Coronavirus, piano per blindare l'Italia: possibile bloccare frontiere, 5 anni di carcere per chi viola isolamento

Coronavirus, piano per blindare l'Italia: possibile bloccare frontiere, 5 anni di carcere per chi viola isolamento
Coronavirus, piano per blindare l'Italia: possibile bloccare frontiere, 5 anni di carcere per chi viola isolamento
di Cristiana Mangani
Mercoledì 25 Marzo 2020, 07:24 - Ultimo agg. 13:28
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Un decreto legge emanato dal presidente della Repubblica, passato al vaglio del consiglio dei ministri e ora delle Camere. Una stretta per tutti coloro che violano le regole. Le disposizioni concordate ieri durante il Cdm, salvo intese successive, entreranno in vigore alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale e verranno verificate ogni trenta giorni, fino alla data del 31 luglio 2020, quando già a gennaio era stata fissata la durata dell'emergenza.

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L'Italia si blinda, si difende e punisce anche con il carcere fino a 5 anni chi non rispetta le disposizioni. Quindi multe fino a 3 mila euro e non più ammende per chi cerca di lasciare il proprio territorio, e la chiusura totale delle frontiere, aperte solo in casi eccezionali. Chiusi i confini in entrata e in uscita, perché in questo momento far tornare i cittadini che vivono in altre parti del mondo è stato considerato impossibile. Anche perché chi pressa alle frontiere conta, probabilmente, di poter usufruire dell'assistenza sanitaria nel nostro Paese.
Il provvedimento ha efficacia retroattiva riguardo alle sanzioni penali che verranno impartite, e stabilisce anche che, in caso di violazione della quarantena, si rischi la contestazione dell'articolo 452 del codice penale che disciplina i delitti contro la salute pubblica e prevede da uno a 5 anni di carcere. Nel decreto vengono regolati i rapporti tra gli interventi delle Regioni e quelli del governo: i governatori potranno adottare nell'ambito delle loro competenze provvedimenti più restrittivi. Fermo restando la funzione che spetta al governo di coordinamento e omogeneità.

Assembramenti
Vietati convegni, spettacoli, musei e giochi

Sono i settori che più di ogni altro stanno pagando il conto delle limitazioni: lo spettacolo, le attività ludiche, le sale da ballo, i cinema e i teatri, imusei. Dovrà rimanere tutto chiuso, perché si tratta di situazione dove si verificano assembramenti. A questi si aggiunge la sospensione dei congressi, di ogni tipo di riunione o evento sociale e di ogni altra attività convegnistica o congressuale, salva la possibilità di svolgimento a distanza. Altrettanto dovrà avvenire per gli eventi sportivi, e resteranno chiusi almeno fino al 3 aprile, come da decreto, palestre, piscine.Ma anche ville, parchi, giardini e tutti quei luoghi dove la gente tende a socializzare.

Trasporti
Consentito lo stop di tutti i servizi 

È un argomento che ha fatto discutere in queste settimane, e il dl mette ordine. Prevede la «possibilità di disporre o di affidare alle competenti autorità statali e regionali la riduzione, la sospensione o la soppressione dei servizi di trasporto di persone e di merci, automobilistico, ferroviario, aereo, marittimo, nelle acque interne, anche non di linea, nonché di trasporto pubblico locale». Questo permetterà anche agli amministratori regionali di poter decidere volta per volta, come nel caso del sindaco di Civitavecchia che ha stabilito di chiudere il porto per evitare che ogni giorno arrivino navi cariche di passeggeri pronti a sbarcare, con il loro potenziale carico di contagiati.

Le sanzioni
Più salate di 1/3 per chi guida un veicolo 

L e nuove dispozioni prevedono che chi violi le regole venga punito con “multe salate”. Ovvero «con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 3000» senza l’applicazione delle sanzioni contravvenzionali previste dall’articolo 650 del codice penale o da ogni altra disposizione di legge attributiva di poteri per ragioni di sanità. Inoltre se la violazione è compiuta con auto, moto, o qualsiasi altro mezzo, come nel caso di tutte quelle persone che si sono messe inmacchina per raggiungere il sud Italia, le sanzioni saranno aumentate fino a un terzo.Mentre un’attività che resti aperta senza autorizzazione avrà come sanzione accessoria la chiusura dell’esercizio da 5 a 30 giorni.

I tempi
Le disposizioni hanno effetto retroattivo

I l decreto legge stabilisce che davanti alla reiterazione della violazione prevista dalla sanzione amministrativa si imponga il raddoppio della cifra, e la sanzione accessoria venga applicata nella misuramassima.
Inoltre nel caso che il comportamento sia doloso si procederà con l’applicazione dell’articolo 452, primo comma, n. 2, del codice penale. E «le disposizioni del presente articolo che sostituiscono sanzioni penali con sanzioni amministrative si applicheranno anche alle violazioni commesse anteriormente alla data di entrata in vigore del presente decreto, sempre che il procedimento penale non sia stato definito con sentenza o con decreto penale divenuti irrevocabili,ma in tali casi le sanzioni sono applicate nella misuraminima». 

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