Carlo Azeglio e Franca,
mano nella mano fino all'ultimo

Carlo Azeglio e Franca Ciampi
Carlo Azeglio e Franca Ciampi
di Maria Latella
Venerdì 16 Settembre 2016, 21:00 - Ultimo agg. 17 Settembre, 08:31
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Si sono tenuti per mano tutta la vita. Nel caso di Carlo Azeglio e Franca Ciampi, la metafora non rende l'idea: loro si tenevano per mano sul serio, decine e decine di foto e valanghe di immagini dei sette anni al Quirinale sono lì a confermarlo. Si sono tenuti per mano fino all'ultimo, cosi come fino all'ultimo l'ex presidente della Repubblica è andato in ufficio, in Senato, ascoltando più che parlando perché la grave malattia l'aveva molto indebolito.

I Ciampi fanno parte di quella generazione di italiani, i novantenni della Repubblica, che hanno sperimentato una giovinezza difficile, le privazioni della guerra, potendo però contare su sicurezze granitiche che ai figli e ai nipoti poi sono spesso mancate. Per dirne una: gli è riuscito di tenere per mano, e fino all'ultimo, l'amore dei loro vent'anni.

Si conobbero, appunto, da ragazzi: Franca Pilla era figlia di un funzionario della Banca d'Italia e fu lei a convincere il giovane Carlo Azeglio, laureato in lettere: meglio la banca dell'insegnamento. "Ci ho visto lungo, eh" commentava con le amiche, autocongratulandosi per aver saputo scegliere un uomo che con lei aveva condiviso tutto, famiglia e professione.

Sono stati, i Ciampi, gli epigoni di un'Italia borghese che a molti di noi manca. Casa bella ma certo non opulenta nel quartiere Trieste. Vacanze a santa Marinella. Rispetto per i doveri oltre che per i piaceri, rispetto per i buoni studi, le buone letture. Curiosita' per quel che succedeva fuori dai confini italiani.

In più, o soprattutto, la forza di non mettere in discussione il rapporto di coppia, la famiglia. Pensando a questa generazione che e' nata negli anni Venti, si è sposata negli anni 50, ha avuto figli negli anni 60 riuscendo a restare insieme, tra difficoltà e soddisfazioni, mentre i nipoti nascevano e gli acciacchi cominciavano a  farsi  sentire, guardando ai Ciampi, insomma, come ai tanti loro coetanei che hanno festeggiato nozze d'argento, d'oro, e pure di diamante, viene ora da chiedersi  perché non li abbiamo guardati piu' da vicino, quando si tenevano per mano.

«Ho visto lungo, eh?» diceva Franca Ciampi alle amiche, sentendosi anche un po' invidiata per quel marito che lei ha sempre considerato bellissimo, e che in effetti aveva saputo invecchiare con eleganza. Lui ricambiava: «Ho avuto una moglie straordinaria».

A chiedergli il segreto, lui, il severo governatore di Bankitalia, il presidente della Repubblica che aveva fatto riscoprire agli italiani l'amor di patria, non si tirava indietro: «Non ci siamo mai addormentati in discordia. Mai».

Molto, molto altro ricorderemo di Carlo Azeglio Ciampi, ma credo dovremo essergli grati anche perché, dal Quirinale, uscendo mano nella mano con la signora Franca sembrava voler ricordare che le carriere, per quanto di successo, il potere, per quanto grande, la fama, per quanto durevole, non riusciranno mai a competere col segreto di un amore felice e lungo tutta una vita.
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