Carfagna e Toti a Sky TG24: «Alleati ma non succubi della Lega»

Carfagna e Toti a Sky TG24: «Alleati ma non succubi della Lega»
Sabato 22 Giugno 2019, 19:50 - Ultimo agg. 23 Giugno, 09:04
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Con la Lega «siamo alleati, ma questo non significa essere succubi, certo sappiamo che i rapporti di forza sono cambiati, ma non siamo la ruota di scorta di nessuno». Lo dice Mara Carfagna, intervistato da Maria Latella su SkyTg24, parlando dei rapporti con il partito di Salvini. «Essere più piccoli - spiega la neo coordinatrice azzurra - non significa essere deboli, siamo distinti da Lega, io stessa ho marcato spesso le differenze, una cosa che non significa sabotare l’alleanza».

«Credo che l’immigrazione sia un tema talmente spinoso e sentito negli ultimi anni, che bene ha fatto Salvini a fare una potentissima stretta su questo tema». Così Giovanni Toti, neocordinatore nazionale di Forza Italia ha risposto a una domanda su come avrebbe gestito il caso dei migranti della Sea watch, ugualmente ospite de «L’intervista» di Maria Latella su Sky Tg24.

Prima di lui, sullo stesso tema aveva risposto l’altra coordinatrice del partito Mara Carfagna, che avrebbe fatto sbarcare in Italia i migranti della nave della ong tedesca.
Quindi Toti ha aggiunto: «Per altri aspetti ha ragione Mara», precisando però che «se non ci fosse stata un’inversione di tendenza sull’immigrazione, saremmo al Cara di Mineo».
«Non ho pregiudizi ma non la ritengo una priorità assoluta. Chi vuole cambiare il nome di un partito di solito vuole chiudere con un passato ingombrante, e io non lo considero così ma una storia di cui essere fieri». Ha detto ancora Mara Carfagna.

Non è una questione prioritaria nemmeno per il governatore della Liguria, che ha aggiunto: «Non è iconoclasta, è un’ipotesi che valuteremo utilitaristicamente».
«Era stato incaricato di coordinare il partito ma mi sembra che in questi due anni non ci siano stati straordinari risultati». L’ha detto Giovanni Toti a proposito del ruolo di Antonio Tajani alla vicepresidenza di Forza Italia.

I neocordinatore nazionale di FI ha aggiunto: «Penso che Antonio possa essere ancora utile ma bisogna cambiare pagina». Sottolineando che finora «il numero uno del partito resta Silvio Berlusconi».
«Correremo insieme tutta la vita insieme, come già succede in tante regioni».  

A ribadire la necessità di un centrodestra unito, anche l’altra coordinatrice Mara Carfagna.
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