Coronavirus, Luca Zaia: «Il lockdown di fatto non c'è più. Cambio di strategia, domani nuova ordinanza»

Diretta Zaia 11 aprile 2020
Diretta Zaia 11 aprile 2020
Sabato 11 Aprile 2020, 12:43 - Ultimo agg. 17:13
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Coronavirus Veneto. Il presidente della Regione Luca Zaia parla in diretta video dalla sua pagina Facebook ai veneti oggi, 11 Aprile 2020. Ecco gli argomenti principali affrontati: la riapertura delle imprese e le protezione dei lavoratori, la nuova ordinanza della Regione prevista per il giorno di Pasqua, il problema delle mascherine e dell'abuso dei prezzi, spiagge e vivai, le donazioni (hanno superato quota 30.000 per 42 milioni di euro, molte di mascherine e di prodotti alimentari, la Regione inizierà presto la distribuzione).

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Riapertura delle imprese.
 
«Non possiamo chiudere imprese che sono dichiarate aperte. Il lockdown di fatto non esiste più. Parlare di misure restrittive con tre quarti dell'Italia che sta aprendo a poco senso, a questo punto abbiamo una riserva indiana in cui ci sono "poveri" che non riescono ad aprire e non è accettabile. Vedi la moda, prima filiera italiana. E' difficile spiegare che apre Fincantieri e non lo possono fare che so Rosso o Benetton. A questo punto io programmo sapendo che non c'è più il lockdown. Già oggi il 60% delle aziende è aperta e lo si vede dal traffico che è aumentato, a causa del cosiddetto silenzio-assenso cosicché molte aziende in deroga hanno già riaperto».
 



Nuova ordinanza  in arrivo. 
«Martedì 14 sarà un altro Veneto rispetto a quello che vediamo oggi.  Domani, giorno di Pasqua, faremo una nuova ordinanza. Si concentrerà più sui dispositivi piuttosto che su alcune restrizioni che, alla luce di quello che sta accadendo, rischiano di sparire. È pur vero che dobbiamo fare un'analisi approfondita rispetto ad alcuni temi. Ora ci concentriamo sulle misure di protezione dei cittadini. Con l'ordinanza di domani faremo un cambio di strategia. E' chiaro che anche il sistema dei trasporti va ricalibrato. Ma il fattore limitante sono le mascherine, devono essere liberalizzate, le farmacie dovranno poterle vendere anche sfuse. Il vero tema è la messa in sicurezza del sistema, lavoratori e cittadini, questo è il tema centrale».

Messaggio agli imprenditori.
 «Se non avete le mascherine non riaprite. Questo vale in modo particolare nelle imprese dove c'è ammassamento, dove le persone lavorano con squadre a poca distanza. Le Spisal lavoreranno in continuazione per i controlli, come già stanno facendo».

La mascherine.
 
«Averla o non averla è lo spartiacque tra il contagio e il non contagio. I dati sulle terapie intensive sono chiarissimi. I cittadini devono avere i dispositivi».
L'abuso dei prezzi? «I controlli li possono fare anche i Vigili urbani oltre alla Finanza. Il problema si risolve con la liberalizzazione delle importazioni. Quella chirurgica in tempi di pace vale 25-30 centesimi. Nei giorni scorsi sono salite a 1 euro, adesso mi dicono che sono scese a 0,40-45. Se c'è chi vende una mascherina a 9 euro, va segnalato alla Guardia di Finanza: è chiaramente un abuso. Se fossero reperibili, le mascherine andrebbero indossate da tutti».

Spiagge.

«Non sono inserite nel decreto del governo ai fini della riapertura da martedì 14. Ma stiamo valutando anche questo aspetto».

Rischi.
 
«Se qualcuno pensa che riapriamo tutto, facciamo baldoria, si sbaglia di grosso. Ci arriveremo, ma per gradi. E comunque cambierà il nostro approccio con la tutela della salute anche quando l'emergenza sarà finita».

Vivai.
«Resta un vulnus tra il codice Ateco che permette la riapertura dei vivai e il motivo indifferibile che ti autorizza ad uscire di casa. Se ti fermano e gli dici che stai andando in vivaio è da verbale. Lo stesso vale per altri casi, tipo il cambio delle gomme delle macchine. Vedete che se di mezzo ci mettiamo una mascherina e i guanti sarebbe tutto più facile. Sul fronte specifico dei vivai comunque faremo presto qualcosa».

Rapporto con l'Europa.
 «L'Europa? Non c'è. I 400 miliardi? Allettanti ma nessuno ha capito come funzionerà il meccanismo».

Via libera alle aziende private per i test sierologici.
 
«Per noi devono essere liberi. Non so però quanti test saranno in grado di fare i privati».


Il bollettino di oggi
Si sono registrate nella notte altre 7 vittime (dati aggiornati alle 8 di oggi), il totale dei decessi in Veneto dall'inizio della crisi è di 831. Salgono anche i casi positivi: 10.592 (+309), mentre sono 2.188 i negativizzati virologici. In isolamento domiciliare ci sono 18.111 persone. I ricoverati sono 1716 (-10), di cui 1465 in area non critica (-13) e 251 in terapia intensiva (+3) dopo molti giorni di calo. I dimessi salgono a 1595 (+99). Lo rileva il Bollettino ufficiale della Regione Veneto.

Novità per le future mamme e papà del Veneto


 

Coronavirus Veneto, Zaia in diretta oggi

LA DIRETTA




La donazione del bambino
Damiano Toniolo, 11 anni, da Villa del Conte, ha scritto una lettera a Zaia: «Ho la passione di allevare galline di varie razze: posso regalare alla Protezione civile 25 uova  da mettere in incubazione da cui nasceranno i pulcini e produranno poi le uova con tre pagine di istruzioni. 

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