Coprifuoco alle 23, un'ora in più fuori casa: ma solo dal 24 maggio. Matrimoni con green pass da giugno

Coprifuoco alle 23, un'ora in più fuori casa: ma solo dal 24 maggio. Matrimoni con green pass da giugno
Coprifuoco alle 23, un'ora in più fuori casa: ma solo dal 24 maggio. Matrimoni con green pass da giugno
di Alberto Gentili
Giovedì 13 Maggio 2021, 07:26 - Ultimo agg. 07:28
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La frenata di Mario Draghi. Anzi, la porta in faccia del premier a Lega, Forza Italia e Iv che volevano decidere domani la sorte del coprifuoco e invece sono state costrette a rinviare la sentenza a lunedì, è stata incassata sportivamente dalla forzista Mariastella Gelmini, da Matteo Renzi e Matteo Salvini. «La cabina di regia solo il 17? Nessun problema se bisogna aspettare qualche altro giorno, quello che mi interessa è la sostanza, il risultato, cioè le riaperture», ha messo a verbale il leader della Lega.

NOZZE CON IL GREEN PASS
Le brutte sorprese per il fronte aperturista però potrebbero continuare.

Draghi, come ha dimostrato rispondendo alla Camera al question time, resta su una linea di «massima cautela e progressività», fino a chiedere «ancora un po’ di pazienza alle coppie che stanno programmando il loro matrimonio». Ma che non lo possono fare in quanto, al momento, manca una data per la ripresa del settore del wedding. Data che con ogni probabilità sarà fissata lunedì dalla cabina di regia di maggioranza per il 12 o il 19 giugno. «Ma a condizione», dice un ministro che segue il dossier, «che gli invitati siano in possesso del green pass», il certificato che attesta la conclusione del ciclo di vaccinazioni, l’avvenuta guarigione o un tampone negativo eseguito nelle 48 ore precedenti.

COPRIFUOCO ALLE 23
La Lega e Forza Italia chiedono lo slittamento alla mezzanotte o addirittura l’abolizione del “tutti a casa” attualmente fissato per le 22. E ormai anche il Pd e perfino Leu aprono al posticipo del coprifuoco. Ma l’ipotesi più probabile è che alla fine Draghi, d’intesa con il ministro della Salute Roberto Speranza, lo fissi alle 23 a partire da lunedì 24 maggio. E questo sarà anche l’orario di chiusura dei bar e ristoranti con tavoli all’aperto. Eloquenti, riguardo alla prudenza del premier, le parole pronunciate a Montecitorio: «Dobbiamo essere attenti a bilanciare le ragioni dell’economia con quelle della salute. Come per i matrimoni, che sono un’occasione di socialità ma anche di diffusione del contagio», pure per gli altri settori colpiti dalle restrizioni anti-Covid «il governo intende adottare un approccio graduale e allentare le restrizioni a seconda dell’andamento epidemiologico e della campagna vaccinale».

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LOCALI AL CHIUSO
Il centrodestra e Renzi spingono affinché venga anticipata l’apertura dei bar e ristoranti senza tavoli esterni attualmente fissata per il 1° giugno. E solo a pranzo. Ma da quanto filtra da ambienti vicini a Draghi, è difficile che il premier assecondi questa richiesta. Però non è escluso che venga estesa (sempre dal 1° giugno) l’apertura di questi locali alle ore serali.

CENTRI COMMERCIALI
Ormai è pacifico: outlet e centri commerciali saranno aperti anche nei week end da sabato 22 maggio. In questa direzione spingono tutti i partiti di maggioranza, incluso il Pd. Anche Leu, con il capogruppo Federico Fornaro, è favorevole ad aperture «con gradualità e prudenza». E visto l’andamento dell’epidemia e della campagna vaccinale, ormai appare decisamente «prudente» riaprire durante i fine settimana i centri commerciali e gli outlet. 

CENTRI ESTIVI E DILETTANTI
Lunedì verrà fissata anche la data per la ripartenza dei centri estivi e degli sport di squadra dilettantistici. Più difficile invece che venga anticipata la riapertura delle palestre attualmente fissata per il 1° giugno. E’ invece considerato probabile che per questa data venga dato il via libera alle piscine al chiuso (quelle all’aperto saranno attive da domani).

SPINTA AL TURISMO
Dopo il green pass e l’abolizione della quarantena per i turisti (con tampone negativo) provenienti dai Paesi europei aderenti a Schengen, l’Italia aprirà anche ai viaggiatori di Stati Uniti, Canada e Giappone (“valgono” 2,8 miliardi tra alberghi, ristoranti, etc) in possesso di «certificazione vaccinale». Draghi ha annunciato inoltre l’intenzione di «ampliare la sperimentazione dei voli “Covid-tested”, che includa più linee, più rotte e più aeroporti». Attualmente dagli Usa ce ne sono solo due.
 

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