Conte riconfermato leader del M5S (ma solo poco più di un terzo degli iscritti lo vota) ora predica stabilità: «Favorevoli ad aiuti Ucraina»

Conte riconfermato leader del M5S (ma solo un terzo degli iscritti lo vota) ora predica stabilità: «Favorevoli ad aiuti Ucraina»
Conte riconfermato leader del M5S (ma solo un terzo degli iscritti lo vota) ora predica stabilità: «Favorevoli ad aiuti Ucraina»
Martedì 29 Marzo 2022, 13:48 - Ultimo agg. 30 Marzo, 09:27
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L'importante, per Giuseppe Conte, è che in Senato non venga presentato lo stesso odg di Fratelli d'Italia già approvato alla Camera . Dopo essere stato riconfermato presidente del M5S da un voto online degli iscritti, Conte sparge dichiarazioni rassicuranti: «La fiducia al decreto Ucraina? Il M5s si è dichiarato in modo chiaro e univoco favorevole agli aiuti all'Ucraina. Questo provvedimento non c'entra nulla con il riarmo». Così il leader M5s in conferenza stampa al termine della plenaria dei Comitati M5s. Sulle spese militari «non può essere che il governo non ci ascolti e che nel Def ci si ritrovi davanti a un fatto compiuto. Non mi aspetto che nel Def ci siano fughe in avanti», ha detto ribadendo che il M5S è pronto a votare contro il Documento di economia e finanza dell'esecutivo. Conte oggi pomeriggio alle 17.30 incontrerà il premier Mario Draghi per parlare di spese militari. 

«L'obiettivo di oggi con Draghi è rappresentare la posizione del M5s» poi «siamo disposti a ragionare con il ministro Guerini, con il Parlamento.

Sulle spese militari non è questione di percentuali, maggiori o minori. Il problema è anche dove andiamo a mettere queste risorse: sicuramente non possiamo distrarre risorse dal tessuto sociale che soffre», ha detto Conte in conferenza stampa.

La Nato non è in discussione

«Non voglio mettere in difficoltà nessuno ma non voglio neppure mettere in difficoltà il paese sull'onda emotiva del conflitto. Io non intendo mettere in discussione l'accordo siglato con la Nato: non lo chiedo neppure al premier. Però gli accordi presi illo tempore devono tenere conto delle sopravvenienze e quelle dell'Italia sono superiori a quelle di altri paesi. Quindi ci si mette attorno ad un tavolo e si discutono le tempistiche e gli impegni». Così il leader M5s Giuseppe Conte in conferenza stampa.

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La battaglia legale sul Movimento continua

«Se impugnerò il nuovo voto sulla leadership di Conte? Certamente», risponde all'Adnkronos Lorenzo Borrè, l'avvocato dei ricorrenti di Napoli. «L'impugnazione - spiega il legale - si fonderà su motivi sostanziali, attinenti alla violazione dei principi di parità degli associati e di effettiva partecipazione democratica, attraverso un metodo veramente assembleare, che non ha avuto attivazione. Il dato del 94% del consenso dei votanti va letto a petto di quello che registra il mancato consenso all'elezione di Conte di oltre il 60% degli iscritti, consenso che quindi non ha neanche raggiunto quella maggioranza risicata del 50% +1, a fronte della quale Conte non avrebbe accettato l'investitura. Al Tribunale sottoporremo questioni sostanziali, che riguardano la democraticità del nuovo ordinamento e dei processi decisionali», conclude Borrè.

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