Coronavirus, 7,5 miliardi di aiuti per famiglie e imprese. Rinviato il referendum del 29 marzo

Referendum rinviato per il coronavirus
Referendum rinviato per il coronavirus
Giovedì 5 Marzo 2020, 16:15 - Ultimo agg. 6 Marzo, 08:44
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Via libera del consiglio dei ministri (per il conronavirus) al rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari, previsto il 29 marzo. È quanto si apprende da fonti di governo.

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Si dovrà tenere tra il 10 e il 31 maggio il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, dopo il rinvio deciso dal governo a causa del coronavirus. Le scadenze sono imposte dalla legge del 1970 che regola i referendum Dopo il via libera della Cassazione alla legittimità della richiesta del referendum, la legge prevede che il governo abbia 60 giorni di tempo per convocare il Consiglio dei ministri che a sua volta debba fissare la data della Consultazione popolare. Essendo stato dato il via libera dalla Cassazione il 23 gennaio scorso, ne consegue che il decisivo Consiglio dei ministri deve essere convocato entro e non oltre il 23 marzo.

La legge stabilisce quindi che l'esecutivo possa fissare la data del referendum in un giorno tra il cinquantesimo e il settantesimo giorno successivo. Quindi la forbice è teoricamente molto ampia, visto che il Consiglio dei ministri decisivo potrebbe essere già domani come tra 14 giorni, e che in esso si potrebbe puntare ad una campagna più corta (50 giorni) o più lunga (70). Le domeniche in gioco sono le quattro tra il 10 e il 31 maggio; ma il 17 sono fissate le elezioni regionali amministrative e il 31 i ballottaggi, e quindi se si puntasse a un election day sarebbero le date più probabili. Se invece il coronavirus non mollasse la presa costringendo a rinviare anche le regionali a settembre, si dovrebbe ricorrere a un decreto per derogare la legge del 1970.

 


«Abbiamo deliberato di rinviare il referendum. Bisognava fare chiarezza. Non c'è ancora una nuova data, è un rinvio tecnicamente »sine die«. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.  «Mi sono premurato di distribuire a tutti i ministri una cartellina con le proposte che ci sono pervenute in questi giorni dalle forze di opposizioni. Tutti i ministri hanno avuto le proposte di Fi, della Lega e di Fratelli d'Italia» per fronteggiare l'emergenza Coronavirus - ha detto il premier -, sottolineando di avere invitato i ministri «a leggerle e trarre qualche buon suggerimento dalle opposizioni». E ancora: «Abbiamo stanziato 7,5 mld a sostegno delle famiglie e delle imprese che stanno affrontando questa emergenza che, come abbiamo dichiarato, non è solo sanitaria ma anche economica».

«È del tutto evidente che l'impatto» del coronavirus sull'economia italiana «è un impatto significativo, è un impatto negativo. Tuttavia è del tutto impossibile quantificarlo perchè, naturalmente, noi confidiamo in un'operazione di contenimento efficace». Lo afferma il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, nel corso della conferenza stampa che si tiene a palazzo Chigi, al termine del Cdm nel corso del quale sono state fissate le risorse per il prossimo decreto legge necessario per contrastare l'emergenza coronavirus. «È del tutto evidente -sottolinea il ministro- che a seconda di quella che sarà la durata di questo evento l'impatto sarà corrispettivo, quindi non è possibile fare stime. Non intendiamo dare numeri che non abbiano fondamento perché la realtà è in movimento», aggiunge Gualtieri.

Dal governo 100 milioni di euro alla protezione civile. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato un ulteriore stanziamento di 100 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, per la realizzazione degli interventi di protezione civile relativi al contenimento e al contrasto della diffusione del virus Covid-19.
Lo stanziamento fa seguito a quello di 5 milioni già deliberato il 31 gennaio scorso, in concomitanza alla dichiarazione dello stato d'emergenza, e a quello di 20 milioni stabilito dall'articolo 4 del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6.

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