M5s, Conte prende tempo per le liste e fa firmare le candidature “al buio”

M5s, Conte prende tempo per le liste e fa firmare le candidature “al buio”
M5s, Conte prende tempo per le liste e fa firmare le candidature “al buio”
di Martina Pigna
Giovedì 18 Agosto 2022, 22:07 - Ultimo agg. 19 Agosto, 06:54
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Se per i prescelti del listino bloccato la benedizione è giunta nel giorno del voto, per i 1500 aspiranti deputati e senatori, in attesa dei risultati delle parlamentarie M5s, si preannuncia, nel migliore dei casi, un appuntamento al buio. Come in Calabria e in Campania, dove ieri sono partite le prime convocazioni da parte dei coordinatori regionali. Ai candidati chiamati, la richiesta di firmare la convalida della documentazione presentata in precedenza, ma nessuna informazione in più sul ruolo che eventualmente ricopriranno all’interno della lista. Perché a stabilire il posizionamento di ciascuno non saranno solo i voti conquistati su Skyvote, ma i calcoli fatti da Giuseppe Conte, stretto tra il vincolo del criterio dell’alternanza di genere e i desiderata dei 15 prescelti a cui ha promesso l’atterraggio in collegi sicuri. Con il rischio di scalzare qualcun altro dalla cima delle liste. Così è in Sardegna, dove l’unico collegio sicuro alla Camera è conteso da Alessandra Todde ed Ettore Licheri. Anche se rimane la Campania la regione in cui sarà più arduo contendersi uno scranno.

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BLINDATI E NON
Qui gli autocandidati ammessi alle parlamentarie sono stati 188, quasi il triplo di quelli calabresi, che sono 57. Tra i blindati che puntano alla roccaforte campana, ci sono l’ex ministro Sergio Costa e Mariolina Castellone. Ma a loro potrebbe aggiungersi anche Federico Cafiero de Raho, la cui corsa è ancora in forse in Calabria. Ma dove per la prima volta corre anche Valeria Baldino, eletta nel 2018 a Roma, ma di origini cosentine. 
La tattica dell’avvocato di Volturara Appula - si vocifera da via di Campo Marzio - è quella utilizzata dal generale Quinto Fabio Massimo per vincere le battaglie più ardue: temporeggiare quanto più si può, in attesa della scadenza del 22 agosto, quando le liste andranno depositate presso gli uffici centrali delle Corti d’appello. 


I TEMPI
Come? Presentando le liste dei candidati in contemporanea con gli esiti delle parlamentarie. Così da evitare nuovi ostacoli e possibili malumori della base. Il religioso silenzio, che il leader M5s mantiene da ormai 48 ore, è interrotto solo per commentare i nubifragi che hanno colpito la Penisola e richiedere «misure straordinarie» per far fronte all’emergenza climatica. Ma senza mai prestare il fianco agli attacchi degli ex lanciati nel corso della giornata. Né alle accuse di Luigi di Maio, che gli imputa di «aver smantellato» il movimento. Né tanto meno agli affondi di Max Bugani, l’ex colonnello pentastellato passato ad Articolo 1, che a Conte ricorda che «il record dei votanti appartiene all’Associazione Rousseau con 79.634 iscritti votanti in otto ore di voto». 


I TIMORI
A preoccupare Enrica Sabatini, socia dell’associazione Rousseau e compagna di Davide Casaleggio, non sono però «la serie di fesserie» sul record dei voti, raggiunto nel 2019 e non in quest’ultima tornata. Quanto piuttosto «la trasparenza del voto», rivendicata da Conte ma che, a suo dire, non esisterebbe. Questo perché, ricorda la Sabatini, l’azienda che ha gestito il voto, ossia Skyvote, a differenza di Rousseau, avrebbe confermato di non essere in grado di verificare se accedono al proprio sistema di voto profili fasulli, iscritti non attivi, persone decedute o eletti di altri partiti.
Da qui, l’interrogativo polemico ai vertici pentastellati: «Quale organo politico del M5S garantisce che quei 50 mila votanti siano persone reali?»

 

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