Coronavirus, Ama Roma. Allarme sicurezza: i sindacati pronti allo sciopero

Lavoratori Ama vicini allo sciopero
Lavoratori Ama vicini allo sciopero
di Francesco Pacifico
Domenica 12 Aprile 2020, 11:46 - Ultimo agg. 11:52
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Ultimatum dei sindacati ad Ama: se entro il 15 aprile l'azienda non cambierà direzione sulla sicurezza e sulle misure di precauzione contro il contagio di coronavirus, sarà sciopero. Anche se non è stata ufficializzata la data, le sigle sono pronte a far incrociare le braccia ai dipendenti nelle giornate del 17 e del 18 aprile, a bloccare la raccolta dei rifiuti.

Un ultimatum inaccettabile per la municipalizzata di via Calderon de La Barca, che ha fatto sapere di aver «speso in un solo mese 630mila euro per la sicurezza dei lavoratori». Soltanto l'intervento della Prefettura, già chiamata in causa in passato, può superare quest'impasse.

Perché la situazione in Ama, al di là delle tesissime relazioni sindacali, è al limite. Dopo la morte di un capo operaio di 52 anni di stanza nella sede di Rocca Cencia, un altro collega - nello stesso sito - è risultato positivo. E sarebbero almeno una decina i casi finora registrati in azienda. Da giorni molti lavoratori addetti alla raccolta non escono per i loro giri, perché lamentano di non aver ricevuto le mascherine adatte al loro servizio. L'azienda respinge queste accuse.

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«Pur in uno scenario nazionale complicato per l'approvvigionamento di prodotti e presidi - si legge in una nota - ha dato massima priorità alle forniture di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) per i propri dipendenti: ad oggi sono state distribuite quasi 118mila mascherine (oltre 93mila delle quali con filtro ad alta protezione ffp2 e ffp3), circa 193mila paia di guanti monouso e 7mila500 tute monouso».

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I sindacati chiedono l'applicazione del protocollo di sicurezza firmata la settimana scorsa, con maggiori e diversi distanziamenti. L'azienda ribatte che sono state disposte tutte le modalità necessarie, come dimostrerebbe anche la riduzione di alcuni turni sulla raccolta porta a porta e una rimodulazione di quelli dello spazzamento. Le relazioni sindacali sono soltanto destinate a peggiorare, perché a breve le parti si rivedranno visto che Ama vuole mettere in solidarietà, con l'attivazione del Fondo Fis, un migliaio di dipendenti tra operativo e amministrativi.

Ci sono tutte le condizioni perché si vada a uno stop dei lavoratori nel prossimo weekend. E poco potrà fare la commissione di garanzia degli scioperi, visto che i sindacati sono pronti a proclamare l'agitazione sfruttando l'articolo 7, quello per motivi di salvaguardia della salute pubblica, che di fatto impedisce all'autorità di differire la protesta e di avviare la conciliazione.

 

 

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