governo con loro». Così il segretario Benedetto Della Vedova a margine della presentazione dei candidati milanesi. «Per me quella di Calenda è una cosa politicamente sbagliata. Pensare che Giorgia Meloni a Palazzo Chigi diventi una leader moderata ed europeista è un torto che non le voglio fare. La ritengo una persona che ha idee sbagliatissime e pericolose per il Paese»

Sulla stessa linea anche Enrico Borghi della segreteria del Partito Democratico. «Continuare a usare Draghi come specchietto per le allodole è disdicevole. Se Calenda vuole candidarsi a fare il Premier chieda i voti agli italiani», il suo commento. Bocciata categoricamente la proposta di larga coalizione: «Tra noi e la destra ci sono differenze sostanziali sulla collocazione internazionale dell'Italia e la politica economica da intraprendere. La destra si è assunta la pesante responsabilità di far cadere il governo e non possiamo mettere tutto tra parentesi. Il PD non è la safety car della politica italiana che scende in pista quando ci sono problemi. Se perderemo staremo all'opposizione». Non vi è invece un veto preventivo su un eventuale accordo post elettorale con il Terzo polo qualora nessuna coalizione raggiungesse la maggioranza assoluta. «Noi ci candidiamo a vincere, poi tutto dipende dalla risposta elettorale che daranno i cittadini. Le elezioni non sono un esercizio di stile per poi decidere tutto a tavolino».

Dal fronte Fratelli d'Italia la risposta del senatore Ignazio La Russa è laconica: «Non commento la fantascienza».

La tregua per il caro energia

Nel corso della stessa intervista Calenda era tornato anche sulla sua proposta di una tregua dalla campagna elettorale per fronteggiare il problema del caro bollette. «Mi dicono tutti di sì, ma poi non si organizza mai. Solo Letta non ha risposto, mentre la Meloni mi ha detto che era disponibile anche oggi».

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