Consiglio d'Europa: «Dare subito un porto a Sea Watch»

Consiglio d'Europa: «Dare subito un porto a Sea Watch»
Martedì 18 Giugno 2019, 11:38 - Ultimo agg. 19 Giugno, 08:41
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«Sono seriamente preoccupata per l'impatto che alcune parti del decreto sicurezza bis potrebbero avere sulla vita delle persone che necessitano di essere salvate in mare». Lo ha detto Dunja Mijatovic, commissario per i diritti umani del Consiglio d' Europa, riferendosi alle sanzioni previste dal decreto per le imbarcazioni private che potrebbero essere impegnate in operazioni di salvataggio nel Mediterraneo.

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«I migranti salvati in mare non dovrebbero mai essere sbarcati in Libia, perché i fatti dimostrano che non è un Paese sicuro», ha proseguio Dunja Mijatovic, che si è detta «preoccupata per l'atteggiamento del governo italiano nei confronti delle ong che conducono operazioni di salvataggio nel Mediterraneo». Il commissario chiede che alla «Sea Watch 3 sia indicato tempestivamente un porto sicuro che possa essere raggiunto rapidamente».

Intanto la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d'inchiesta sul caso della « Sea Watch 3» che da sei giorni è al confine delle acque territoriali italiane, a 16 miglia circa da Lampedusa (Ag). Il procuratore aggiunto, Salvatore Vella, nel fascicolo - a carico di ignoti - ha ipotizzato il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Nei giorni scorsi, il Viminale aveva dato l'autorizzazione allo sbarco di 10 delle 53 persone a bordo, fra cui immigrati che stavano male e bimbi in fasce.

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