Coronavirus, congedo parentale è nella relazione del governo

Coronavirus, congedo parentale è nella relazione del governo
​Coronavirus, congedo parentale è nella relazione del governo
Venerdì 6 Marzo 2020, 13:38 - Ultimo agg. 17:40
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Il congedo parentale è nella relazione del governo legata al coronavirus. Nel pacchetto di misure adottato ieri dal Governo spuntano due misure di sostegno alla famiglia che, pur annunciate, non erano state messe nero su bianco al termine del Consiglio dei ministri. Si tratta del «rafforzamento del congedo parentale e sostegno ai genitori che lavorano». Lo si evince dalla relazione consegnata al Parlamento su ciò che il Governo intende fare per fronteggiare l'emergenza Coronavirus nel prossimo decreto legge.

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Nella Relazione vengono confermati gli interventi a sostegno del Sistema sanitario, della Protezione civile e delle forze dell'ordine, dei redditi, dell'occupazione, degli ammortizzatori sociali e le misure a favore delle aziende dei territori e dei settori produttivi interessati, anche attraverso la concessione di garanzie sui debiti delle imprese. «L'emergenza epidemiologica da Covid-19 - si legge nel testo consegnato al Parlamento - rappresenta un evento straordinario. Per fronteggiare tale situazione, è necessario assumere iniziative immediate di carattere straordinario e urgenti che consentano di fronteggiare le rilevanti esigenze di natura sanitaria e socio-economica, fornendo risorse finalizzate al sostegno e supporto dei settori coinvolti. Tali iniziative avranno un impatto sull'indebitamento netto dell'anno in corso».

La Relazione, firmata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri per chiedere lo scostamento dagli obiettivi programmatici di finanza pubblica al fine di finanziare i primi interventi a sostegno dell'economia colpita dal Coronavirus, aggiorna - sentita la Commissione europea - gli obiettivi di finanza pubblica e definisce la durata e la misura dello scostamento, le finalità alle quali destinare le risorse disponibili e il nuovo piano di rientro. Il provvedimento che il governo sta predisponendo «intende affrontare - si legge nella Relazione - con la necessaria tempestività e attraverso alcune misure che rivestono carattere di urgenza, le più immediate esigenze economiche e sociali legate all'emergenza sanitaria connesse al diffondersi del coronavirus». La Relazione ribadisce infine che, rispetto allo scenario della Nadef 2019, le misure determineranno un peggioramento del deficit/Pil 2020 di circa 6,35 miliardi, circa 0,3 punti percentuali di Pil; il saldo netto da finanziare potrà aumentare fino a 87 miliardi nel 2020 in termini di competenza e a 136,5 miliardi in termini di cassa, con un incremento degli stanziamenti di 7,5 miliardi. «Il Governo, sentita la Commissione Europea, in considerazione della temporaneità della deviazione dal sentiero di aggiustamento, si impegna, nelle more dell'aggiornamento delle valutazioni che sarà condotto in sede di presentazione del Def 2020, a riprendere il percorso di convergenza verso l'Obiettivo di medio termine come previsto dalla Nadef 2019, con una riduzione del deficit nominale a -1,8% nel 2021 e -1,4% nel 2022».
 

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